Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


9 segnali che hai infiammazione: una dieta antinfiammatoria può aiutarti?

C'è molto fermento in sanità attorno al termine 'infiammazione' in questo momento. Dalle nuove scoperte scientifiche alle celebrità, agli influenzatori dei social media, sembra che tutti stiano parlando di questo importante processo corporeo e del suo impatto potenziale sulla nostra salute.


Anche 'inflammaging' (infiammazione e aging/invecchiamento) è un termine specifico che potresti aver visto. È un aumento legato all'età dell'infiammazione persistente e di basso grado nel sangue e nei tessuti, che è un forte fattore di rischio per molte condizioni e malattie.


Quindi, una dieta antinfiammatoria può aiutare a ridurre l'infiammazione? Diamo un'occhiata.

 

Cos'è l'infiammazione?

Quando il nostro corpo si ferisce o incontra un'infezione, attiva i meccanismi di difesa per proteggersi. Lo fa istruendo le nostre cellule a combattere l'invasore. Questo processo di combattimento provoca infiammazione, che spesso si presenta come gonfiore, arrossamento e dolore.


A breve termine, l'infiammazione è un segno che il tuo corpo sta guarendo, che sia da un graffio al ginocchio o da un raffreddore. Se l'infiammazione persiste per un tempo più lungo, è definita 'cronica' e può indicare un problema di salute come artrite, malattie cardiache, diabete, demenza o altri disturbi autoimmuni.


I segni e i sintomi dell'infiammazione cronica possono essere presenti da diversi mesi a anni e includono:

  1. dolore persistente,
  2. affaticamento cronico o insonnia,
  3. rigidità articolare,
  4. problemi della pelle,
  5. marcatori elevati del sangue (come la proteina c-reattiva),
  6. problemi gastrointestinali (costipazione, diarrea, reflusso acido),
  7. depressione, ansia e disturbi dell'umore,
  8. aumento o perdita di peso non intenzionale,
  9. raffreddori o influenza frequenti.

 

Che ruolo ha la dieta?

La relazione tra cibo e infiammazione è ben conosciuta. Nel complesso, alcuni componenti alimentari possono attivare il sistema immunitario producendo citochine pro-infiammatorie (piccole proteine importanti nella segnalazione cellulare) o riducendo la produzione di citochine antinfiammatorie.


Una 'dieta pro-infiammatoria' può aumentare l'infiammazione nel corpo a lungo termine. Tali diete sono generalmente a basso contenuto di prodotti freschi come frutta, verdura e grani integrali e ricchi di prodotti da forno industriali, cibi fritti, zuccheri aggiunti e carni rosse e trasformate.


Al contrario, una dieta 'antinfiammatoria' è associata a meno infiammazione nel corpo. Non esiste una singola dieta antinfiammatoria. Due esempi ben riconosciuti e sostenuti dall'evidenza sono la dieta mediterranea e la DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension).


Le diete antinfiammatorie in genere includono i seguenti elementi:

1. Hanno molti antiossidanti. Questi composti aiutano il corpo a combattere i radicali liberi o gli atomi instabili, che in quantità elevate sono legati a malattie come il cancro e le malattie cardiache. Il modo migliore per consumare antiossidanti è mangiare molta frutta e verdura. La ricerca mostra che frutta e verdura congelate, essiccate e in scatola possono essere altrettanto buone di quelle fresche.

2. Hanno molti acidi grassi 'sani' e insaturi. I grassi monoinsaturi e gli acidi grassi omega-3 si trovano nei pesci (sardine, sgombro, salmone e tonno), nei semi, nelle noci e negli oli vegetali (olio d'oliva e olio di semi di lino).

3. Hanno molte fibre e prebiotici. Carote, cavolfiori, broccoli e verdure a foglia sono buone fonti di fibra. I prebiotici promuovono la crescita di microrganismi benefici nel nostro intestino e possono provenire da cipolle, porri, asparagi, aglio, banane, lenticchie e legumi.

4. Hanno pochi cibi trasformati. Questi contengono carboidrati raffinati (pasticceria, torte, bevande zuccherate, cibi fritti e carni trasformate).

 

Artrite reumatoide, demenza, depressione

Esistono prove contrastanti del ruolo delle diete antinfiammatorie nella gestione del dolore all'artrite reumatoide. Una recente revisione sistematica del 2021 (in cui i ricercatori raggruppano ed esaminano attentamente le prove disponibili su un argomento) ha scoperto che seguire una dieta antinfiammatoria probabilmente porta a dolore significativamente minore nelle persone con artrite reumatoide, rispetto ad altre diete.


Tuttavia, i 12 studi inclusi nella revisione avevano un alto rischio di distorsioni - probabilmente perché le persone sapevano di mangiare cibi sani - quindi la fiducia nelle prove era bassa.


L'infiammazione è fortemente implicata nello sviluppo di malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e la relativa demenza e le evidenze suggeriscono che le diete antinfiammatorie potrebbero aiutare a proteggere il cervello. Una revisione del 2016 ha mostrato che una dieta antinfiammatoria può proteggere dalla compromissione cognitiva e dalla demenza, ma che sono necessari ulteriori grandi studi randomizzati controllati. Uno studio del 2021 ha seguito 1.059 persone per 3 anni e ha osservato la loro dieta. Ha riferito che quelli con una maggiore dieta pro-infiammatoria avevano un rischio maggiore di sviluppare la demenza.


L'infiammazione è stata anche legata alla salute mentale, con le persone che mangiano una dieta pro-infiammatoria che segnalano più sintomi di depressione. La dieta è l'elemento fondamentale degli approcci di stile di vita alla gestione dell'ansia e della salute mentale.


Più in generale, uno studio di revisione del 2021 ha esaminato recenti ricerche relative alle diete antinfiammatorie e al loro effetto sulla riduzione dell'infiammazione associata all'invecchiamento. Ha scoperto che i composti di solito presenti nelle diete antinfiammatorie potrebbero aiutare ad alleviare il processo infiammatorio derivato da malattie e diete malsane.

 

E la curcuma?

Un prodotto prediletto sui social media e sugli scaffali di vitamine, la curcuma, è reclamizzata come portatrice di benefici antinfiammatori. Questi sono collegati a un composto specifico chiamato curcumina, che dà alla curcuma il suo distintivo colore giallo.


La ricerca suggerisce che la curcumina potrebbe agire come agente antinfiammatorio nel corpo ma mancano studi clinici di alta qualità sull'uomo. La maggior parte degli studi esistenti sono stati condotti in ambienti di laboratorio usando cellule o animali. Quindi non è chiaro quanta curcumina sia necessaria per vedere benefici antinfiammatori o come/quanto la assorbiamo.


Nel complesso, l'aggiunta di curcuma al cibo può fornire al tuo corpo alcuni benefici per la salute, ma non fare affidamento su di essa da sola per prevenire o curare le malattie.

 

Mangiare sicuro

L'infiammazione è un fattore importante nel legame tra dieta e molte condizioni di salute. Seguire una dieta antinfiammatoria è considerato sicuro, probabilmente aiuta la salute e previene le condizioni croniche future.


Se stai cercando consigli dietetici su misura o un piano alimentare antinfiammatorio, è meglio parlare con un dietista professionista.

 

 

 


Fonte: Lauren Ball (prof.ssa di sanità e benessere di comunità, Università del Queensland) e Emily Burch (dietologa, ricercatrice e docente, Southern Cross University)

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.