Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Perché non dovremmo ignorare l'eccesso di sonno

In un mondo in cui così tanti di noi stanno lottando per dormire a sufficienza, il problema di dormire troppo potrebbe sembrare un problema marginale.


In realtà non lo è. Come il dormire poco, anche dormire troppo è un segno di sonno disordinato. Potrebbe essere collegato a un problema di salute mentale, come la depressione.


Spesso è un segnale che una persona sta sperimentando una cattiva qualità del sonno, e può essere il segno di un disturbo clinico del sonno, come l'apnea ostruttiva del sonno o la narcolessia.


Dormire troppo è legato a molti degli stessi rischi per la salute del dormire troppo poco, come le malattie cardiache, i problemi metabolici come il diabete e l'obesità, e i problemi cognitivi incluse le difficoltà con la memoria.


Come le persone che dormono troppo poco, quelle che dormono troppo hanno rischi di mortalità complessiva più elevati. Parliamo molto del sonno insufficiente e dei rischi che una mancanza di sonno pone alla salute fisica, all'umore, alle relazioni e alle prestazioni.


Ma dormire troppo non è qualcosa da ignorare. Ipersonnia è il termine clinico dell'eccesso di sonno notturno e di sonnolenza diurna. Come la sua controparte insonnia, l'ipersonnia ha diversi sintomi principali:

  • Dormire di notte per un numero ben oltre la norma di 7/8 ore.
  • Difficoltà a svegliarsi al mattino (compreso dormire nonostante la sveglia).
  • Problemi ad alzarsi dal letto e iniziare la giornata.
  • Essere intontiti a volte, o costantemente, per tutto il giorno.
  • Difficoltà di concentrazione.


Non sto parlando qui della notte di sonno extra ogni morte di papa, di cui potresti aver bisogno dopo essere arrivato inaspettatamente a corto di sonno. Succede a tutti. Se la coerenza è una priorità nella tua routine del sonno, non dovrebbe accadere spesso.

 

Quanto sonno è troppo?

L'ho detto prima: non esiste una unica quantità di sonno adatta a tutti. I bisogni di sonno sono individuali. Sono basati su una serie di fattori:

  • La tua genetica individuale. I tuoi geni influenzano sia i tuoi ritmi circadiani che la tua guida interna al sonno, i due principali sistemi biologici del sonno
  • La tua età. Potresti scoprire che hai bisogno di 7 ore di sonno tra 20 e 30 anni e di 8 ore (o 6,5) dai 50 ai 70 anni.
  • Il tuo livello di attività. Il sonno è il tempo in cui il corpo si riprende dallo sforzo. Più sei attivo, più sonno potresti richiedere.
  • La tua salute. Quando si affrontano problemi di salute, spesso abbiamo bisogno di riposo aggiuntivo. Questo è vero per le malattie a breve termine, come raffreddore e influenza, così come per le condizioni croniche o a lungo termine, dall'artrite al cancro.
  • Le tue circostanze di vita. Lo stress e i periodi di cambiamento o sconvolgimento possono aumentare temporaneamente il bisogno di dormire. (Allo stesso tempo, queste forze rendono spesso difficile dormire). Se lo stress è cronico, può creare un debito cronico di sonno. E non sono solo eventi di vita negativi o indesiderati che possono far sorgere il bisogno di dormire: grandi cambiamenti positivi di vita possono richiedere più sonno!

Detto tutto questo, la maggior parte di noi durante la nostra vita adulta, ha bisogno di 7-9 ore di sonno per notte regolarmente. Potresti essere una persona che ha bisogno di 6/6,5 ore. Ma è probabile che solo pochi di noi possano funzionare e sentirsi al meglio con 5 ore di sonno notturno, o meno.


Questo è allo stesso modo vero all'altra estremità della gamma. Alcune persone hanno bisogno di 9 ore di sonno a notte. Ma se dormi regolarmente più di 9 ore e ti senti ancora stanco e affaticato, è un'indicazione che stai dormendo troppo, ed è ora di dare un'occhiata a cosa potrebbe causarlo.

