Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Tre consulenti della FDA si dimettono per protesta contro l'approvazione dell'aducanumab

Joel Perlmutter, David Knopman, Aaron KasselheimDa sinistra Joel Perlmutter, David Knopman e Aaron Kasselheim

(1) 9 giugno 2021 - Uno degli 11 esperti che la FDA aveva convocato per discutere dell'aducanumab di Biogen (prima di ignorare la loro raccomandazione e approvare il farmaco dell'Alzheimer) si è dimesso dal comitato.


Joel Perlmutter, neurologo della Washington University di St. Louis, che era nel comitato consultivo dal 2015, lunedì scorso ha detto che ha lasciato "a causa di questa decisione della FDA presa senza ulteriori discussioni con il nostro comitato consultivo".


L'opinione del comitato era quasi unanime: quando è stato chiesto se è ragionevole considerare la fase 3 presentata da Biogen "come prova primaria di efficacia" per il trattamento dell'Alzheimer, in 10 hanno votato no, nessuno ha detto sì e uno si è astenuto. Durante la sessione di un intero giorno dello scorso novembre, gli esperti hanno criticato aspramente sia l'azienda che la FDA per ciò che hanno visto come dei dati insufficienti e una presentazione distorta di informazioni.


A un certo punto, Perlmutter ha avvertito che un'approvazione dell'aducanumab potrebbe bloccare un trattamento davvero efficace "per più di alcuni d'anni, per molti anni; un trattamento di Alzheimer è una necessità enorme, urgente, insoddisfatta, ma penso anche se approviamo qualcosa in cui i dati non sono forti, abbiamo il rischio di ritardare un buon trattamento".


L'approvazione storica dell'aducanumab della FDA è stata una vittoria clamorosa per Biogen, che rappresenta miliardi di entrate dal farmaco, ora soprannominato Aduhelm, con un'etichetta (usabilità) ampia al prezzo di $ 56.000 all'anno. Mentre i gruppi di difesa dei pazienti e alcuni neurologi leader l'hanno salutata come una pietra miliare, altri l'hanno condannata per le possibili false speranze e hanno espresso preoccupazioni sul precedente che i regolatori hanno ora stabilito riguardo a tutto, dalla validità dell'amiloide-beta come obiettivo di Alzheimer alla soglia per le evidenze cliniche.


La Biogen 9 anni per completare il processo di conferma. Ma la FDA è ora tornata su quella cronologia, dicendo "consideriamo la tempistica di 9 anni una stima conservatrice, un punto di partenza appropriato per lo sviluppo del progetto di protocollo da parte dello sponsor per il suo studio di conferma globale. L'agenzia ritiene che sia importante che gli sponsor fissino scadenze fattibili per l'esperimento clinico. Apprezziamo pienamente l'alto livello di interesse per ottenere rapidamente queste risposte e monitoreremo attentamente i progressi dell'esperimento e gli sforzi di supporto per completare questo studio nel più breve tempo possibile". [...]

 

******

(2) 10 giugno 2021 - Mentre aumentano le ricadute dell'approvazione della FDA del farmaco aducanumab per Alzheimer, si è dimesso un secondo membro del comitato consultivo che controlla la revisione dei farmaci. Ma anche con due esperti che finora hanno rassegnato per protesta le dimissioni da quella commissione, c'è abbastanza indignazione per evitare che sia approvato un altro aducanumab?


La FDA mercoledì ha perso un altro membro del suo comitato consultivo, visto che David Knopman, neurologo della Mayo Clinic, ha preso l'uscita per la decisione dell'Agenzia di approvare il farmaco Aduhelm di Alzheimer della Biogen, nonostante il voto quasi unanime del comitato contro di esso.


Knopman, in carica per un mandato dal 2018 al 2022, ha detto che "non voleva essere in futuro nella stessa posizione dove sono stati messi negli ultimi 8 mesi i membri del comitato di consulenza sull'aducanumab" e ha rifiutato ulteriori commenti.


Lo scienziato ha condiviso una copia della sua lettera di dimissioni con il Washington Post, in cui ha detto ai funzionari della FDA: "L'intera saga dell'approvazione dell'aducanumab ... si è fatta beffa del processo consultivo del comitato. Anche se mi rendo conto che il comitato è consultivo, si ha l'impressione che l'approvazione dell'aducanumab fosse preordinata".


