Trattare pazienti con demenza può essere visto come un compito difficile dai medici, ma ricercatori del College of Medicine della Penn State dicono che la narrazione può essere un modo per migliorare la percezione dei pazienti di questa malattia da parte degli studenti di medicina.
La partecipazione a un programma di narrazione creativa [storytelling] chiamato TimeSlips crea un miglioramento sostanziale nell'atteggiamenti degli studenti. Daniel George, assistente professore di scienze umane, ha testato gli effetti del programma TimeSlips in un corso facoltativo che tiene al college.
Gli studenti di medicina del quarto anno hanno lavorato con pazienti della Country Meadows, una comunità di vita assistita con base a Hershey. Questi pazienti sono affetti da demenza avanzata e vivono in una unità di supporto alla memoria che richiede un ambiente protetto.
Gli studenti di medicina di solito percepiscono le persone con demenza come pazienti difficili. "Al momento mancano farmaci efficaci per la demenza, e gli studenti hanno la sensazione di non poter fare molto a favore del paziente", ha detto George. "La percezione è che è difficile ottenere informazioni, non si sa se queste informazioni sono affidabili, e spesso ci sono altri problemi medici complessi da affrontare".
Il TimeSlips è un approccio non farmacologico per occuparsi della demenza, che usa la narrazione creativa in un contesto di gruppo e incoraggia i partecipanti ad usare la loro immaginazione piuttosto che concentrarsi sulla loro incapacità di ricordare cronologicamente. Delle immagini con una situazione surreale messa in scena (per esempio: un elefante seduto su una panchina del parco) sono condivise tra tutti i partecipanti, che sono poi incoraggiati a condividere le loro impressioni su ciò che sta accadendo nella foto.
Nell'ambito del corso facoltativo di George, gli studenti di medicina hanno trascorso uno mese come facilitatori di TimeSlips in gruppi di 5/10 ospiti, aiutandoli ad inventare storie in forma di poesia durante le loro interazioni. "Tutte le osservazioni fatte durante una sessione - anche quelle che non hanno necessariamente un senso logico - sono validate e messe in poesia, perché è un tentativo di esprimere un pensiero", spiega George. "Le sessioni diventano energetiche e vivaci poichè gli ospiti sono in grado di comunicare con fantasia, in modo meno lineare. Nel processo, gli studenti arrivano a vedere la demenza in modo diverso. E' molto umanizzante, rivelatore della personalità e della forza residua, mentre la nostra cultura tende a concentrarsi solo sulla malattia, il declino e la perdita".
L'atteggiamento degli studenti è stato misurato prima e dopo l'esperienza di TimeSlips con uno strumento validato chiamato Dementia Attitudes Scale. E' stato osservato un miglioramento significativo nell'atteggiamento complessivo nel corso del programma e gli studenti hanno anche dimostrato un aumento tangibile sulla sub-scala che misura il comfort con le persone affette da demenza e la conoscenza sull'interazione con questi pazienti e il loro trattamento. I risultati sono riportati sulla rivista Academic Medicine.
"Parlando con i miei studenti, essi esprimono costantemente l'ansia che la scuola medica li stia formando per vedere i pazienti come una diagnosi, piuttosto che come una persona completa", dice George. "Un'attività come il TimeSlips, che sottolinea lo spirito creativo nelle persone con demenza piuttosto avanzata, aiuta a dare agli studenti un senso più ricco di chi fosse la persona e ciò che gli fa perdere colpi".
Al College of Medicine della Penn State, che enfatizza l'umanità nelle cure mediche e che ha istituito il primo Dipartimento di Studi Umanistici in una scuola medica del paese, George spera di espandere le opportunità per volontari di TimeSlips includendo tutti gli studenti di medicina e non esclusivamente agli studenti del quarto anno. Raggiungendo prima gli studenti nel corso della loro formazione ed impegnandoli in un'attività creativa che coinvolge le persone con demenza, egli spera che il TimeSlips possa aiutare a spingere più tirocinanti nella medicina geriatrica.
"Poichè l'incidenza delle condizioni legate alla demenza è in aumento a livello globale, la domanda di cura geriatrica umanistica di alta qualità, sta diventando sempre più urgente", secondo George. C'è già stato un tentativo di estendere le opportunità di volontariato con TimeSlips ad infermieri, docenti, personale e pazienti. "Molti pazienti del nostro ospedale, il Penn State Milton S. Hershey Medical Center, hanno già iniziato a prendere parte al programma", ha detto. "Anche se essi devono convivere con la loro malattia, possono trovare uno scopo nell'aiutare altre persone vulnerabili attraverso la narrazione creativa".
Co-autori dello studio sono Heather Stuckey, assistente professore del Dipartimento di Medicina, e Megan Whitehead, assistente di ricerca, del Dipartimento di Lettere, entrambe del Penn State College of Medicine. George si è offerto volontario nel comitato consultivo per Timeslips senza interesse economico nel progetto.
Fonte: Penn State. Articolo originale scritto da Matthew Solovey.
Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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