Il declino della memoria è una parte dell'invecchiamento per la maggior parte delle persone.
Sono però disponibili pochissimi trattamenti per invertire questa perdita, perché non si conoscono ancora del tutto i meccanismi cellulari più profondi alla base della formazione della memoria.
Un nuovo studio eseguito da ricercatori della University of Wisconsin-Milwaukee (UWM), guidati da Karyn Frick, professore di Psicologia, identifica un nuovo meccanismo cellulare necessario per la memoria.
Frick e il suo team hanno studiato un percorso cellulare di segnalazione nell'ippocampo (un'area del cervello fondamentale per l'apprendimento e la memoria) ed hanno scoperto che esso deve essere attivato perchè si possa apprendere e memorizzare. I risultati sono stati recentemente pubblicati sul Journal of Neuroscience.
Il percorso di segnalazione Wnt è stato associato all'apprendimento e ha dimostrato di avere un ruolo nello sviluppo dei neuroni, ma non specificamente nella formazione della memoria. Lavorando su topi femmine, lo studio dice che scoprire gli oggetti non solo attiva il percorso Wnt canonico nell'ippocampo, ma anche che il Wnt è necessario per formare un ricordo degli oggetti.
Questi dati suggeriscono un nuovo ruolo vitale per questo percorso molecolare nella formazione della memoria ippocampale. Poiché il segnale Wnt è alterato nell'invecchiamento e nell'Alzheimer, la ricerca individua la segnalazione Wnt come obiettivo per nuovi farmaci.
"Questa informazione è essenziale per capire cosa succede nel cervello quando la formazione della memoria non funziona correttamente, come durante l'invecchiamento e nell'Alzheimer", spiega Frick. "L'obiettivo della ricerca del mio laboratorio è identificare le molecole specifiche del cervello necessarie alla memorizzazione, portando idealmente allo sviluppo di nuovi farmaci per la perdita di memoria correlata all'età, che puntano queste molecole specifiche".
Ora la squadra di Frick prevede di esaminare se i trattamenti che attivano la segnalazione Wnt canonica possono invertire i deficit di memoria dei topi femmina invecchiati.
Altri autori dello studio comprendono Ashley Fortress, Sarah Schram e Jennifer Tuscher nel laboratorio di Frick. Questo studio è stato finanziato dall'UWM e dal Ellison Medical Foundation/American Federation for Aging Research Postdoctoral Fellowship in Aging.
Fonte: University of Wisconsin-Milwaukee, via Newswise.
Riferimento: A. M. Fortress, S. L. Schram, J. J. Tuscher, K. M. Frick. Canonical Wnt Signaling is Necessary for Object Recognition Memory Consolidation. Journal of Neuroscience, 2013; 33 (31): 12619 DOI: 10.1523/JNEUROSCI.0659-13.2013
Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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