Knopman non aveva in realtà votato durante la riunione del comitato consultivo dell'aducanumab a novembre, si era astenuto avendo lavorato su uno degli esperimenti della Biogen. Ma la decisione era quasi unanime: quando è stato chiesto se sia ragionevole considerare la fase III positiva della Biogen "come prova primaria dell'efficacia" per il trattamento dell'Alzheimer, 10 hanno votato no, nessuno ha detto sì e uno si è astenuto.


Sebbene la FDA non sia tenuta a seguire tutte le raccomandazioni del comitato consultivo, spesso lo fa. Secondo uno studio esterno che ha esaminato i 376 voti del comitato e le corrispondenti decisioni tra il 2008 e il 2015, i regolatori statunitensi si sono discostati dai loro consulenti circa il 22% delle volte. [...]

 

*********

(3) 10 giugno 2021 - Un terzo membro del Peripheral and Central Nervous System Drugs Advisory Committee della FDA ha rassegnato le dimissioni sulla scia della controversa approvazione dell'Aduhelm di Biogen, criticando l'agenzia mentre se ne andava e approfondendo ulteriormente le polemiche che circondano la decisione.


Il professore Aaron Kesselheim della Harvard University ha lasciato per protesta giovedì pomeriggio, definendo l'ok all'Aduhelm "probabilmente la peggiore decisione di approvazione di un farmaco nella storia recente degli Stati Uniti". Kesselheim segue fuori dalla porta Joel Perlmutter, neurologo della Washington University di St. Louis, e David Knopman, neurologo della Mayo Clinic.


Secondo la lettera di dimissioni di Kesselheim, la mossa dell'Agenzia di passare al processo di approvazione accelerato "all'ultimo minuto" lo ha spinto a uscire. Ha scritto che il percorso era stato escluso specificamente dalla discussione del comitato e ha detto che le domande della FDA sono state formulate in modo tale da fornire risposte che avrebbero favorito l'approvazione.


Kesselheim ha anche citato la decisione della FDA sull'eteplirsen come un'altra ragione per cui stava lasciando il comitato. Ha scritto, tra l'altro:

"Le disfatte aducanumab ed eteplirsen dimostrano che l'Agenzia ha bisogno di rivedere i propri processi decisionali, compreso il modo di scegliere i farmaci candidati per la revisione del comitato, quali domande sono poste al comitato e in che modo sono formulate tali domande, come viene presentata al comitato l'esperienza aneddotica dei pazienti con il farmaco, e come vengono usate (o ignorate) le raccomandazioni del comitato dai funzionari della FDA.

"Quando raccomandazioni chiare del comitato contro un farmaco sono annullate dagli amministratori della FDA, come si è verificato in entrambe queste istanze, l'Agenzia deve fornire una giustificazione dettagliata alla nazione".


Ha detto che avrebbe preso in considerazione il ritorno nel comitato se dovessero essere emanate le riforme atte a "consentire agli esperti esterni di essere più in grado di fornire input significativi nel processo di approvazione della FDA".


In aggiunta, un altro membro del comitato consultivo, Caleb Alexander, ha confermato che "per ora resta" nel comitato. Sebbene abbia rifiutato di elaborare specificamente il motivo per cui sta scegliendo di rimanere, Alexander ha detto che l'approvazione dell'Aduhelm è stata "impressionante" dato il ruolo storico del omitato nel consigliare l'Agenzia.

"I procedimenti del Comitato sono di norma altamente informativi e credo molto apprezzati dall'Agenzia, dato che siamo consultati per aiutare la FDA ad esplorare quelle che sono questioni scientifiche quasi invariabilmente complesse e sfumate. In questo caso, è abbastanza poco chiaro, così come deludente, perché la FDA non si è avvalsa delle competenze del comitato nel considerare l'idoneità dell'amiloide-beta come surrogato clinico. Posso assicurare che se avessero fatto così, sarebbe seguita una discussione preziosa".

 

 

 


Fonte: Amber Tong, Nicole DeFeudis/Max Gelman e Max Gelman in Endpoints News - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.