Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Zucchero e dolcificanti: come possono danneggiare il tuo cervello?

Probabilmente hai sentito alcune versioni della storia: 'non mangiare zucchero perché fa male per la tua salute'. In effetti, la ricerca mostra che il consumo di troppe cose dolci (specialmente con zucchero aggiunto) è collegato a ogni tipo di problemi per il cervello e il corpo. Ma lo 'zucchero' può presentarsi in varie forme con impatti potenziali diversi sulla salute. Quindi, cosa dice davvero la ricerca sul legame tra zucchero e salute del cervello?


Il tuo cervello costituisce solo circa il 2% del peso del corpo, eppure consuma circa il 20% dell'energia totale. La maggior parte di questa energia si presenta sotto forma di glucosio. Potresti quindi pensare che assumere più zucchero sia meglio per la salute del cervello. Tuttavia, consumare più zucchero aggiunto (specialmente nelle bevande) è legato a una salute cerebrale peggiore, incluso un aumento del rischio di sviluppare l'Alzheimer.

 

Zuccheri aggiunti contro zuccheri presenti naturalmente nei cibi

Uno dei punti più importanti, nel collegamento tra salute e assunzione di zucchero, è la differenza tra gli zuccheri aggiunti e quelli che si trovano naturalmente negli alimenti. Ad esempio, ci sono differenze significative in ciò che accade se mangi un mirtillo o se bevi una soda zuccherata al gusto di mirtillo. Il frutto naturale ha più fibre, antiossidanti, vitamine e minerali naturali.


Questo aiuta a spiegare perché le associazioni più convincenti tra condizioni cerebrali (come depressione e demenza) e zucchero sono quando lo assumiamo nelle bevande zuccherate (soda, bevande al caffè, bevande energetiche, ecc.). Naturalmente, lo zucchero aggiunto può prendere un certo numero di forme diverse. C'è il miele, lo sciroppo d'acero, lo zucchero di cocco, il nettare di agave, lo zucchero di canna, il succo di canna evaporato e così via.


Probabilmente hai sentito persone esaltare le virtù dello 'zucchero naturale' come quello di cocco e il miele rispetto ai pericoli dello zucchero da tavola. C'è un po' di verità in questo; sia il miele che lo sciroppo d'acero hanno un effetto leggermente più contenuto sulla glicemia rispetto allo zucchero da tavola e ognuno contiene vitamine, minerali e antiossidanti che mancano nello zucchero standard. Tuttavia, ciò non nega il fatto che tutti i tipi di zuccheri 'naturali' tendono ad avere un impatto significativo sulla glicemia (zucchero nel sangue), che, se reiterato, si ritiene sia un problema in quanto si lega al rischio di una serie di malattie, compresi i problemi cerebrali.


Per evitare picchi di zucchero nel sangue e altri problemi con il metabolismo, molti si sono invece rivolti ad alternative di zucchero artificiale e 'naturale'. Questo elenco include molecole sintetizzate artificialmente come aspartame e saccalosio, nonché alcoli di zucchero (eritritolo, xilitolo) e dolcificanti derivati dalle piante come stevia e monk fruit (= siraitia grosvenorii o luohan guo). È importante notare che non sappiamo ancora molto dell'impatto sulla salute a lungo termine di una di queste alternative, anche se alcune ricerche hanno suggerito che sarebbe meglio evitare i dolcificanti artificiali in particolare.


Per quanto riguarda i dolcificanti più 'naturali', alcuni lavori recenti si sono chiesti se l'eritritolo in particolare potrebbe essere collegato a effetti negativi sulla salute su cervello e corpo. Tuttavia, ricerche contrastanti suggeriscono che, meccanicamente, questa molecola potrebbe avere effetti salutari sul nostro metabolismo. Altri lavori evidenziano potenziali benefici per la salute associati a dolcificanti come stevia e allulosio. Stiamo anche imparando che uno dei principali legami tra questi tipi di molecole e la salute del cervello può derivare dagli effetti di questi dolcificanti sul microbioma.

 

Raccomandazioni supportate dalla ricerca

Tutto ciò può sembrare incredibilmente complicato. C'è qualche buona scelta per soddisfare il nostro bisogno di dolce, senza danneggiare la salute? A tal fine, la ricerca suggerisce che quelle che seguono possono essere buone linee guida generali.

  1. In generale, trarremo tutti benefici dalla riduzione complessiva di zuccheri aggiunti e allenando il nostro cervello a essere più sensibile allo zucchero riducendone l'assunzione complessiva.
  2. In generale, assumere zucchero in forma di cibi integrali è un'opzione migliore rispetto a qualsiasi alimento trasformato contenente zucchero, poiché la fibra e altri nutrienti possono aiutare a compensare gli effetti dello zucchero sulla nostra biologia.
  3. Parlando di zuccheri naturali, alcuni dati suggeriscono che alcune forme (es.: il miele) possono avere un leggero vantaggio sullo zucchero da tavola, ma, come per il punto 1, qualsiasi forma di zucchero aggiunto dovrebbe essere presa con moderazione.
  4. Per le alternative allo zucchero, stiamo ancora imparando a conoscere potenziali effetti sulla salute (sia buoni che cattivi) che potrebbero derivare dal loro consumo, ma questi effetti possono esercitarsi attraverso il microbioma.
  5. Tra le alternative allo zucchero, alcuni dati suggeriscono che il monk fruit, la stevia e l'allulosio possono essere i più promettenti in termini di profilo complessivo rischi-benefici, ma, ancora una volta, c'è molto di più da imparare.

 

 

 


Fonte: Austin Perlmutter MD in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.