Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Vivere bene con la demenza non significa negare i tuoi sentimenti


Cara Carol: Mia moglie vive da cinque anni con il morbo di Alzheimer (MA) ad insorgenza precoce. Ha avuto la diagnosi a 56 anni, per cui il suo declino iniziale è stato rapido e devastante per entrambi. Abbiamo caregiver familiari e professionali in casa quando sono via, ma questo non funzionerà ancora per molto. So che dovrò metterla in una struttura di assistenza, il che mi spezza il cuore.

Perché sto scrivendo? Ci viene costantemente detto su internet che lei/noi possiamo “vivere bene con il MA”. Sì, facciamo del nostro meglio per avere la miglior vita possibile, ma voglio che la gente conosca meglio la malattia. Come possiamo far capire alle persone quanto è terribile continuare a dire che "non è un grosso problema"? - KF.

 


Caro KF: La diagnosi di tua moglie è arrivata in età così giovane che anche la sorpresa da sola deve essere stata incomprensibile. Mi dispiace che voi due dobbiate affrontare questo, e non ti sbagli a sentire che la tua vita ha preso una svolta terribile.


Una delle cose disorientanti della demenza è che è diversa quasi per ognuno. Alcune persone progrediscono rapidamente, per poi stabilizzarsi e vivere abbastanza bene, anche se con assistenza. Altri non ricevono al diagnosi fino a più tardi nel corso della malattia, ma il loro declino cognitivo può sembrare più rapido. Alcune persone vivono con sintomi della demenza solo per pochi anni, mentre altri possono andare relativamente bene per diversi anni.


Il caso di mio padre era diverso in quanto egli sviluppò sintomi di demenza subito dopo un intervento chirurgico e, a differenza di molte persone, non è mai migliorato. Come per te, se ci fosse stato detto che papà poteva “vivere bene con la demenza”, non sono sicura che sarei stata ricettiva.


La tua situazione rispecchia uno degli scenari più difficili, perché non solo la persona che ha sviluppato la demenza è tua moglie, ma siete entrambi relativamente giovani e la progressione della malattia è stata rapida. È del tutto comprensibile che sia difficile per te tenere un atteggiamento “bicchiere mezzo pieno”.


In difesa del 'movimento vivere-bene-con-la-demenza' però, lasciami chiarire il suo obiettivo. Non vuole diminuire l'impatto della demenza sulla vita delle persone, ma vuole cambiare la conversazione dal parlare della tragedia della demenza a qualcosa di più speranzoso. Il punto è che la capacità di provare piacere e divertimento, e perfino imparare e crescere, non scomparirà solo perché la persona ha avuto la diagnosi di demenza.


Questo è importante perché nella maggior parte dei casi, le persone hanno ancora anni da vivere, perciò devi fare ogni sforzo possibile per rendere quegli anni i migliori possibili. Pertanto, l'obiettivo è lavorare per vedere la malattia come qualcosa che può essere gestito, con il supporto e la formazione.


Sei in un momento doloroso con la demenza di tua moglie, KF, e io non ti biasimo perché senti che la vita non sta andando bene. Cerca di non lasciare che le opinioni degli altri ti facciano sentire peggio. Nessuno vuole questo. La comunità della demenza capisce quello che stai passando, ed è dietro di te.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English text) - Traduzione di Matteo Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.