Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'«impronta digitale» di un peptide consente una diagnosi precoce dell'Alzheimer

Gli schemi di macchie ottenuti da soluzioni peptidiche essiccate consentono un'identificazione efficace delle malattie neurodegenerative, un'analisi rapida con reti neurali.

Left amyloid beta Aβ42 peptide right mutationLe reti neurali possono rilevare differenze minime nei modelli di colorazione dalle soluzioni di peptidi essiccate (a sinistra: peptide Aβ42 - a destra: mutazione).

Le malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer (MA) o il Parkinson sono causate da errori di piegatura (misfolding o ripiegamento errato) di proteine ​​o peptidi, cioè da cambiamenti nella loro struttura spaziale. Questo è il risultato di minuscole deviazioni nella composizione chimica delle biomolecole.


Ricercatori del Karlsruhe Institute of Technology (KIT) hanno sviluppato un metodo semplice ed efficace per rilevare tale errata piegatura in una fase iniziale della malattia. Il misfolding è rivelato dalla struttura dei residui secchi di soluzioni proteiche e peptidiche. Il metodo prevede l'analisi delle micrografie con reti neurali e ha una precisione predittiva di oltre il 99%. I risultati sono stati pubblicati su Advanced Materials.


La struttura biochimica di proteine ​​e peptidi determina le loro funzioni biologiche. Ci sono molte indicazioni che anche minuscoli cambiamenti strutturali o spaziali possano promuovere lo sviluppo delle malattie. Molte malattie neurodegenerative sono state attribuite al ripiegamento errato di proteine ​​e peptidi causati da tali cambiamenti. I peptidi di  amiloide-beta (Aβ42) hanno un ruolo chiave nel MA; differiscono in un singolo residuo di aminoacidi e rappresentano mutanti ereditari della malattia.


Finora non c'era un metodo semplice e accurato per prevedere le mutazioni nelle proteine. Al KIT, un gruppo di ricerca guidato dal professor Jörg Lahann ha sviluppato un metodo per rilevare il ripiegamento errato attraverso la struttura delle soluzioni di proteine ​​e peptidi essiccati.


"I modelli di macchiatura non erano solo caratteristici e riproducibili, ma si traducono anche in una classificazione di 8 mutazioni con una precisione predittiva di oltre il 99%"
, ha affermato Lahann, autore senior dello studio, nel descrivere i risultati.


Il gruppo ha dimostrato che le informazioni cruciali sulle strutture primarie e secondarie dei peptidi possono essere raccolte dalle macchie lasciate indietro mediante goccioline in essiccazione della soluzione peptidica su una superficie solida.

 

Modelli di macchiatura come impronte digitali del peptide

Le soluzioni proteiche e peptidiche sono posizionate con precisione su vetrini da un sistema di pipettatura automatizzato per garantire risultati controllati e riproducibili. Le superfici dei vetrini sono preparate in anticipo con un rivestimento polimerico idrofobico.


Per analizzare i modelli di colorazione complessi delle goccioline essiccate, i ricercatori hanno acquisito immagini della microscopia di polarizzazione. Le immagini sono state quindi analizzate con reti neurali ad apprendimento profondo.


"Poiché le strutture sono molto simili e difficili da distinguere a occhio nudo, è stata sicuramente una sorpresa che le reti neurali fossero così efficaci", afferma Lahann a proposito dei risultati. "I modelli di macchiatura dei peptidi Aβ servono da impronte digitali esatte che riflettono l'identità strutturale e spaziale di un peptide".


Questa tecnologia consente di identificare in pochi minuti le varianti di MA con la massima risoluzione, secondo Lahann.

 

La preparazione semplice del campione offre diagnosi veloci

I risultati suggeriscono che un metodo semplice come essiccare una goccia di soluzione peptidica su una superficie solida può diventare un indicatore per differenze minime nelle strutture primarie e secondarie dei peptidi.


"Sono urgentemente necessari metodi di rilevamento scalabili e accurati per stratificare le alterazioni ​​conformazionali e strutturali delle proteine, per decodificare le firme patologiche di malattie come Il MA e il Parkinson", afferma Lahann.


È anche un metodo relativamente semplice che non richiede una preparazione elaborata di campioni e quindi consente una diagnosi semplice e amichevole per i pazienti. Inoltre, il metodo ha un grande potenziale per altre applicazioni nella diagnostica medica e nella rilevazione molecolare delle malattie.

 

 

 


Fonte: KIT-Karlsruher Institut für Technologie (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Azam Jeihanipour, Jörg Lahann. Deep‐Learning‐Assisted Stratification of Amyloid Beta Mutants Using Drying Droplet Patterns. Advanced Materials, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.