Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperte varianti genetiche che accelerano e rallentano l'invecchiamento cerebrale

I risultati potrebbero fornire potenziali obiettivi per nuovi farmaci di Alzheimer.

Ricercatori di un consorzio guidato dalla University of Southern California hanno scoperto 15 'punti caldi' nel genoma che accelerano o rallentano l'invecchiamento cerebrale, una scoperta che potrebbe fornire nuovi obiettivi di farmaci per resistere ai ritardi dello sviluppo, al morbo di Alzheimer (MA) e ad altri disturbi degenerativi del cervello. La ricerca è apparsa su Nature Neuroscience.


"La grande svolta qui sta nell'aver scoperto posizioni del cromosoma che accelerano o rallentano l'invecchiamento del cervello nelle popolazioni di tutto il mondo. Questi possono diventare rapidamente nuovi obiettivi di farmaci"
, ha detto Paul Thompson della USC, primo coautore dello studio e cofondatore / direttore del Consorzio ENIGMA. "Attraverso la nostra Iniziativa AI4AD [Intelligenza Artificiale per MA] abbiamo persino un programma di riproposizione di farmaci guidato dal genoma, per puntare farmaci attuali, e trovarne di nuovi, che ci aiutano a invecchiare meglio".


ENIGMA è il gruppo di lavoro con base alla USC che esplora una vasta miniera di dati cerebrali e che ha pubblicato alcuni dei più grandi studi di neuroscansione per schizofrenia, depressione grave, disturbo bipolare, epilessia, Parkinson e persino infezione da HIV.


Per scoprire i punti caldi, o loci genici, oltre 200 scienziati di tutto il mondo membri di ENIGMA hanno esaminato persone il cui cervello è stato scansionato due volte con la risonanza magnetica. Le scansioni hanno fornito una misura della velocità con cui il loro cervello guadagnava o perdeva il tessuto nelle regioni che controllano la memoria, l'emozione e il pensiero analitico.


Dopo aver calcolato i tassi di cambiamento del tessuto cerebrale in 15.000 persone di tutte le età, i ricercatori hanno selezionato un milione di marcatori nel loro genoma per rilevare 15 loci genici (posizioni fisiche di geni o altre sequenze di DNA su un cromosoma) che accelerano il cambiamento del tessuto cerebrale.

 

Le implicazioni di ricerca per demenza e MA

Questi loci includevano alcuni geni ben conosciuti di rischio di MA, come l'ApoE, e alcuni nuovi, ha detto Thompson. I ricercatori hanno anche trovato delle sovrapposizioni con geni coinvolti in depressione, schizofrenia e funzionamento cognitivo.


"Alcune di queste varianti genetiche influenzano i tassi di crescita delle sotto-strutture del cervello nell'infanzia, mentre altri influenzano la velocità di perdita del tessuto cerebrale nell'età adulta", ha detto la prima coautrice Neda Jahanshad, prof.ssa associata di neurologia alla USC. "Le parti diverse del cervello hanno geni specifici associati ai loro tassi di cambiamento".


Thompson ha aggiunto:

"Si vede che l'ApoE, il famoso gene del MA, colpisce negativamente un paio di strutture cerebrali, l'ippocampo e l'amigdala, il che ha anche senso perché sono le regioni del cervello più vulnerabili al MA e sembra che lì in particolare accelerino la perdita di tessuto".


ENIGMA ha anche progetti internazionali che studiano i disturbi del cervello infantile, dalla sindrome di Tourette e l'autismo all'epilessia. Il nuovo elenco di geni che rallenta o accelera la crescita del cervello nei bambini fornisce nuovi percorsi da perseguire anche in questi disturbi, hanno detto i ricercatori.

 

 

 


Fonte: Leigh Hopper in University of Southern California (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rachel M. Brouwer, ... [+199], Hilleke E. Hulshoff Pol. Genetic variants associated with longitudinal changes in brain structure across the lifespan. Nature Neuroscience, 5 Apr 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)