 

Dormire troppo e depressione

Dormire troppo può essere un segnale di depressione, in particolare tra i giovani e gli adolescenti. Può essere difficile valutare il sonno degli adolescenti, perché in genere hanno modelli di sonno molto diversi da quelli degli adulti. Ma l'eccessiva sonnolenza e il sonno negli adolescenti e nei giovani adulti possono essere una bandiera rossa. Si stima che il 40% o più di adulti con meno di 30 anni soffrano di ipersonnia.


Addormentarsi non è solo un problema per i giovani con depressione. Tra gli anziani, i sintomi di insonnia possono essere più comuni. Ma molti anziani sperimentano anche l'ipersonnia in relazione alla depressione. Le donne, in particolare, possono avere maggiori probabilità di dormire troppo e sentirsi eccessivamente stanche durante il giorno, se sono depresse.


È anche importante ricordare che, tra le persone con depressione, le difficoltà del sonno assumono spesso forme variabili e mutevoli. Le persone depresse possono manifestare sintomi sia di insonnia che di ipersonnia. Uno studio del 2014 ha approfondito la frequenza con cui coesistono insonnia e ipersonnia negli adulti affetti da depressione negli Stati Uniti.


Gli scienziati hanno scoperto che questo avviene in oltre il 27% dei casi. Hanno anche trovato altre caratteristiche sorprendenti e condivise. Le persone depresse che hanno dimostrato sia insonnia che ipersonnia avevano:

  • Depressione più grave.
  • Tassi più alti di pianificazione del suicidio e di tentativi di suicidio.
  • Tassi più alti di disturbo del controllo degli impulsi.
  • Maggiore probabilità di disturbo da uso di droghe.
  • Maggiori probabilità di ricevere cure per la salute mentale e più probabilità di assumere antidepressivi.


Un altro studio pubblicato proprio quest'anno ha scoperto che tra le persone che avevano ricevuto una diagnosi di depressione grave, poco meno di un terzo aveva sia insonnia che ipersonnia. Queste persone avevano un rischio da due o tre volte più alto di disturbo bipolare, secondo lo studio.


A causa dei legami stretti e complicati tra sonno, ritmi circadiani e depressione, è logico che una depressione più grave possa spesso andare di pari passo con problemi di sonno più intensi, variabili e di ampia portata, compresa una spinta a dormire eccessivamente.


Il rapporto tra causa ed effetto in queste relazioni di solito non è chiaro: spesso non sappiamo se i problemi di sonno, tra cui l'ipersonnia, portano alla depressione o sono il risultato di una depressione o entrambi. Quello che sappiamo è che queste condizioni vanno spesso insieme.

 

Quando dormire troppo è un sintomo di un disturbo del sonno

Non sempre i disturbi del sonno rendono più difficile dormire a sufficienza. Inoltre interferiscono con la qualità del sonno e talvolta innescano eccessiva sonnolenza diurna e sonno eccessivo. Qualsiasi disturbo o problema del sonno che crea privazione del sonno può comportare un'eccessiva sonnolenza diurna e una tendenza al sonno eccessivo, al fine di compensare tale deficit di sonno. Ma l'ipersonnia è strettamente legata ad alcuni disturbi del sonno, in particolare:

