Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo farmaco di Eisai e Biogen fallisce test, ma l'esperimento continua

Si sono infrante le speranze di Eisai e Biogen di ottenere i primi dati positivi del farmaco anti-amiloide BAN2401 per il Morbo di Alzheimer (MA), ma non hanno ancora rinunciato al programma.


Lo studio adattativo di fase 2 in pazienti con MA lieve o prodromico includeva la lettura dei dati di 12 mesi che i due partner speravano avrebbe dato un segnale iniziale di efficacia del farmaco. Un comitato indipendente di monitoraggio dei dati ha appena dato un'occhiata a quei risultati e, purtroppo, non sembrano esserci speranze.


Eisai e Biogen hanno detto che proseguiranno l'esperimento fino al suo punto finale pre-specificato di 18 mesi, e insistono sul fatto che la lettura anticipata non implica la fine per il BAN2401. Tuttavia, il risultato negativo aumenta l'angoscia che il BAN2401 possa fare la stessa fine del grande numero di altri programmi di farmaci anti-amiloide che sono finiti in un fallimento, e il prezzo delle azioni di Biogen è scivolato nelle contrattazioni after-hour.


Lo studio prova-di-concetto ha usato una progettazione adattiva per cercare di ottenere un verdetto che permettesse di procedere alla fase 3 in anticipo - e in modo più economico - rispetto ai tipici progetti di esperimenti di fase 2. È stato ipotizzato che uno dei motivi per cui molti farmaci per MA falliscono negli studi in fase avanzata è che gli studi di fase 2 non erano sufficientemente solidi.


I dati finali sugli obiettivi clinici finali di questo studio dovrebbero essere pronti nella seconda metà del prossimo anno. "Usando le statistiche bayesiane in questo studio dal design unico, speravamo che ci potesse consentire di dimostrare il successo clinico più rapidamente dei progetti di studio tradizionali", ha commentato Lynn Kramer MD, responsabile medico della Eisai. "Attendiamo ora l'analisi finale dello studio che sarà condotta dopo 18 mesi di trattamento, che rappresenta un tempo di trattamento considerato appropriato per valutare l'efficacia negli agenti modificanti la malattia per l'MA".


Gli obiettivi clinici finali includeranno valori cognitivi e di memoria, e biomarcatori, come i livelli di amiloide cerebrale.


Il BAN2401 è uno dei programmi di MA nella partnership di lunga data tra Eisai e Biogen, insieme all'inibitore BACE elenbecestat (E2609), che è passato alla fase 3 l'anno scorso, e all'aducanumab, che ha riportato dati incoraggianti su tre anni in uno studio di fase 1b il mese scorso e che è anch'esso nei test di fase avanzata.

 

 

 


Fonte: Phil Taylor in FierceBiotech (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.