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Una migliore previdenza si ripaga da sè! Con minori casi di Alzheimer e demenza

Una migliore previdenza si ripaga da sè! Con minori casi di Alzheimer e demenzaLa battuta degli esperti di sanità pubblica, quando si tratta di salute, è che il nostro codice di avviamento postale può essere più importante del nostro codice genetico. Essi capiscono che ci sono molti fattori che sono cruciali per gli esiti della salute, e uno importante è la sicurezza e la stabilità finanziaria.


Una nuova ricerca innovativa dimostra che un aumento modesto del beneficio dalla previdenza sociale può ritardare o anche prevenire l'Alzheimer e le altre forme di demenza, e prova quanto sia profonda quella battuta.


L'Alzheimer è una malattia degenerativa del cervello che danneggia e distrugge le cellule cerebrali, con conseguente perdita di memoria, cambiamenti di pensiero e infine morte. Chiunque abbia assistito parenti anziani con il morbo, e che non sono in grado di riconoscere i propri figli, capisce l'alto costo emotivo che la malattia porta con sé. Il pedaggio fisico sui caregiver è enorme, come lo è il costo finanziario per il paese.


Attualmente, 5,3 milioni di americani soffrono di Alzheimer. Donne, afro-americani e ispanici, sono sproporzionatamente afflitti da questa malattia crudele. E la percentuale di americani con la malattia è in crescita. Nel solo 2015, l'Alzheimer e le altre forme di demenza costeranno alla nazione 226 miliardi di dollari, metà dei quali saranno pagati da Medicare del cui budget rappresentano un dollaro su cinque. Entro il 2050, i costi saliranno a 1.100 miliardi di dollari, un dollaro ogni tre spesi da Medicare, per cui anche una piccola riduzione dell'incidenza della malattia avrebbe un enorme impatto fiscale.


Con la percentuale di popolazione che soffre di Alzheimer sale anche la percentuale di americani che si prendono cura di loro. Questa lavoro di assistenza è drenante fisicamente, emotivamente e finanziariamente. Nel 2014, i caregiver hanno fornito circa 17,9 miliardi di ore di lavoro non retribuito, corrispondenti a 217,7 miliardi di dollari di lavoro retribuito. Questi caregiver spendono altri 9,7 miliardi di dollari all'anno in spese mediche per loro stessi, a causa dei rigori del prendersi cura dei malati di Alzheimer.


La causa dell'Alzheimer è ancora quasi ignota, ma la ricerca promettente citata sopra offre qualche speranza per rallentare o fermare l'insorgenza della malattia, con un intervento non medico. I Professori Padmaja Ayyagari e David Frisvold della University of Iowa hanno appena rilasciato tale documento di lavoro del National Bureau of Economic Research (NBER), intitolandolo "The Impact of Social Security Income on Cognitive Function at Older Ages" (L'impatto delle entrate da previdenza sociale sulle funzioni cognitive nell'anzianità).


Gli autori hanno impiegato un cosiddetto «esperimento naturale», dove una formula di benefici della previdenza sociale, emanata nel 1972 e corretta nel 1977, ha prodotto maggiori benefici per i pensionati nati tra il 1910 e il 1916, rispetto a quelli dei nati prima o dopo. Il risultato della formula è che gli individui con le stesse storie di lavoro e nati nel giro di pochi anni l'uno dall'altro hanno ricevuto maggiori o minori benefici della previdenza sociale a causa nient'altro che della data di nascita.


Controllando altri fattori, oltre l'anno di nascita, gli autori hanno trovato "prove solide che un aumento delle entrate previdenziali migliora la funzione cognitiva degli anziani". Ciò che è particolarmente suggestivo dei risultati è che il miglioramento è stato il risultato di aumenti molto modesti. La dimensione dell'aumento annuo descritto nel documento è stata in media solo di $ 1.160 l'anno in dollari del 1993 (equivalenti a circa $ 1.900 dollari del 2015).


Questi 1.900 dollari ulteriori all'anno potrebbero non sembrare significativi per gli esperti benestanti e per i politici che troppo spesso si impongono a Washington (o a Roma). Ma per milioni di pensionati in tutto il paese, questo è un aumento sostanziale. La pensione è praticamente la totalità dei redditi di un terzo dei beneficiari della previdenza sociale over 65.


