Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il disallineamento dell'orologio biologico danneggia la neurogenesi adulta

Una nuova ricerca eseguita all'Università del Massachusetts Amherst si è concentrata sulla causa principale degli effetti sanitari avversi provocati dall'interruzione dei ritmi circadiani del corpo, che si verifica di solito nel jet lag e nel lavoro a turni.


La ricerca, pubblicata il 31 marzo su eNeuro, mostra anche che il gene dell'orologio circadiano Cryptochrome 1 (Cry 1) regola la neurogenesi adulta, la creazione continua di neuroni nell'ippocampo del cervello. La neurogenesi adulta supporta l'apprendimento e la memoria e la sua interruzione è stata legata alla demenza e alle malattie mentali.


"L'interruzione circadiana influisce su molte cose", afferma il primo autore Michael Seifu Bahiru, dottorando del laboratorio di Eric Bittman, professore emerito di biologia. "Esistono collegamenti con il cancro, il diabete e l'ipertensione, nonché un impatto negativo sulla neurogenesi".


La nascita di cellule e la loro sopravvivenza nell'ippocampo adulto sono regolate da un orologio circadiano, quindi la sua interruzione può far deragliare il processo di neurogenesi. Solo negli Stati Uniti, circa 30 milioni di persone subiscono spostamenti di fase nei loro ritmi circadiani mentre lavorano a turno.


Fino a poco tempo fa, i ricercatori avevano di fronte una sorta di dilemma uovo-o-gallina. "Ci siamo sempre chiesti quale sia effettivamente la causa principale dei disturbi dalla interruzione circadiana", dice Bahiru. "Il problema proviene dall'atto di cambiare o dal cambio stesso?"


L'autore senior Eric Bittman spiega ulteriormente:

"È possibile che sia solo il cambio del ciclo della luce a danneggiare la neurogenesi, e che eludere l'orologio ci fa male, al contrario del jet lag, che è il ritardo che serve a tutti i sistemi circadiani dipendenti dal corpo per adattarsi a questo cambiamento di luce del giorno".


Le loro scoperte supportano l'ipotesi che sia questo disallineamento interno, questo stato di 'desincronia' tra, e all'interno, degli organi che si verifica durante il jet lag, ad essere responsabile dell'impatto negativo sulla neurogenesi, e, sospettano, di altri effetti avversi sulla salute provocati dai disturbi circadiani.


Per testare la loro ipotesi, hanno studiato la nascita delle cellule e la loro differenziazione nei criceti siriani con una mutazione recessiva nel gene Cry 1 che accelera l'orologio in condizioni costanti, e che accelera drasticamente la sua capacità di cambiare in risposta alla luce. Bittman ha chiamato duper quella mutazione, scoperta da ricerche precedenti. Il team di ricerca ha anche testato un gruppo di controllo, criceti senza la mutazione duper. Entrambi sono stati sottoposti alla stessa sequenza di cambiamenti nel ciclo della luce.


I ricercatori hanno simulato il get lag sotto forma di avanzamenti e ritardi di 8 ore a otto intervalli di 16 giorni. Un marcatore di nascita cellulare è stato somministrato nel mezzo dell'esperimento. I risultati hanno mostrato che il jet lag ha scarso effetto sulla nascita di cellule ma impedisce loro di diventare neuroni. I duper sono immuni da questo effetto dei cambiamenti di fase.


"Come previsto, gli animali duper si sono adattati più rapidamente, ma erano anche resistenti agli effetti negativi del protocollo del jet lag, mentre i controlli (criceti di tipo naturale) avevano una neurogenesi ridotta", afferma Bahiju. "I risultati indicano che il disallineamento circadiano è fondamentale nel jet lag".


L'obiettivo finale del laboratorio di Bittman è capire meglio i percorsi coinvolti negli orologi biologici umani, potendo così arrivare alla prevenzione o al trattamento degli effetti del jet lag, del lavoro a turni e dei disturbi del ritmo circadiano. Questa ricerca è un passo verso questo obiettivo.


Ora il team affronterà "una grande domanda senza risposta", afferma Bittman: "È il funzionamento degli orologi circadiani nell'ippocampo ad essere regolato direttamente dal cambio del ciclo luce-buio, o la neurogenesi è controllata da orologi biologici all'opera in cellule di altre parti del corpo?".


Un'altra possibilità, che Bittman ritiene più probabile, è che sia il pacemaker principale nel nucleo soprachiasmatico dell'ipotalamo nel cervello a rilevare il cambio di luce, e quindi a trasmetterlo alla popolazione di cellule staminali che deve dividersi e differenziarsi nell'ippocampo.

 

 

 


Fonte: University of Massachusetts Amherst (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: MS Bahiru, EL Bittman. Adult Neurogenesis Is Altered by Circadian Phase Shifts and the Duper Mutation in Female Syrian Hamsters. eneuro, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.