Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il colesterolo aumenta il rischio di Alzheimer e malattie cardiache

Ricercatori hanno scoperto che alla base degli effetti dannosi del colesterolo sul cervello e sui vasi sanguigni ci può essere un singolo meccanismo.

L'alto livello di colesterolo nel sangue aumenta il rischio sia di Alzheimer, sia di malattie cardiache, ma finora non era ancora chiaro il modo esatto in cui il colesterolo danneggia il cervello (promuovendo l'Alzheimer) e i vasi sanguigni (inducendo l'aterosclerosi).


Approfittando delle conoscenze acquisite dallo studio di due patologie molto più rare, la Sindrome di Down e la Niemann Pick-C, i ricercatori del Linda Crnic Institute for Down Syndrome e del Dipartimento di Neurologia della School of Medicine alla University of Colorado hanno scoperto che il colesterolo semina il panico nel processo ordinato di divisione cellulare, portando cellule-figlia difettose a diffondersi in tutto il corpo.


Nel nuovo studio pubblicato on line questa settimana sulla rivista PLoS ONE, Antoneta Granic, PhD, e Huntington Potter, PhD, dimostrano che il colesterolo, particolarmente la forma LDL (il colesterolo 'cattivo'), induce le cellule sia degli esseri umani sia dei topi a dividersi in modo non corretto e a distribuire alla generazione successiva i loro cromosomi, già duplicati, in modo disuguale. Il risultato è un accumulo di cellule-figlia difettose con il numero sbagliato di cromosomi e quindi un numero sbagliato di geni. Invece delle due copie corrette di ciascun cromosoma, e quindi due copie di ogni gene, alcune cellule acquisiscono tre copie e altre una sola.


Lo studio della Granic e di Potter sugli effetti del colesterolo sulla divisione cellulare include una scoperta importante sulle cellule che portano tre copie del cromosoma (#21 negli esseri umani e #16 nei topi), che codifica il peptide amiloide, il componente chiave dei filamenti di amiloide neurotossici che si accumulano nel cervello dei malati di Alzheimer.


Le cellule umane con trisomia 21 sono significative perché le persone con sindrome di Down hanno la trisomia 21 in tutte le loro cellule dal momento del concepimento, e tutti sviluppano la patologia cerebrale e molti sviluppano la demenza di Alzheimer a partire dai 50 anni. Studi precedenti della Granic, di Potter e altri hanno dimostrato che ben il 10% delle cellule in un paziente di Alzheimer, compresi i neuroni nel cervello, hanno tre copie del cromosoma 21 invece delle solite due. Quindi l'Alzheimer è, in qualche modo, una forma di sindrome di Down acquisita.


Inoltre, i geni mutanti alla base della forma ereditaria dell'Alzheimer, sulla segregazione cromosomica generano lo stesso difetto causato dal colesterolo, indicando così la presenza di un problema comune di divisione cellulare tra l'Alzheimer 'sporadico' (non familiare) e quello familiare.


La nuova ricerca ha anche scoperto neuroni con trisomia 21 nel cervello dei bambini con quella che, fino ad ora, si riteneva una malattia neurodegenerativa non-correlata (la Niemann Pick di tipo C), causata da una mutazione che colpisce la fisiologia del colesterolo. Questo risultato suggerisce che la neurodegenerazione stessa potrebbe essere legata all'errata segregazione del cromosoma.


Questo modello è supportato dalla scoperta di Thomas Arendt, MD, e colleghi dell'Università di Lipsia, che il 90% della morte delle cellule neuronali, vista durante l'autopsia nei pazienti di Alzheimer, è dovuta alla creazione e alla perdita selettiva dei neuroni con il numero sbagliato di cromosomi.


Identificare il problema specifico causato dal colesterolo porterà ad approcci completamente nuovi alla terapia per molte malattie umane, comprese Alzheimer, aterosclerosi e forse cancro, che mostrano segni di divisione cellulare difettosa. La Granic e Potter già hanno trovato un approccio potenzialmente semplice per impedire al colesterolo di indurre le cellule a distribuire i cromosomi in modo diseguale nelle loro nuove cellule-figlia. Nello specifico, quando le cellule in coltura sono trattate con etanolo, la successiva esposizione al colesterolo cattivo è senza effetto sulla divisione cellulare: ogni cellula figlia riceve il numero corretto di cromosomi.

 

 

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 

 


Fonte: University of Colorado Denver, via EurekAlert!, un servizio di AAAS.

Riferimento: Antoneta Granic, Huntington Potter. Mitotic Spindle Defects and Chromosome Mis-Segregation Induced by LDL/Cholesterol—Implications for Niemann-Pick C1, Alzheimer's Disease, and Atherosclerosis. PLoS ONE, 2013; 8 (4): e60718 DOI: 10.1371/journal.pone.0060718.

Pubblicato in Science Daily il 15 Aprile 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

 

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:




Notizie da non perdere

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.