Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Composto promettente ripristina perdita di memoria e inverte i sintomi di Alzheimer nei topi

RaggiUn nuovo raggio di speranza attraversa il velo appannato dei risultati per l'Alzheimer (AD).

Un nuovo rapporto di ricerca, pubblicato nell'edizione stampata di Gennaio 2013 del FASEB Journal da ricercatori del National Institutes of Health, dimostra che quando una molecola chiamata TFP5 viene iniettata in topi con una malattia equivalente all'Alzheimer umano, si invertono i sintomi e si ripristina la memoria, senza evidenti effetti collaterali tossici.


"Speriamo che gli studi clinici su pazienti con AD possano produrre la stessa estensione della vita e il miglioramento della qualità osservate nei topi dopo il trattamento con TFP5", ha detto Harish C. Pant, Ph.D., ricercatore senior coinvolto nello studio del Laboratorio di Neurochimica dell'Istituto Nazionale dei Disordini Neurologici e Ictus ai National Institutes of Health di Bethesda nel Maryland. "Pertanto, suggeriamo che il TFP5 diventi un composto terapeutico effettivo".


Per fare questa scoperta, Pant e colleghi hanno usato topi con una malattia considerata l'equivalente dell'Alzheimer. Un gruppo di questi topi ha avuto iniezioni della piccola molecola TFP5, mentre a un altro è stata iniettata una soluzione salina come placebo. I topi, dopo una serie di iniezioni intraperitoneali di TFP5, hanno evidenziato una sostanziale riduzione dei vari sintomi della malattia, con ripristino della perdita di memoria. Inoltre, i topi che hanno ricevuto le iniezioni di TFP5 non hanno avuto nessuna perdita di peso, nessuno stress neurologico (ansia), nè segni di tossicità.


Invece la malattia, nei topi trattati con placebo, è progredita normalmente come previsto. Il TFP5 è stato ottenuto dal regolatore di un enzima cerebrale chiave, chiamato Cdk5, la cui sovra-attivazione è implicata nella formazione di placche e grovigli, la caratteristica principale dell'Alzheimer.


"Il passo successivo è scoprire se questa molecola può avere gli stessi effetti nelle persone, e se non succede, scoprire quale molecola lo fa", ha detto Gerald Weissmann, MD, caporedattore del FASEB Journal. "Ora che sappiamo che possiamo puntare i difetti molecolari di base dell'Alzheimer, possiamo sperare in trattamenti di gran lunga migliori - e più specifici - di qualunque altro disponibile oggi".

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della Federation of American Societies for Experimental Biology, via EurekAlert!, a service of AAAS.

Riferimento:
V. Shukla, Y.-L. Zheng, SK Mishra, ND Amin, J. Steiner, P. Grant, S. Kesavapany, HC Pant. A truncated peptide from p35, a Cdk5 activator, prevents Alzheimer's disease phenotypes in model mice. The FASEB Journal, 2012; 27 (1): 174 DOI: 10.1096/fj.12-217497.

Pubblicato in ScienceDaily il 2 Gennaio 2013- Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.