Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Vogliamo aiutare troppo? La linea ondulata tra aiutare e abilitare

Cara Carol: Come facciamo a capire dov'è il confine tra aiutare i nostri genitori anziani e consentire loro di cedere alle sfide dell'invecchiamento? Mia madre ha dolori per una forte forma di artrite e mi fa male vedere le sue difficoltà nei compiti che le piacevano o almeno faceva facilmente. Però so che se non si muove, peggiorerà. Capisce che sono disposta ad aiutare quando ne ha bisogno, quindi a volte so che userà l'aiuto.

Altre volte, rifiuterà l'aiuto anche quando io penso che sia essenziale. Questo sembra incoerente e mi sento frustrata perché non sono sicura di ciò che è meglio. Mi preoccupo per la sua sicurezza quando svolge compiti nel suo appartamento. Ma mi preoccupo anche che lei peggiori più di quanto serve a causa dell'inattività. Qualche guida generale? - HA

 


Cara HA: Sei in buona compagnia. Penso che la maggior parte dei figli adulti e persino i coniugi caregiver lottino con questo concetto. Come tua madre, anche la mia ha avuto gravi difficoltà per l'artrite, tra cui due sostituzioni dell'anca non ben riuscite, nonché il collasso sostanziale delle ginocchia.


Tuttavia, entrambe sapevamo che se non si muoveva, il suo dolore articolare non avrebbe fatto che peggiorare e la sua capacità di fare ciò che le piaceva si sarebbe ridotta. Questo è uno dei tanti esempi di enigma 'usalo o lo perdi' che accompagna il corpo che invecchia.


Questo l'ho capito, quindi ho cercato di frenare la mia tendenza ad essere eccessivamente utile, ma è stato difficile, specialmente quando la vedevo fare smorfie di dolore. Anche con la demenza, alle persone si deve permettere di tentare di fare ciò che possono per loro stesse, per preservare sia le funzioni che l'autostima.


Come decidiamo l'approccio ai genitori che invecchiano con offerte di aiuto? Situazione di emergenza o post-chirurgia a parte, ripensa a come erano stati nel corso degli anni. Sono sempre stati così ostinatamente indipendenti da assumere rischi oltre il buon senso o erano indipendenti ma consapevoli che a volte tutti abbiamo bisogno di aiuto?


Per converso, hanno sempre cercato aiuto da altri anche per piccole questioni? Per te, anche solo pensare all'approccio generale di vita di tua madre ti aiuterà a creare un piano. Nel caregiving, spesso non c'è risposta giusta o sbagliata. Cerca di riconoscere il dolore insolitamente grave e aiuta dove puoi, ma incoraggia anche la sua indipendenza.


La maggior parte degli individui, anche quelli che sembrano eccessivamente dipendenti, si sentono meglio quando possono fare da se stessi o contribuire al benessere degli altri quando sono in grado. I bei giorni potrebbero richiedere meno aiuto da te; quelli cattivi ne richiederanno molto di più.


Non lasciare che la colpa domini le tue decisioni sull'entità del tuo intervento nelle sue cure. Lo dico perché so per certo che potevo sentirmi in colpa per intervenire quando avrei dovuto restare in disparte, o colpevole se si fosse infortunata facendo qualcosa che normalmente era nelle sue capacità. Questo è il caregiving, amici miei. Scegliamo le nostre battaglie e speriamo per il meglio.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.