Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ancoraggio alle membrane sopprime l'aggregazione delle proteine, proteggendo dalle neurodegenerazioni

Dei ricercatori hanno acquisito preziose informazioni sullo sviluppo delle malattie da prioni del cervello.

Clumped prion protein green on membrane red Ricostruzione 3D di immagine al microscopio: il rosso è la membrana e in verde grumi di proteine prioni. (Fonte: © AG Tatzelt, Gogte et al / PNAS)

L'aggregazione proteica è tipica di varie malattie neurodegenerative come l'Alzheimer, il Parkinson e le malattie da prioni come la Creutzfeld-Jakob.


Un team di ricerca guidato dal professor Jörg Tatzelt del Dipartimento di Biochimica delle Malattie Neurodegenerative della Ruhr University di Bochum, in Germania, ha ora usato nuovi modelli di coltura cellulare e in vitro per dimostrare che un'ancora lipidica sulla membrana esterna inibisce l'aggregazione della proteina prione, e ha pubblicato lo studio su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).


"Comprendere i meccanismi che causano la trasformazione delle proteine ​​originariamente piegate in forme patogene è di fondamentale importanza per lo sviluppo di strategie terapeutiche", afferma Jörg Tatzelt.

 

Forme ereditarie e infettive della malattia

Le malattie da prioni sono degenerazioni fatali del cervello, associate alla trasformazione della proteina prione cellulare (PrPC) dalla sua piega sana in aggregato patologico, cioè la proteina prione scrapie (PrPSC), [una encefalopatia spongiforme trasmissibile simile alla encefalopatia spongiforme bovina o mucca pazza, che colpisce pecore e capre (da Wikipedia)].


Pur essendo rare nell'uomo, le malattie da prioni ereditarie sono innescate da mutazioni genetiche, alcune delle quali influenzano l'ancoraggio della PrPC alla membrana cellulare. Tuttavia, non è ancora completamente chiaro come questi cambiamenti possano esattamente innescare le malattie da prioni.


Per ottenere nuove intuizioni sui processi sottostanti, i ricercatori hanno sviluppato nuovi modelli per esplorare il ruolo di un'ancora di membrana sulla piegatura e l'aggregazione di PrP in vitro e nelle cellule neuronali. Gli esperimenti hanno dimostrato che l'ancoraggio alle membrane stabilizza il ripiegamento di PrP e inibisce efficacemente l'aggregazione.


"La cosa interessante è che il raggruppamento di PrP ancorato a membrana potrebbe essere indotto da aggregati proteici preformati", afferma Jörg Tatzelt. "Questo è un meccanismo che potrebbe avere un ruolo nelle malattie infettive da prioni".

 

 

 


Fonte: Meike Drießen in Ruhr-University Bochum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: K Gogte, [+8], J Tatzelt. Topological confinement by a membrane anchor suppresses phase separation into protein aggregates: Implications for prion diseases. PNAS, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.