Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sviluppata strategia di modifica del genoma per potenziale terapia di Alzheimer

Un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Hong Kong University of Science and Technology (HKUST) ha sviluppato una nuova strategia usando la tecnologia di modifica del genoma a livello cerebrale, che può ridurre le patologie del morbo di Alzheimer (MA) nei topi modello modificati geneticamente. Questa tecnologia avanzata ha un potenziale immenso da tradurre in un nuovo trattamento terapeutico a lunga durata per i pazienti di MA.

amyloid left reduced by genome editing therapy rightIl livello di amiloide (sfumature bianche nell'area circondata da linee verde tratteggiate) è elevata nel cervello del topo modello di Alzheimer (sinistra) e si riduce dopo la terapia di editing del genoma in tutto il cervello (destra).

Solo in Cina, si stima ci siano oltre 500.000 pazienti con una forma ereditaria di MA, il MA familiare (MAF), una forma congenita di MA altamente associata alla storia familiare. Sebbene il MAF abbia una causa genetica chiara e possa essere diagnosticato prima che si verifichino problemi cognitivi, attualmente non esiste un trattamento efficace.


Esiste un enorme potenziale nell'uso della tecnologia di modifica (editing) del genoma come strategia terapeutica per le malattie causate da mutazioni ereditarie, come il MAF. È particolarmente utile per correggere le mutazioni genetiche che causano malattie prima che appaiano i sintomi, per le quali è considerato un trattamento da fare una volta per tutte, visto che i suoi effetti possono durare una vita.


Tuttavia, diversi ostacoli ne hanno impedito lo sviluppo e l'applicazione clinica, in particolare la mancanza di un mezzo efficace, efficiente e non invasivo per portare agenti di modifica del genoma nel cervello. Inoltre, le tecnologie di modifica del genoma esistenti non sono in grado di generare risultati benefici in tutto il cervello.


Di recente, un team guidato dalla prof.ssa Nancy Ip, vicepresidente ricerca e sviluppo dell'HKUST, ha sviluppato un nuovo sistema di editing del genoma che non solo attraversa la barriera emato-encefalica, ma offre anche uno strumento ottimizzato di editing del genoma per l'intero cervello.


Utilizzando un veicolo di consegna appena progettato per la modifica del genoma, questa strategia realizza una modifica del genoma efficiente a livello cerebrale attraverso un'unica somministrazione endovenosa non invasiva. Ciò interrompe efficacemente le mutazioni inflitte dal MAF nei topi modello di MA e migliorano le patologie del MA in tutto il cervello, aprendo la strada a un nuovo sviluppo terapeutico per la malattia.


Nel frattempo, il team di ricerca ha anche trovato nei topi modello che il livello di amiloide, una proteina ritenuta la guida della neurodegenerazione del MA, è rimasto basso per 6 mesi post-trattamento (circa 1/3 della loro normale durata di vita), dimostrando che questa strategia di editing del genoma a singola iniezione ha effetti duraturi. Ancora più importante, nessun effetto collaterale è stato rilevato finora nei topi.


"Come prima dimostrazione di modifica efficiente del genoma a livello cerebrale, atta ad alleviare la patologia del MA nell'intero cervello, questo è davvero uno sviluppo entusiasmante", ha detto la prof.ssa Ip, che è anche docente di scienze della vita e direttrice dello State Key Laboratory of Molecular Neuroscience dell'HKUST. "Il nostro lavoro è un'importante pietra miliare per l'uso della modifica del genoma nel trattamento delle malattie cerebrali ereditarie e contribuisce allo sviluppo della medicina di precisione per le forme ereditarie delle malattie neurodegenerative".


Questa ricerca, pubblicata di recente su Nature Biomedical Engineering, è frutto di una collaborazione tra scienziati dell'HKUST, del California Institute of Technology e dei Shenzhen Institutes of Advanced Technology/Chinese Academy of Sciences.

 

 

 


Fonte: Hong Kong University of Science and Technology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yangyang Duan, Tao Ye, Zhe Qu, Yuewen Chen, Abigail Miranda, Xiaopu Zhou, Ka-Chun Lok, Yu Chen, Amy K. Y. Fu, Viviana Gradinaru, Nancy Y. Ip. Brain-wide Cas9-mediated cleavage of a gene causing familial Alzheimer’s disease alleviates amyloid-related pathologies in mice. Nature Biomedical Engineering, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.