Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


35 industrie e università lanciano iniziativa europea per la prevenzione dell'Alzheimer

35 partner industriali e  universitari lanciano iniziativa europea per la prevenzione dell'AlzheimerI membri dell'iniziativa EPAD (European Prevention of Alzheimer's Dementia) hanno annunciato oggi l'inizio di una nuova collaborazione tra il settore accademico e quello privato per testare dei trattamenti innovativi per la prevenzione della demenza di Alzheimer.


I tentativi precedenti di portare sul mercato nuovi farmaci per l'Alzheimer sono stati deludenti nonostante l'elevato livello di investimenti. Tuttavia, realizzando che l'Alzheimer è una malattia progressiva e che l'intervento precoce può essere più efficace, si è arrivati a sforzi di ricerca focalizzati sulla prevenzione.


L'obiettivo dell'iniziativa è la prevenzione della demenza nelle persone con una evidenza della malattia (come ad esempio le anomalie dei biomarcatori individuati dai test specifici), che non hanno ancora disturbi/sintomi clinici, o ne hanno pochi.


"L'EPAD fa parte di un'iniziativa globale che farà una differenza fondamentale per capire e gestire l'Alzheimer nelle persone con sintomi molto precoci o mancanti. Questo potrebbe cambiare il gioco. E' reso possibile grazie all'impegno assoluto a lavorare mano nella mano di accademici, industria, responsabili politici e del pubblico, per sconfiggere questa minaccia globale", ha detto il prof Craig Ritchie, coordinatore dell'EPAD e docente di Psichiatria dell'invecchiamento all'Università di Edimburgo.


Nuovi strumenti e metodi ora consentono di identificare i pazienti nelle prime fasi dell'Alzheimer. Questo crea l'opportunità di avere nuove opzioni di trattamento esaminate prima da studi clinici. Una delle difficoltà rimane comunque il grande numero di pazienti e siti di studio necessari per confermare un effetto terapeutico in un arco di tempo limitato.


Al contrario delle varie aziende farmaceutiche e istituzioni accademiche che perseguono isolate questo obiettivo, uno sforzo congiunto ha chiaramente dei vantaggi: può individuare e segnalare i pazienti interessati in modo più veloce e può testare rapidamente diverse opzioni di trattamento all'interno di uno stesso processo.


Pertanto, l'EPAD mira a sviluppare una piattaforma usando le informazioni esistenti delle coorti di pazienti nazionali o regionali o dei registri degli studi che hanno già individuato potenziali pazienti. Attraverso l'EPAD è facilitata l'impresa di eseguire studi migliori, adattivi, multi-branca, prova di concetto, per arrivare a decisioni precoci ed accurate sullo sviluppo continuo di farmaci candidati o su combinazioni di farmaci.


"Prevenire lo sviluppo della demenza nelle persone positive ai biomarcatori sarebbe un passo avanti fantastico nella lotta all'Alzheimer. Si spera che l'EPAD, e il suo nuovo concetto di esperimento, possano contribuire ad accelerare il progresso nella scoperta di nuovi farmaci e ad avvicinarci a questo ambizioso obiettivo", ha detto Jean Georges, direttore esecutivo di Alzheimer Europe.


Tutti i dati raccolti dalla coorte e dalla sperimentazione saranno disponibili al pubblico per essere analizzati, al fine di migliorare i modelli di malattia nella fase di pre-demenza di Alzheimer.


"Questo progetto ha numerosi vantaggi rispetto agli approcci attuali, compresa l'eccellente caratterizzazione pre-esperimento dei soggetti per informare la selezione e ridurre il fallimento dell'individuazione, la creazione in tutta Europa di siti di studio con la qualità più alta possibile, la capacita rapida di decisione sulle probabilità di successo di un farmaco (o combinazione di farmaci) nei test confermativi successivi, nonché l'accesso a un gruppo di placebo condiviso", ha dichiarato Serge Van der Geyten, coordinatore dell'EPAD e direttore di Neuroscienze External Affairs alla Janssen Pharmaceutica NV.

