Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sonno: il personale di pulizia di un cervello sporco

The Ventricular SystemIl sistema ventricolare, dove è prodotto il liquido cerebrospinale (Fonte: Wikipedia)

Quando organizzi una festa, pulisci solo dopo che tutti se ne sono andati. Il cervello fa festa ogni momento che sei sveglio.

 

Il cervello sveglio provoca disordine

Mentre è allerta produce disordine, proprio come i partecipanti alla festa fanno ovunque. Tutte le cellule viventi metabolizzano energia.


sleep mri activeIl sonno è uno stato MOLTO attivo, assolutamente non passivo. Fonte: Richard E. CytowicE mentre bruciano carburante si lasciano alle spalle residui tossici e rifiuti, l'equivalente dei bicchieri vuoti, dei posacenere puzzolenti e dei piatti sporchi che il padrone di casa ha di fronte quando finisce l'azione della festa.


Per riordinare il posto, il padrone di casa deve esercitare energia per invertire il disordine (la sua entropia, per usare il nome scientifico del disordine). Ma il modo in cui il cervello espelle i rifiuti è rimasto misterioso finora.


Questo perché, a differenza di ogni altro organo del corpo, il cervello non ha canali linfatici, le autostrade autonome di drenaggio che trasportano globuli bianchi, antigeni e scorie metaboliche dai nostri organi ai linfonodi.

 

Filtraggio delle tossine durante il sonno

Negli esseri umani, ci sono 700 di tali linfonodi che filtrano il liquido extracellulare, prima di ritornarlo al sistema circolatorio attraverso la grandi vene succlavie del collo (sono accanto alla giugulare). Il sangue circola in un ciclo, ma la linfa scorre solo in una direzione, verso il cuore. Altre parti del sistema linfatico sono le tonsille, le adenoidi, la milza e il timo.


Esattamente come fa il cervello ad aggirare il difetto di non avere canali linfatici? Una risposta, pubblicata sulla rivista Science, potrebbe risiedere nel liquido cerebrospinale (CSF). Questo fluido cristallino è secreto costantemente nel sistema nervoso centrale e riassorbito. Il CSF viene prodotto all'interno di ventricoli cavi.


Il fluido circola sulla superficie esterna del cervello e nel midollo spinale, e poi filtra attraverso il tessuto nervoso e bagna l'intero spazio 'interstiziale' tra le singole cellule. Il fluido viene riassorbito nelle vene, entra nella circolazione sanguigna generale, e il ciclo ricomincia.


Durante questo ciclo unico di risciacquo sembra che il cervello non solo espella i rifiuti tossici, ma raccoglie anche molecole benefiche e sostanze nutritive. Al momento sappiamo in gran parte come gestisce i rifiuti. E quello che sappiamo è piuttosto sorprendente perché contraddice quello che pensavamo da decenni.

sleep filtration awake sleepIl liquido cerebrospinale fluisce più velocemente nel cervello addormantato (sinistra, asleep brain), rispetto allo stato di veglia (destra, awake brain). Fonte: Pixabay
La privazione del sonno accumula concentrazioni sia di amiloide-beta che di placche neurali, due anomalie segno distintivo dell'Alzheimer. Per decenni abbiamo creduto che gli individui con demenza non dormono a lungo o bene.


Tradizionalmente abbiamo attribuito quel problema alla degenerazione a cui era sottoposto il loro cervello. Ma i ricercatori hanno cominciato a chiedersi se l'insonnia fosse in realtà una causa di declino mentale piuttosto che il suo risultato.


Nei topi, in cui è possibile osservare direttamente il tessuto cerebrale, il CSF tinto con un marcatore visibile circola vivacemente quando gli animali sono anestetizzati o addormentati naturalmente, ma non quando sono svegli. Le tossine, come l'amiloide-beta, sono spazzate via due volte più rapidamente nel cervello dormiente rispetto a quello sveglio.


Uno studio successivo negli esseri umani ha confermato la scoperta registrando livelli crescenti di amiloide-beta durante la veglia e la sua caduta durante il sonno. Il modello è particolarmente robusto in adolescenti e giovani adulti. Così le madri, come al solito, hanno ragione: i giovani hanno bisogno di dormire, se vogliono essere mentalmente forti il giorno dopo.


Non è ancora chiaro quali sono gli effetti a lungo termine della privazione del sonno, per quanto riguarda la demenza. Per ora resta una domanda uovo-gallina. Ma è qualcosa su cui potresti dormirci su.

 


Fonte: Richard E. Cytowic MD/MFA, professore di neurologia alla George Washington University

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.