Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La depressione impedisce di usufruire dei vantaggi dell'attività fisica o del limitato consumo di alcol

Secondo ricercatori della Duke Medicine, la depressione può inibire gli effetti anti-infiammatori associati di solito all'attività fisica e al consumo moderato di alcol.

La scoperta - basata su misurazioni della proteina C-reattiva (CRP), marcatore di rischio cardio-metabolico, sottolinea un altro potenziale pericolo della depressione, che si stima colpisca un adulto su 10 negli Stati Uniti.

I risultati dello studio sono stati pubblicati on-line il 26 Marzo 2013, sulla rivista Brain, Behavior, and Immunity. "I risultati suggeriscono che la depressione non solo influenza direttamente la salute fisica e mentale di un individuo, ma potrebbe anche diminuire i benefici per la salute dell'attività fisica e del consumo moderato di alcol", dichiara l'autore Edward C. Suarez, PhD, professore associato di psichiatria e scienze comportamentali alla Duke Medicine. "Questo sembra essere specifico dell'infiammazione che, come sappiamo, aumenta il rischio di malattie cardiache, e quindi i nostri risultati suggeriscono che la depressione potrebbe essere un fattore di rischio aggiunto".


La CRP è un biomarcatore che predice il rischio futuro di malattie cardiache e altre condizioni infiammatorie croniche. Può avere anche un ruolo nella formazione della placca che si accumula nelle arterie. Sia l'attività fisica che il consumo moderato di alcol (un bicchiere al giorno per le donne e due al giorno per gli uomini), hanno dimostrato di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e di diabete di tipo 2. Questi comportamenti riducono anche l'infiammazione, dimostrato dalla riduzione dei livelli di CRP. Al contrario, la depressione è associata a CRP elevato e all'aumento del rischio di malattie cardiache e diabete di tipo 2.


In questo studio, i ricercatori hanno raccolto informazioni da 222 adulti sani non fumatori, senza storia o diagnosi di patologie psichiatriche. Hanno registrato la quantità di alcol consumato dai partecipanti, considerando il consumo lieve-moderato come circa metà bicchiere al giorno per le donne e uno intero al giorno per gli uomini. I partecipanti hanno riferito il numero di ore di attività fisica della settimana precedente per attività come camminare, giocare a tennis e ginnastica. I ricercatori hanno anche misurato i livelli di proteina C-reattiva su campioni di sangue e hanno valutato i sintomi depressivi dei partecipanti; il 4,5 per cento del gruppo di studio mostrava di corrispondere ai criteri per la depressione.


I ricercatori hanno scoperto che la depressione non trattata ostacola gli effetti anti-infiammatori del consumo moderato di alcol e dell'esercizio fisico. I partecipanti che erano fisicamente attivi avevano generalmente livelli di CRP più bassi, con l'eccezione di quelli depressi, per i quali non c'era alcun effetto benefico sul livello di proteina C-reattiva. Inoltre, il consumo di alcol da leggero a moderato è associato a un CRP più basso, ma solo negli uomini non depressi. Gli uomini con sintomi di depressione non avevano benefici dal consumo leggero/moderato di alcol. La depressione non produce una differenza statisticamente significativa tra le donne che consumavano quantità leggere/moderate di alcol, né per quelle che non bevono o bevono solo di rado. "Questa è una scoperta innovativa, e sembra essere specifica dell'infiammazione misurata con CRP", scrive Suarez, "dato che la depressione non influenza altri marcatori della salute come i trigliceridi a digiuno e i livelli di colesterolo".


Anche se lo studio è preliminare, Suarez dice che esso potrebbe guidare i fornitori di assistenza a trovare il modo migliore per ridurre il rischio di malattie cardiache e diabete di tipo 2. Oltre alle raccomandazioni tradizionali di aumentare l'attività fisica e di aderire a una dieta mediterranea che include il consumo [moderato] di alcol, i medici possono anche dover prendere in considerazione lo stato mentale dei pazienti e in particolare la presenza di sintomi depressivi.


Questo approccio combinato potrebbe essere particolarmente utile per i medici di base, che sono in una buona posizione sia per individuare i sintomi depressivi e misurare la CRP e il rischio cardiovascolare. L'intervento precoce - e forse un trattamento più aggressivo per la depressione - possono dare benefici ai pazienti che non vedono miglioramenti dalle attività salutari per il cuore a causa di una depressione non curata. "Non stiamo dicendo che l'esercizio fisico non è utile per le persone con depressione, quello che abbiamo visto è che la depressione ha effetti di là di quanto è stato precedentemente riportato. Anche se migliora la salute mentale, i benefici anti-infiammatori dell'attività fisica potrebbero essere ridotti", conclude Suarez.


Studi longitudinali futuri potrebbero misurare i livelli di CRP tra coloro con depressione per vedere se gli effetti anti-infiammatori dei comportamenti salutari recuperano nel tempo. Oltre a Suarez, gli autori dello studio includono Nicole L. Schramm-Sapyta, Tracey V. Hawkins e Alaattin Erkanli.

 

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Fonte: Duke University Medical Center.

Riferimento: Edward C. Suarez, Nicole L. Schramm-Sapyta, Tracey Vann Hawkins, Alaattin Erkanli. Depression inhibits the anti-inflammatory effects of leisure time physical activity and light to moderate alcohol consumption. Brain, Behavior, and Immunity, 2013; DOI: 10.1016/j.bbi.2013.03.009.

Pubblicato in Science Daily il 26 Marzo 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:




Notizie da non perdere

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.