Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Tenere ragionevoli le aspettative è il primo proposito dei caregiver per l'anno nuovo

Cari caregiver: per molti di noi, l'inizio di un nuovo anno sembra un'opportunità per riflettere e considerare i cambiamenti che potrebbero migliorare la nostra vita. Tuttavia, i caregiver spesso vedono poco spazio per il cambiamento in quanto il nostro obiettivo è aiutare le persone vulnerabili, spesso con sfide finanziarie e poco aiuto pratico.


Tendiamo anche a sentire che qualcosa di meno della perfezione è in qualche modo un fallimento da parte nostra, piuttosto che causato delle mutevoli esigenze della persona di cui ci prendiamo cura. Quest'anno potrebbe essere diverso? Forse. Ecco alcuni pensieri disposti in modo casuale che potrebbero aiutare:

  • Mantieni ragionevoli le aspettative sia per te che per il tuo assistito. Il farlo ti aiuta a ricordare che il suo declino è dovuto alla malattia, non a qualcosa che avresti potuto fare diversamente.
  • Accetta ciò che consideri come tue imperfezioni, che ti rendono un caregiver tutt'altro che perfetto. Ogni situazione di cura è unica.
  • Ricorda alla famiglia (ancora?) di aiutare o recluta assistenza esterna, se puoi, ma prometti di riposare un po'. Tu e il tuo assistito ne trarresti benefici.
  • Impara a dire di no. Hai più che abbastanza da gestire senza prenderti in carico un progetto di quartiere, non importa quanto degno.
  • Ricorda a te stesso che le persone diverse da quella/e di cui ti occupi gradirebbero la tua attenzione, quindi prova a farlo accadere, anche solo su scala limitata.
  • Porta a termine gli appuntamenti medici, gli esami, le pulizie dentali e gli esami oculistici.
  • Riconosci che cercare consigli da professionisti, organizzazioni e colleghi caregiver è un segno di forza, non di debolezza.
  • Prenditi del tempo per cercare [in rete o in loco] possibili servizi di aiuto all'assistenza. Una volta fatto, prenditi del tempo per indagare su qualsiasi opzione che potrebbe andare bene.
  • Ricordati regolarmente che la persona che ha bisogno del tuo aiuto non ha scelto la malattia o le lesioni che l'ha messa in questa situazione.
  • Ricordati anche che in diverse circostanze, potresti non aver scelto la vita di caregiver, quindi sii gentile con te stesso.
  • Fai tutto il possibile per conservare qualcosa del tuo io fondamentale. Anche 15 minuti di cura del tuo amato giardino o di lettura di un capitolo in un libro che ami possono fare la differenza.
  • Se arrivano depressione, ansia o altri problemi di salute mentale, cerca aiuto da amici, familiari e/o esperti medici.
  • Considera almeno un gruppo di auto-mutuo-aiuto o di supporto per caregiver, online o di persona.
  • Ricordati spesso che sei solo un essere umano, non un taumaturgo. Stai facendo del tuo meglio per aiutare qualcun altro, e questo deve essere quanto basta.


Per tornare all'inizio: questo elenco è semplicemente un punto di partenza. Usa ciò che funziona per rifare la tua lista personale. Ignora ciò che ti ha fatto strabuzzare gli occhi. Ora quella è auto-cura!

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.