Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Qualità, non quantità, del colesterolo 'buono' contribuisce al primo segno di Alzheimer nelle donne

pexels koolshooters 8530346Photo by KoolShooters via pexels

È stato dimostrato che livelli più elevati di HDL-C, il cosiddetto 'colesterolo buono', sono correlati con un rischio più elevato di morbo di Alzheimer (MA): un nuovo studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism potrebbe spiegare perché.


Secondo la ricerca, eseguita all'Università di Pittsburgh, una volta che le donne arrivano alla menopausa, il problema è la qualità, piuttosto che la quantità, del colesterolo totale trasportato da particelle di HDL che circolano nel flusso sanguigno di una donna, e che quella qualità diminuisce nel tempo.


Le particelle HDL variano di dimensione, composizione e livello di funzionamento. Il team ha misurato queste caratteristiche nel sangue di 503 donne dallo studio accessorio HDL dello Study of Women’s Health Across the Nation, scoprendo che, nel tempo, aumenta il numero di particelle di HDL più grandi nel corpo delle donne, e che queste particelle più grandi, sfortunatamente, non funzionano come le loro controparti più piccole.


I ricercatori hanno condotto ripetute valutazioni della funzione cognitiva delle partecipanti allo studio dal 2000 al 2016 e hanno confrontato questi dati con i cambiamenti delle particelle di HDL, la loro composizione e funzione nelle donne mentre invecchiavano.


"Abbiamo dimostrato che le donne con particelle più piccole già in mezza età e quelle la cui concentrazione di fosfolipidi nelle particelle sono aumentate durante la transizione della menopausa, hanno maggiori probabilità di avere una migliore memoria episodica più avanti nella vita", ha affermato Samar R. El Khoudary PhD/MPH, prof.ssa di epidemiologia della Pitt, aggiungendo che la perdita della memoria di lavoro è il primo segno del MA.


In precedenza, il team della El Khoudary aveva dimostrato che i comportamenti di salute, come quelli inclusi nelle Life's Essential 8 dell'American Heart Association, migliorano la qualità delle particelle HDL, ad esempio aggiungendo più particelle ricche di fosfolipidi nel flusso sanguigno.


"Questa è la buona notizia in questo quadro in sviluppo della salute del cervello e del colesterolo non-così-buono-dopo-tutto", ha detto la El Khoudary. “Anche se livelli più alti di HDL-C potrebbero non essere protettivi man mano che si invecchia, ci sono cose che puoi fare per aiutare, anche già a 40 anni. Gli stessi fattori di rischio modificabili suggeriti dall'AHA, che includono attività fisica, peso corporeo ideale e non fumare, possono aiutarti anche a proteggere il tuo cervello".

 

 

 


Fonte: Elaine Vitone in University of Pittsburgh (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: M Qi, [+10], SR El Khoudary. High-density lipoprotein over midlife and future cognition in women: The SWAN HDL ancillary study. J Clin Endocr & Metab, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.