Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come prendersi cura di una persona cara con la demenza

patient and caregiver Image by freepik.com

Una diagnosi di morbo di Alzheimer (MA) o di una demenza correlata (DC) per una persona cara che invecchia può essere devastante per una famiglia. Si è stimato che 6,7 milioni di americani di qualsiasi età avevano nel 2023 la diagnosi di MA. Più di 11 milioni di persone si prendono cura di una persona cara con MA/DC, secondo i Centri Controllo e Prevenzione Malattie e circa l'80% di questi pazienti è a casa.


La dott.ssa Elizabeth Crocco è psichiatra geriatrica e direttrice sanitaria del Center for Cognitive Neuroscience and Aging alla Clinica per i Disordini della Memoria dell'Università di Miami. Nel corso della sua carriera, ha visto migliaia di pazienti e le loro famiglie. Lei riferisce che per alcune famiglie la diagnosi di MA/DC può essere utile perché alla fine può spiegare che la malattia non è dovuta solo al normale invecchiamento. Per altri, una diagnosi può essere spaventosa.


"Può essere spaventosa perché sanno che è irreversibile e che progredisce", ha detto. "L'idea che la persona perderà parte di ciò che è, non solo cognitivamente, ma parte della sua personalità essenziale, fa emergere molti sentimenti".


La compromissione cognitiva è la caratteristica di MA/DC, ma queste malattie possono anche avere cambiamenti comportamentali, che includono agitazione, irritabilità, depressione e ansia. È importante che i fornitori di cure imparino a gestire queste situazioni mantenendo nel contempo la propria salute mentale, ha affermato.


Nella sua clinica, la Crocco e il suo team lavorano con i fornitori di cure in modo che comprendano la condizione e possano gestire meglio i suoi sintomi, il che comprende come comunicare con la persona cara.


"Il problema della memoria non è l'unico che fa soffrire una persona cara, e un familiare può passare momenti difficili", ha detto. "Sono i sintomi psichiatrici e comportamentali ad essere spesso più difficili da affrontare: depressione, ansia, rabbia, agitazione, insieme alla resistenza alle cure e all'aiuto. I farmaci, ovviamente, possono aiutare, ma un caregiving efficace e coerente è fondamentale per far fronte a un paziente con MA/DC".


La Crocco ci offre alcuni suggerimenti utili che possono rendere più facile prendersi cura di un individuo con MA/DC.

 

Stabilire una routine

La coerenza è la chiave. Le situazioni casalinghe caotiche non sono utili alle persone con compromissione cognitiva. Viaggiare è un cambiamento di routine che può portare problemi comportamentali addizionali e confusione. Se resistono a un'attività, cerca di non costringerli a farlo. Aspetta un'ora o più perché il loro atteggiamento potrebbe cambiare in seguito.

 

Stai calmo

Mantenersi calmi e posati è importante quando si tratta di una persona cara con MA/DC. Ricorda che la tua realtà potrebbe non essere la sua e devi essere rispettoso. La madre di Crocco aveva la demenza. Lei racconta questa storia: "Una volta ero a casa di mia madre e avevo lasciato un pezzo di pizza sul fornello. Mia madre ha iniziato a urlare e imprecare perché c'era un pezzo di pizza sul fornello che l'ha sconvolta. Ho tolto la pizza dalla stufa, ho lavato la zona e ho detto: 'Mi dispiace molto, mamma, che ti ho turbato'. Si è calmata immediatamente".

 

Sundowning (sindrome del tramonto)

Può succedere prima del previsto, nel tardo pomeriggio. Durante questo periodo, per motivi sia biologici che situazionali, un individuo con MA/DC può diventare più confuso, disorientato, agitato e paranoico, oltre che ansioso e spaventato. È importante che i propri cari prevedano i modelli per ridurre al minimo comportamentalmente i problemi senza optare per i farmaci.

 

Il mentire terapeutico

Il declino cognitivo spesso lascia la persona solo con ricordi del passato. Se una persona cara ha dimenticato che qualcuno è deceduto, può chiedere di continuo di lui. A volte, potrebbe essere meglio farle credere che è ancora vivo. "Qual è l'alternativa?" si chiede la Crocco. "Lasciarli rivivere la morte più e più volte?". Spesso discutere con una persona cara con MA è un proposito perdente e porta solo ad agitazione e discordia. "Discuti e perdi", ha detto la Crocco.

 

Usa musica e animali domestici

Spesso introdurre la musica preferita dei tempi dei propri cari può aiutare a prevenire problemi comportamentali ed essere molto coinvolgente e divertente. Anche portare alle persone con MA/DC animali domestici con cui interagire può aiutare. È noto che avere interazioni con animali, anche quelli domestici, può ridurre il livello di stress e la pressione sanguigna dei propri cari, ha detto la Crocco.

 

Cerca aiuto

Un centro diurno per anziani è una buona alternativa per aiutare un caregiver a prendersi cura di una persona con MA/DC, ha affermato la Crocco. Oltre a fornire interazione sociale e assistenza alla demenza durante il giorno, offre al caregiver anche il tempo di lavorare o di riposare, ha affermato la Crocco.

 

 

 


Fonte: Barbara Gutierrez in University of Miami (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.