Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ci può essere gratitudine nel mezzo dell'Alzheimer?



Il cantautore Josh Groban nella sua canzone "Thankful" [grato] esprime questo testo: "Alcuni giorni possiamo non vedere la gioia che ci circonda, così, presi da noi stessi, prendiamo quando dobbiamo dare ... E in quel giorni speriamo in ciò che non possiamo ancora vedere, e, anche se tutti noi possiamo ancora fare di più, c'è così tanto di cui essere grati ..."


E' difficile invocare la gratitudine, avere uno spirito grato nel mezzo della sofferenza dell'Alzheimer o essendo chi si occupa di un individuo colpito. Ma, come suggerisce il testo della canzone, ogni giorno c'è gioia attorno a noi e c'è sempre speranza per il futuro. E c'è gratitudine.


La gratitudine c'è nella gioia del momento presente. Ultimamente hai notato il sorriso del tuo caro? Hai nutrito quel tocco, un barlume negli occhi, la risata spontanea o magari la melodia familiare cantata insieme?


Trovare quei piccoli momenti di gioia nella vita quotidiana ci permette di creare nuovi rapporti con familiari e amici, e generare un legame duraturo tra il caregiver e chi è curato. E, quei momenti che sembravano talmente insignificanti fino a pochi mesi fa, possono diventare improvvisamente semplici gioie.


Cerca le piccole cose che emergono ed sii grata/o per esse.


La gratitudine c'è diventando pazienti e perseveranti per fare personalmente il viaggio con la malattia o per aiutare in quel viaggio. La pazienza coltiva la tolleranza, costruisce la forza e porta la pace interiore e la capacità di gestire tutto ciò che viene intrapreso.


La gratitudine c'è nel senso di tempo di qualità. Piaceri semplici, che soddisfano le esigenze di base, un massaggio alla schiena, spazzolare i capelli, massaggiare la mano; per il caregiver, queste sono più che "faccende", ma l'individuo interessato può essere grato per quel tocco speciale e quel qualcuno è lì per rispondere a queste esigenze quotidiane.


La gratitudine c'è nella conoscenza acquisita durante il processo della malattia. Che cosa sapevate tu e il tuo caro di questa malattia prima di incontrarla? Diventa consapevole, informati e comprendi il processo della malattia, anche se intimidatoria, per dare un senso di accettazione e di libertà. Inoltre, la conoscenza acquisita può essere condivisa con altri che passano attraverso le stesse esperienze.


La gratitudine c'è nei momenti condivisi. Rose Kennedy una volta ha detto che la vita non è una questione di tappe, ma di momenti. Troppo spesso siamo così coinvolti nel vero e proprio atto di caregiving, da farci mancare quei momenti di lucidità e consapevolezza cognitiva del nostro caro; momenti di tranquillità insieme; momenti di ricordi in cui si scopre di più sulla vita di quella persona, e, di conseguenza se ne sa di più su noi stessi. Per l'individuo interessato il tempo di qualità passato con gli altri è un tesoro e un dono, perché lo guida fuori da un mondo isolato.


La gratitudine c'è nel sostegno dato da altri a tutte le persone colpite dalla malattia. Caregivers, professionisti di assistenza sanitaria, medici, ricercatori, scienziati, agenzie, sostenitori, volontari, famiglia e amici, tutti costituiscono il fondamento del supporto necessario durante la progressione dell'Alzheimer e della demenza. Albert Schweitzer l'ha detto in modo eloquente: "A volte la nostra luce si spegne ed è riaccesa da una scintilla da un altro. Ognuno di noi ha motivo di pensare con profonda gratitudine a coloro che hanno acceso la fiamma dentro di noi". Riconoscere le persone che ci aiutano può mettere le cose in prospettiva, contribuendo così a farci diventare più centrati.


Infine, in questa stagione di ringraziamento, possiamo concentrarci sulle benedizioni di essere caregiver e di chi riceve la cura, perché può essere reciproco. Nel restare nella speranza e incontrare ogni giorno uno spirito di gratitudine, possiamo effettivamente trovare così tanto di cui essere grati.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.