E tali benefici sono bassi. Per tutti i lavoratori in pensione, le entrate sono state in Agosto in media solo $ 1,337, e senza considerare le detrazioni per Medicare. Questo è un importo medio lordo di appena $ 16.000 all'anno. Un aumento di $ 1.900 equivarrebbe quindi a meno del 12 per cento, un aumento consistente per le persone a reddito fisso, quanto basta per cavarsela.


L'importo che, secondo gli autori, avrebbe un impatto misurabile sul miglioramento della cognizione è in linea con molte delle leggi di espansione della Social Security introdotte finora da questa sessione del Congresso. Tutte queste leggi espandono i vantaggi e finanziano quegli ampliamenti, così come il deficit previsto della previdenza sociale. Questo è un approccio conservativo, in linea con la storia e la tradizione della previdenza sociale che richiede che abbia entrate sufficienti per pagare tutti i benefici e i relativi costi amministrativi, senza alcun indebitamento di sorta. Ma questa rigida attenzione per entrate e uscite può perdere il quadro globale.


Se l'aumento del reddito previdenziale dei pensionati potesse portare anche a una piccola diminuzione del numero di nuovi casi di Alzheimer, o ad un ritardo nella comparsa della malattia, sarebbe un'enorme differenza nella vita degli americani in tutto il paese. Dei 5,3 milioni di americani con il morbo, 5,1 milioni sono over 65. Inoltre, se un aumento della Social Security potesse alleviare alcuni dei costi associati con la malattia, potrebbe benissimo ripagarsi da solo.


Questa nuova ricerca fornisce un argomento più convincente a favore dell'espansione della previdenza sociale. Oltre al suo possibile impatto nel ridurre o ritardare l'Alzheimer e le altre demenza in alcuni anziani, migliorare quei benefici modesti può affrontare altre gravi sfide che attendono il nostro Paese.


Secondo la «Supplemental Poverty Measure» del Census Bureau, il 48 per cento degli over 65, e il 58 per cento degli over 80, sono poveri o indigenti al punto che anche solo uno shock economico (ad esempio, una malattia o la morte di un coniuge) può farli cadere nella povertà. I pensionati di domani rischiano di essere ancora più vulnerabili finanziariamente, come risultato di una crisi incombente di reddito previdenziale causata da salari stagnanti, declino dei benefici previdenziali definiti e fallimento dell'esperimento 401(k).


L'espansione delle pensioni potrà ridurre l'onere finanziario degli americani che lavorano, stretti tra le esigenze dei figli e quelle dei genitori anziani. E l'espansione della previdenza sociale rallenterà la redistribuzione verso l'alto del reddito e della ricchezza, ora ad altezze che non si vedevano da prima dell'entrata in vigore della previdenza sociale. Ora, grazie a questa nuova ricerca, ampliare la previdenza sociale non è solo una soluzione; è un investimento. Un investimento nella salute, nella cognizione, e nel benessere generale. Un investimento che in più si paga da sé.


E' tempo che tutti i nostri leader eletti recuperino il ritardo con il popolo americano. La maggior parte dei candidati presidenziali repubblicani favoriscono il taglio dei benefici modesti della previdenza sociale. Essi sono fuori fase su questo tema, anche con la propria base. Per fortuna, il movimento per espandere i benefici modesti della previdenza sociale sta diventando sempre più grande e più forte.


Il pubblico americano sostiene in modo schiacciante l'aumento dei benefici. 43 senatori e 116 membri della Camera dei rappresentanti si sono espressi a favore di espandere i benefici. Due dei principali candidati presidenziali democratici, Bernie Sanders e Martin O'Malley, hanno approvato con entusiasmo migliori prestazioni di Social Security e rilasciato piani dettagliati facendo proprio questo tema. Anche Hillary Clinton, pur non avendo ancora rilasciato un piano dettagliato, ha chiarito che lei sostiene l'espansione dei benefici, almeno di alcuni.


Anche senza questa nuova ricerca, l'ampliamento della previdenza sociale è una politica estremamente saggia e popolare. La ricerca sottolinea che è una politica che vale ancora più di quanto si rendono conto i suoi proponenti e che sarebbe stupido tagliare la previdenza sociale. In effetti, essa dimostra in modo convincente perché è già passato il momento per espandere la previdenza sociale.

 

 

 


Fonte: Nancy Altman in Huffington Post (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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