  • Narcolessia. La narcolessia è un disturbo del sonno basato sulla neurologia, nel quale il cervello non ha la capacità di controllare i cicli sonno-veglia. Le persone con narcolessia sperimentano un'eccessiva stanchezza diurna e spesso forti e incontrollabili sollecitazioni a dormire durante il giorno. Spesso sperimentano l'insonnia durante la notte.
    Poiché il loro sonno è così sconvolto, e hanno difficoltà a dormire bene la notte, le persone con narcolessia possono non avere quantità eccessive di sonno. Ma la loro costante sonnolenza eccessiva e il desiderio di dormire durante il giorno sono una forma specifica di ipersonnia.
  • Sindrome delle gambe senza riposo (RLS -Restless Leg Syndrome). Le persone con la sindrome delle gambe senza riposo provano sensazioni di formicolio, spasmi, 'striscicamento' nelle gambe. Queste sensazioni sgradevoli determinano un bisogno spesso urgente di muovere le gambe. I sintomi di RLS si sentono più spesso quando una persona giace ferma per un periodo di tempo e sono spesso più intensi durante la notte.
    Le persone con RLS spesso avvertono sintomi di insonnia: le spiacevoli sensazioni notturne nelle gambe rendono molto difficile addormentarsi e rimanere addormentati.
    Di conseguenza, le persone che soffrono di RLS spesso hanno eccessiva sonnolenza diurna e possono dormire troppo, perché non ottengono il riposo di alta qualità di cui hanno bisogno durante la loro finestra notturna di 7/8 ore.
  • Apnea ostruttiva del sonno. Le persone con apnea notturna hanno una respirazione compromessa mentre dormono. Durante il sonno, le vie aeree si bloccano parzialmente o completamente per un breve periodo di tempo. Questi episodi si ripetono più e più volte durante la notte, causando frequenti risvegli (di cui la persona può o meno essere consapevole) e portando a un brusco calo della qualità del sonno.
    Esistono gravi condizioni di salute associate all'apnea notturna, tra cui maggiori rischi per malattie cardiovascolari, ictus e diabete. Poiché la qualità del sonno è influenzata negativamente dall'apnea notturna, le persone con OSA sono spesso eccessivamente sonnolente durante il giorno. Possono anche trascorrere ore estese a letto, avendo bisogno di più tempo per dormire, perché la loro qualità del sonno è così scarsa.
  • Ipersonnia idiopatica. Alcune persone dormono eccessivamente senza una causa chiara e identificabile. Questo è un disturbo del sonno noto come 'ipersonnia idiopatica' (idiopatico significa 'senza una causa nota'). Le persone con ipersonnia idiopatica dormono per lunghi periodi di notte e si sentono ancora molto stanchi durante il giorno.

Altre cause di sonno eccessivo:

  • Disturbi da uso di sostanze. L'uso di sostanze stupefacenti e di alcol può portare a perturbare i ritmi circadiani del sonno-veglia, a diminuire la qualità del sonno e a provocare un eccessivo sonno e un'eccessiva stanchezza durante il giorno.
  • Condizioni mediche. C'è una serie di condizioni di salute che possono causare sonno eccessivo e sonnolenza persistente e invadente durante il giorno.
  • Disturbi neurologici, tra cui Alzheimer, Parkinson e sclerosi multipla, nonché lesioni cerebrali.
  • Epilessia.
  • Essere sovrappeso o obesi.
  • Alcune malattie genetiche e predisposizioni genetiche possono causare ipersonnia. Le persone con una storia familiare di ipersonnia hanno maggiori probabilità di provare un sonno eccessivo e stanchezza durante il giorno.
  • Un certo numero di farmaci può causare ipersonnia, come sedativi, tranquillanti, antidepressivi, anti-ansia, antipsicotici, antistaminici e anticonvulsivanti.

 

Affrontare l'eccesso di sonno

È importante che parli con il medico se dormi eccessivamente o ti senti molto stanco durante il giorno indipendentemente da quanto dormi. Se noti cambi tuoi schemi e alle tue esigenze di sonno, incluso un aumento del livello di stanchezza o della quantità di ore in cui dormi, queste sono informazioni da condividere con il tuo medico. Quando identifichi la causa sottostante, tu e il tuo medico potete lavorare per affrontare sia quella condizione che il sonno eccessivo.


Limita l'alcol per migliorare la qualità e lo schema di del sonno. Se bevi troppo, troppo spesso e troppo vicino al momento di coricarti puoi interferire con i ritmi circadiani del sonno e minare il sonno di alta qualità, portando ad un bisogno di dormire troppo.


Evita di privarti del sonno e di accumulare un grande debito di sonno. Il tuo corpo cercherà il sonno di cui ha bisogno. Procedere con troppo poco sonno ti metterà in una situazione in cui periodicamente dormi troppo per compensare. Questi schemi di sonno irregolari non sono salutari per il tuo corpo o per la tua mente.


La coerenza è l'elemento più importante di una routine del sonno forte e salutare. Identifica la giusta quantità di sonno di cui hai bisogno, quindi fai un piano che ti consente di soddisfare regolarmente tale necessità. Arrivare al mix giusto può richiedere vari tentativi ed errori. Usa le linee guida generali che ho descritto sopra e presta molta attenzione a come pensi e ti senti durante il giorno.

 

 

 


Fonte: Michael J. Breus PhD, psicologo clinico ed esperto del sonno.

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.