Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Biomarcatore del sistema circolatorio cerebrale può essere avviso prococe di Alzheimer

blood cells 19252

Ricercatori della University of Southern California dicono che il morbo di Alzheimer (MA) potrebbe essere diagnosticato molto prima se gli scienziati si concentrassero su un allarme precoce presente nel sistema circolatorio del cervello.


Questo è importante perché i ricercatori ritengono che prima si individua la malattia, migliori sono le possibilità di fermarla o rallentarla.


"La compromissione cognitiva e l'accumulo nel cervello delle proteine anormali ​​amiloide e tau, sono ciò su cui ci affidiamo attualmente per diagnosticare il MA, ma la rottura della barriera emato-encefalica e il flusso sanguigno cerebrale possono essere visti molto prima", ha detto Berislav Zlokovic, cattedra di ricerca sul MA alla USC. "Questo dimostra perché avere vasi sanguigni sani è così importante per il funzionamento normale del cervello".


In un nuovo studio pubblicato il 24 settembre su Nature Neuroscience, Zlokovic e i suoi colleghi raccomandano che la barriera emato-encefalica (BBB, brain blood barrier) sia considerata un biomarcatore importante, e un potenziale bersaglio di farmaci, per il MA. Poiché la malattia è irreversibile e ancora in parte misteriosa, un passo fondamentale nella sua lotta è capire i primi eventi nel processo patologico.


La barriera emato-encefalica è un sistema di filtrazione che lascia entrare cose utili (glucosio, amminoacidi) e tiene fuori quelle dannose (virus, batteri, sangue). È composta principalmente da cellule endoteliali che rivestono i più di 600 km di arterie, vene e capillari che nutrono il nostro cervello.


Varie evidenze indicano che le perdite nella barriera emato-encefalica possono consentire a una proteina chiamata amiloide di entrare nel cervello, dove si attacca ai neuroni. Questo innesca l'accumulo di più amiloide, che alla fine travolge e uccide le cellule cerebrali.


"Quando succede c'è qualcosa fuori dal sistema", ha dichiarato Arthur Toga, direttore del Laboratorio di Neuro Imaging (LONI) e del Neuroimaging and Informatics Institute dell'USC. "Le persone sane hanno amiloide nel corpo, ma quando il sistema è disregolato, l'amiloide può accumularsi e le cellule muoiono".


Le perdite sangue-al-cervello sono osservate in altre malattie neurodegenerative, come l'Huntington, il Parkinson e la sclerosi multipla.


Le perdite della BBB possono essere rilevate con una sostanza di contrasto somministrata per via endovenosa nella risonanza magnetica. Anche i microsanguinamenti del cervello, un altro segno di perdita, possono essere rilevati con la stessa tecnica. Un rallentamento nell'assorbimento del glucosio da parte del cervello, visibile nella scansione PET, può essere un altro esito della rottura della BBB.


Comunque Zlokovic nota che questi non sono test di routine offerti in uno studio medico.

 

 

 


Fonte: University of Southern California via ScienceDaily (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Melanie D. Sweeney, Kassandra Kisler, Axel Montagne, Arthur W. Toga, Berislav V. Zlokovic. The role of brain vasculature in neurodegenerative disorders. Nature Neuroscience, 2018; DOI: 10.1038/s41593-018-0234-x

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)