Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'assistenza spirituale è importante per le persone con Alzheimer o altra demenza?


Solo perché un individuo ha il morbo di Alzheimer (MA) o la demenza non significa che la sua spiritualità sia perduta. Al contrario, la spiritualità della persona viene portata oltre i livelli di comunicazione che altri potrebbero non osservare o capire. Non ci sono prove che il MA o la demenza possono distruggere la spiritualità.


"Se non teniamo conto dello spirito, consideriamo solo due terzi della vita di una persona"
, dice il reverendo Donald Koepke, direttore del Centro di Spiritualità e Invecchiamento di Anaheim in California.


Per molte persone, la spiritualità è un mezzo di speranza, di significato, e per trovare scopo nella propria vita.


In coloro che sono colpiti dal MA o dalla demenza, le credenze spirituali e le pratiche religiose possono essere dei modi per trovare pace, speranza e rassicurazione in mezzo al loro mondo interiore molto spaventoso. Può anche aiutare a mantenere i modelli di vita e le strutture della persona colpita, che è importante.


Diversi studi di ricerca confermano l'importanza di coltivare la spiritualità della persona interessata: il declino cognitivo è più lento per quelli con più spiritualità e pratiche religiose private, (Kaufman et al, 2007); la spiritualità personale si correla con la qualità della vita nel MA, (Katsuno, T.; 2003); i livelli di spiritualità non diminuiscono nei primi stadi di demenza, (D. Jolley, S. M. Benbow, M. Grizzell, S. Willmott, S. Bawn, P. Kingston; 2010).


Inoltre, ci sono molte risorse e libri eccellenti sull'importanza dell'assistenza spirituale a chi ha il MA o un'altra demenza. Di seguito alcuni esempi di buone referenze:

  • Spirituality and the Personhood in Dementia (Spiritualità e la personalità nella demenza) - L'autore Albert Jewell usa un approccio interdisciplinare alla spiritualità e ciò che egli chiama 'personalità nella cura della demenza’ nel suo libro. I contributori del libro forniscono sia una struttura teorica che una comprensione pratica del ruolo essenziale che la spiritualità ha nel benessere delle persone con demenza.
  • Do This, Remembering Me: The Spiritual Care of Those with Alzheimer’s and Dementia (Fai ciò per ricordarmi: l'assistenza spirituale alle persone con Alzheimer e demenza) - Scritto da Collette Bachand-Wood, questo libro sottolinea l'importanza e le continue necessità spirituali dell'assistenza spirituale per le persone con la malattia, e comprende un manuale pratico per i caregiver, il clero ed i fornitori di cure spirituali.
  • The Peace with Dementia Rosary (La pace con il rosario della demenza) - Il nuovo libro dell'autore e gerontologo Matthew Estrade della Louisiana attinge alla bellezza e alla forza della preghiera del rosario, in cui si intersecano la conoscenza, l'amore e la fede. Il libro percorre la progressione della malattia mentre offre istruzione, intenzioni, guida alla preghiera e lezioni importanti per migliorare la qualità della vita di coloro che vivono con demenza e dei loro caregiver.


Con le statistiche del MA in aumento, c'è sempre più bisogno, consapevolezza e istruzione sull'assistenza spirituale per le persone colpite dalla malattia. L'assistenza spirituale potrebbe essere offerta nelle valutazioni di routine per gli individui affetti, insieme a maggiori opportunità formative sulla spiritualità per i caregiver e più formazione sulla malattia per i praticanti religiosi.

 

Per una ricerca di libri in italiano sull'argomento clicca questo link.

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Matteo Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.