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Nuove linee guida AHA: possibile prevenire un primo ictus (e la demenza) con lo stile di vita

Nuove linee guida dell'American Stroke Association delineano raccomandazioni cliniche aggiornate, inclusi cambiamenti nello stile di vita, strategie di prevenzione e opzioni di trattamento, per ridurre il rischio di un primo ictus.

brain and heart

Comportamenti di stile di vita sani, come buona alimentazione, smettere di fumare ed essere fisicamente attivi, insieme a fare esami di routine e gestire i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e l'ictus con farmaci, possono aiutare a impedire agli individui di avere un primo ictus.


Individuare il rischio di ictus ed informare le persone su come abbassare le loro possibilità di avere un ictus iniziano idealmente con il loro professionista di cure primarie e includono raccomandazioni basate sull'evidenza, secondo una nuova linea guida clinica dell'American Stroke Association, divisione dell'American Heart Associatione, pubblicata su Stroke.


Un ictus si verifica quando il flusso sanguigno verso il cervello si interrompe dopo che un vaso sanguigno si blocca per un coagulo di sangue o per rottura. Il risultato è che il cervello non riceve l'ossigeno di cui ha bisogno per funzionare correttamente. L'ictus provoca danni cerebrali che possono portare a una disabilità significativa, che include difficoltà a pensare, parlare, camminare e interagire con l'ambiente.


"Il modo più efficace per ridurre un ictus e la morte ad esso legata è prevenire il primo ictus, la cosiddetta prevenzione primaria", ha affermato la presidente del gruppo di scrittura delle linee guida, Cheryl D. Bushnell MD/MHS/FAHA, prof.ssa e vicepresidente della ricerca nel Dipartimento di Neurologia della Wake Forest University di Winston-Salem, Carolina del Nord. "Alcune popolazioni hanno un rischio elevato di ictus, che si tratti di genetica, stile di vita, fattori biologici e/o determinanti sociali della salute e, in alcuni casi, le persone non ricevono esami adeguati per identificare il loro rischio".


La 2024 Guideline for the Primary Prevention of Stroke sostituisce la versione del 2014 ed è una risorsa per i medici per implementare varie strategie di prevenzione per le persone senza una precedente storia di ictus. Le nuove linee guida forniscono raccomandazioni basate sull'evidenza per le strategie a supporto della salute del cervello e per prevenire l'ictus per tutta la vita di una persona, migliorando i comportamenti di vita sani e ottenendo cure preventive.


“Questa linea guida è importante perché sono state fatte nuove scoperte dall'ultimo aggiornamento 10 anni fa. Comprendere quali persone hanno un rischio più alto di un primo ictus e fornire supporto per preservare la salute del cuore e del cervello può aiutare a prevenire un primo ictus", ha affermato la Bushnell.


Le raccomandazioni cruciali di prevenzione dell'ictus includono esami regolari, identificazione dei fattori di rischio, interventi di stile di vita e farmaci, quando indicato.

 

Identificare e gestire i fattori di rischio

I fattori di rischio della malattia cardiovascolare non identificati e non gestiti possono causare danni alle arterie, al cervello e al cuore anni prima che si verifichino malattie cardiovascolari e ictus. I professionisti della salute delle cure primarie dovrebbero promuovere la salute del cervello dei pazienti attraverso informazioni sulla prevenzione dell'ictus, esami e risoluzione dei fattori di rischio, dalla nascita alla vecchiaia.


I fattori di rischio modificabili per l'ictus, come ipertensione, sovrappeso e obesità, colesterolo e zucchero elevati nel sangue, possono essere identificati con esami fisici e del sangue. Queste condizioni dovrebbero essere affrontate con uno stile di vita sano e cambiamenti comportamentali e possono includere farmaci per pazienti selezionati.


I farmaci antipertensivi per la pressione e le statine contro il colesterolo possono aiutare a ridurre il rischio di un primo ictus negli adulti con un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e coloro che ricevono cure cardiovascolari. Una nuova raccomandazione è considerare i farmaci agonisti della glucagon-like protein-1 (GLP-1), approvati dalla FDA per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari nelle persone con sovrappeso o obesità e/o diabete di tipo 2.

 

Comportamenti di stile di vita sani

I comportamenti di stile di vita più comuni e curabili che possono aiutare a ridurre il rischio di ictus sono dettagliati nelle metriche cardiovascolari Life’s Essential 8 dell'associazione. Includono alimentazione sana, attività fisica regolare, evitare tabacco, sonno e peso sani, controllo del colesterolo e gestire la pressione sanguigna e la glicemia. Le linee guida raccomandano agli adulti senza precedenti malattie cardiovascolari, nonché a quelli con aumento del rischio, di seguire un modello dietetico mediterraneo, che ha dimostrato di ridurre il rischio di ictus, specialmente se integrati con noci e olio d'oliva.