 

 


A proposito di EPAD

Il progetto EPAD fa parte di uno sforzo globale per la lotta contro l'Alzheimer, che comprende anche iniziative come la Global Alzheimer Platform. Il Progetto EPAD è un'importante iniziativa europea destinata a creare un nuovo ambiente per testare numerosi interventi mirati alla prevenzione della demenza di Alzheimer, definito come un ritardo nella comparsa dei sintomi clinici per le persone con prove precliniche di patologia di AD (es.: AD preclinica secondo le definizioni NIA- AA e simili) e un ritardo nella comparsa della demenza clinica nelle persone con tale evidenza che mostrano già alcuni sintomi clinici (cioè MCI a causa di AD o AD prodromica, e definizioni simili).


L'EPAD è sponsorizzata principalmente dalla Commissione Europea e dall'industria farmaceutica europea (via EFPIA) sotto l'egida della Innovative Medicines Initiative Joint Undertaking (IMI JU). Il programma EPAD ha un budget iniziale di € 64M distribuiti su un totale di 35 partner dei settori privato e accademico:

  1. Janssen Pharmaceutica NV, Belgio
  2. Università di Edimburgo, Regno Unito
  3. Università di Oxford, Regno Unito
  4. Barcelonabeta Brain Research Centre della Pasqual Maragall Foundation, Spagna
  5. Synapse Management Research Partners SL, Spagna
  6. Karolinska Institutet, Center For Alzheimer Disease Research, in Svezia
  7. Stichting VU-VUmc, Netherlands
  8. Università di Cambridge, Regno Unito
  9. Medical Research Council Biostatistics Unit, Regno Unito
  10. Berry Consultants LLP, Regno Unito
  11. Université de Genève, Svizzera
  12. Radboud University Medical Centre, Netherlands
  13. Cardiff University, Regno Unito
  14. Centre Hospitalier Universitaire de Toulouse, France
  15. Quintiles LTD, Regno Unito
  16. Alzheimer Europe, Lussemburgo
  17. Erasmus Universitair Medisch Centrum di Rotterdam, Paesi Bassi
  18. Hôpital de la Salpêtrière, Francia
  19. Institut national de la santé et de la recherche médicale, Francia
  20. Università di Leicester, Regno Unito
  21. IXICO Technologies Ltd, Regno Unito
  22. Araclon Biotech, SL, Spagna
  23. Fraunhofer SCAI, Germania
  24. Eisai Inc., Stati Uniti
  25. Sanofi-Aventis Recherche & Développement, Francia
  26. Novartis Pharma AG, Svizzera
  27. Boehringer Ingelheim International GmbH, Germany
  28. Ely Lilly and Company Ltd, Regno Unito
  29. Lundbeck A / S, Danimarca
  30. Takeda Development Centre Europe Ltd, Regno Unito
  31. AC Immune SA, Switzerland
  32. Biogen Idec Inc., Stati Uniti
  33. Amgen NV, Belgio
  34. Pfizer Limited, Regno Unito
  35. UCB Biopharma SPRL, Belgio


Il progetto è suddiviso in otto pacchetti di lavoro con quattro gruppi consultivi scientifici. Il processo sarà realizzato in circa 30 siti di studio all'interno 6 aree regionali / paesi.


Anche se la piattaforma EPAD sarà progettata per aiutare il test sia di interventi farmacologici che non farmacologici, inizialmente l'attenzione sarà focalizzata sulla sperimentazione dei farmaci e combinazioni di farmaci che garantiscano una maggiore possibilità di successo per la sperimentazione clinica. Il programma EPAD avrà inizialmente una durata di 5 anni.

 

 

 

 

 


Fonte:   AlphaGalileo  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

 

Notizie da non perdere

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)