Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Quando le coppie anziane sono vicine, il loro ritmo cardiaco si sincronizza

Mentre le coppie invecchiano insieme, la loro interdipendenza aumenta. Spesso, diventano la fonte primaria di supporto fisico ed emotivo uno per l'altro. I matrimoni a lungo termine hanno un profondo impatto sulla salute e sul benessere, ma i benefici dipendono dalla qualità della relazione.


Un nuovo studio dell'Università dell'Illinois ha esaminato le dinamiche delle relazioni a lungo termine attraverso la prossimità spaziale. I ricercatori hanno scoperto che quando i partner sono vicini l'uno all'altro, il loro ritmo cardiaco si sincronizza in modelli complessi di interazione.


Brian Ogolsky, professore associato nel Dipartimento di Sviluppo Umano e Studi Familiari della University of Illinois e primo autore dello studio, afferma:

"I ricercatori sulle relazioni di solito chiedono alle persone come stanno andando e presumono che possono ricordare correttamente e dare risposte significative. Ma mentre le coppie invecchiano, e se sono state insieme per molto tempo, ridono quando chiediamo loro quanto sono soddisfatti o quanto sono coinvolti. Quando sono stati sposati per 30 o 40 anni, sentono che ciò indica da sé il coinvolgimento.

"Stavamo cercando modi più obiettivi per misurare le dinamiche della relazione, e sappiamo che essere intorno ad altre persone ha benefici psicologici. Quindi, la prossimità fisica sembrava un forte candidato".


Ma solo l'essere vicino ad un'altra persona non è sempre utile; dipende dalla natura dell'interazione, sottolinea Ogolsky. La vicinanza nel contesto di un conflitto è molto diverso dalla vicinanza nel contesto di un'interazione amorevole. Allo stesso modo, i cambiamenti nella frequenza cardiaca possono essere positivi o negativi.


"Non ci concentriamo su causa ed effetto, ma sulla co-regolazione, che avviene quando i ritmi cardiaci si muovono con uno schema sincrono. Cioè, quando i partner sono vicini, i loro modelli di frequenza cardiaca indicano un'interazione collettivamente significativa in qualche modo".


Lo studio ha incluso 10 coppie eterosessuali, sposate, età da 64 a 88 anni, che erano state insieme da 14 a 65 anni. I ricercatori hanno seguito le coppie per due settimane, tracciando continuamente i loro ritmi cardiaci e la loro vicinanza l'uno con l'altro quando erano in casa.


I partecipanti portavano un Fitbit che misura la loro frequenza cardiaca e anche un piccolo dispositivo che rileva la prossimità. I ricercatori hanno installato sensori nella casa che hanno permesso loro di monitorare i dispositivi e osservare in tempo reale quanto erano fisicamente vicini gli sposi l'un l'altro. Potevano quindi correlare tutte e tre le misure: la frequenza cardiaca di ciascun partner e la vicinanza della coppia, in tempo reale.


I ricercatori chiamavano le coppie al mattino per ricordare loro di indossare il Fitbit e il dispositivo di tracciamento, e di nuovo la sera per un sondaggio sulla loro salute e il loro benessere, nonché sulle dinamiche di relazione durante tutto il giorno.


"Il nostro primo passo doveva vedere se la frequenza cardiaca e la vicinanza sono correlate nel tempo. Abbiamo guardato la frequenza cardiaca del marito con la vicinanza, la frequenza cardiaca della moglie con la vicinanza e i due ritmi cardiaci l'uno con l'altra"
, afferma Ogolsky. "Volevamo anche sapere se tutte e tre le serie temporali funzionano insieme per darci informazioni uniche. Possiamo usare una di loro per prevedere le altre? E la risposta è si. Tutte e tre le serie temporali devono essere incluse per essere in grado di prevedere bene una di loro".


I risultati hanno indicato una relazione guida-seguito nella sincronizzazione della frequenza cardiaca, dove un partner guida e l'altro lo segue. A volte la frequenza cardiaca della moglie portava il cambiamento e altre volte la frequenza cardiaca del marito cambiava e la moglie lo seguiva.


"Questo suggerisce un equilibrio delicato. Quando un partner inizia un cambiamento, parte una danza unica a livello di coppia che incide sulla loro fisiologia e sui loro modelli per tutto il giorno”, dice Ogolsky.


A causa del piccolo numero di partecipanti, lo studio non includeva confronti tra le coppie. Ma non sono emersi schemi chiari nemmeno all'interno delle coppie.

“Abbiamo trovato che ogni giorno è un contesto unico, che cambia a seconda delle circostanze. Le interazioni di coppia, i loro atteggiamenti, comportamenti, se sono vicini l'uno all'altro o lontani, cambiano continuamente. Anche su 14 giorni, le coppie non sono abbastanza coerenti in questi tipi di modelli oggettivi per permetterci di trarre delle conclusioni a livello di coppia. Possiamo fare solo fare previsioni a livello di giorno“.


Ogolsky osserva che questo risultato è un contributo importante alla ricerca sulle relazioni, che di solito si affida su conclusioni tratte in tutte le coppie.


“Se vogliamo davvero capire i modelli unici di interazione che avvengono all'interno delle coppie, dobbiamo iniziare a concentrarci su micro-processi; i piccoli modelli di interazione che si accumulano su un giorno. Quelli ci dicono come si dipanano le interazioni delle coppie da un momento all'altro”.

 

 

 


Fonte: Marianne Stein in University of Illinois (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Brian Ogolsky, Shannon Mejia, Alexandra Chronopoulou, Kiersten Dobson, Christopher Maniotes, TeKisha Rice, Yifan Hu, Jaclyn Theisen, Carolina Carvalho Manhães Leite. Spatial proximity as a behavioral marker of relationship dynamics in older adult couples. Journal of Social and Personal Relationships, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.