Anche l'attività fisica è essenziale per ridurre il rischio di ictus e per la salute generale del cuore: può aiutare a migliorare importanti misure di salute come pressione sanguigna, colesterolo, marcatori infiammatori, resistenza all'insulina, funzione endoteliale e peso. La linea guida esorta i professionisti sanitari a cercare con regolarità nei pazienti il comportamento sedentario, un fattore di rischio confermato per l'ictus, e consigliarli a impegnarsi in attività fisica regolare.


L'associazione rafforza la raccomandazione del Dipartimento della salute e servizi umani degli Stati Uniti che gli adulti facciano almeno 150 minuti alla settimana di attività aerobica a intensità moderata o 75 minuti a settimana di attività aerobica vigorosa o una combinazione di entrambe, preferibilmente spalmata in tutta la settimana.

 

Equità sanitaria e rischio di ictus

Una novità delle linee guida è un'enfasi sui determinanti sociali della salute e l'impatto che hanno sul rischio di ictus. I determinanti sociali della salute sono fattori non medici, come istruzione, stabilità economica, accesso alle cure, discriminazioni, razzismo strutturale e fattori di vicinato (come la mancanza di pedonabilità, minore disponibilità di cibo sano e meno risorse sanitarie), che contribuiscono alle disuguaglianze di cura e influenzano la salute generale.


I professionisti sanitari dovrebbero garantire che siano disponibili al paziente informazioni per vari livelli educativi e linguistici e difendere i loro pazienti scegliendo trattamenti e farmaci efficaci e convenienti. Sono inoltre incoraggiati a collegare i pazienti alle risorse che aiutano ad affrontare i bisogni sociali legati alla salute come l'insicurezza alimentare e abitativa, indirizzarli a programmi che supportano i cambiamenti di stile di vita sani e li indirizzano a programmi che possono aiutare a sostenere i costi di assistenza sanitaria, comprese le spese per farmaci.

 

Nuove raccomandazioni specifiche per sesso e genere

La linea guida include anche alcune nuove raccomandazioni specifiche di genere e sesso per le donne. I professionisti sanitari dovrebbero individuare le condizioni che possono aumentare il rischio di ictus di una donna, che includono uso di contraccettivi orali, ipertensione durante la gravidanza, altre complicanze della gravidanza come nascita prematura, endometriosi, insufficienza ovarica prematura e menopausa a esordio precoce.


Raccomanda il trattamento della pressione arteriosa elevata durante la gravidanza ed entro 6 settimane dal parto per ridurre il rischio di emorragia intracerebrale materna. Anche le donne transgender e le persone del genere diverso che assumono estrogeni per l'affermazione di genere possono avere un aumento del rischio di ictus. Sono necessarie valutazioni e modifiche di eventuali fattori di rischio esistenti per ridurre il rischio di ictus per questi individui.


“Implementare le raccomandazioni in questa linea guida consentirebbe di ridurre significativamente il rischio che le persone abbiano un primo ictus. La maggior parte delle strategie che raccomandiamo per prevenire l'ictus contribuirà anche a ridurre il rischio di demenza, un'altra grave condizione di salute legata alle questioni vascolari nel cervello", ha affermato la Bushnell.


Gli autori notano che è stato impegnativo scrivere le raccomandazioni concentrate sulla prevenzione di un primo ictus. Ci sono limitazioni ad alcune delle evidenze che hanno informato le linee guida, tra cui molti studi clinici con partecipanti che avevano già avuto un evento cardiovascolare, che poteva includere un ictus. Il gruppo di scrittura ha anche identificato lacune di conoscenza per aiutare a informare gli argomenti per la ricerca futura.


La linea guida evidenzia la necessità di una valutazione del rischio nella prevenzione primaria dell'ictus e include l'uso di strumenti di previsione del rischio per stimare il rischio di malattie cardiovascolari aterosclerotiche in modo che i pazienti ricevano strategie tempestive di prevenzione e trattamento.


L'associazione ha recentemente sviluppato il nuovo calcolatore del rischio Predicting Risk of Cardiovascular Disease Events (PREVENT)  come strumento di screening che può aiutare a informare le decisioni di trattamento preventivo. Il calcolatore PREVENT può stimare il rischio di ictus e malattie cardiache a 10 e 30 anni negli individui a partire dai 30 anni, un decennio prima del Pooled Cohort Equations, un altro calcolatore del rischio CVD.

 

 

 


Fonte: American Heart Association (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: C Bushnell, [+24], P Whelton. 2024 Guideline for the Primary Prevention of Stroke: A Guideline From the American Heart Association/American Stroke Association. Stroke, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

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