Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Fumatori sono inconsapevoli che smettere di fumare riduce il rischio di demenza

L'8 marzo, 'No Smoking Day' in Gran Bretagna, i fumatori sono stati invitati a smettere, perché la ricerca mostra che chi fuma ha maggiori probabilità di sviluppare la demenza. La giornata annuale di sensibilizzazione ha incoraggiato i fumatori a fare un tentativo di smettere e il tema di quest'anno era 'smettere di fumare protegge la salute del cervello'.


Secondo Alzheimer's Research UK, la demenza è la condizione di salute più temuta dagli over-55, più di qualsiasi altra malattia potenzialmente letale, compresi cancro e diabete. Eppure i dati YouGov commissionati da Action on Smoking and Health (ASH) hanno rivelato che solo il 18% delle persone che fumano sa che il fumo aumenta il rischio di demenza, mentre oltre il 70% sa che causa malattie o tumori polmonari.


Il fumo aumenta il rischio di sviluppare la demenza, in particolare l'Alzheimer e la demenza vascolare, in quanto danneggia il sistema vascolare (cuore e vasi sanguigni) e il cervello. Gli studi suggeriscono che smettere di fumare riduce sostanzialmente questo rischio e il fumo è stato identificato come uno dei 12 fattori di rischio che, se eliminati del tutto, potrebbero prevenire collettivamente o ritardare fino al 40% dei casi di demenza.


Tuttavia, i dati recenti della ricerca di Alzheimer’s Research UK mostrano che solo un terzo degli adulti della GB sa che ci sono cose fattibili per aiutare a ridurre il rischio di demenza e smettere di fumare è uno di questi.


La dott.ssa Chi Udeh-Momoh dell'Imperial College di Londra, neuroscienziata ed esperta di prevenzione della demenza, ha dichiarato:

“Se fumi, smettere è forse il passo più importante che puoi fare per proteggere sia il tuo cuore che il tuo cervello. Può davvero cambiare la vita. Molte persone sanno che il fumo colpisce il cuore e i vasi sanguigni, aumentando il rischio di condizioni come ipertensione e ictus.

"Ma molte meno si rendono conto che queste condizioni, a loro volta, aumentano il rischio di demenza o che le sostanze chimiche presenti nel fumo di sigaretta possono accelerare l'invecchiamento naturale del cervello.

"È fantastico che la salute del cervello sia il tema del 'No Smoking Day 2023'. Le iniziative come questa sono così importanti per aumentare la consapevolezza dei passi che possiamo fare per aiutare a mantenere sano il cervello".


La dott.ssa Deborah Arnott, CEO di ASH, che sta contribuendo a coordinare il 'No Smoking Day' di quest'anno, ha dichiarato:

“Smettere di fumare è uno dei modi migliori per migliorare la tua salute. Ha dimostrato di ridurre il rischio di sviluppare demenza, malattie cardiache, cancro e ictus. Ci sono benefici per la salute entro settimane da quando smetti, respiri più facilmente e ti senti più in forma.

“Il 'No Smoking Day' è il momento perfetto per smettere di fumare quando smettono anche migliaia di altre persone. Esistono molti modi per smettere: dalla terapia sostitutiva della nicotina, allo svapo, al supporto locale gratuito per smettere di fumare. I fumatori hanno il triplo delle probabilità di riuscire a smettere con l'aiuto di un professionista qualificato rispetto alla sola forza di volontà".


Hilary Evans, CEO di Alzheimer's Research UK, ha dichiarato:

“Solo un terzo delle persone si rende conto che possiamo fare qualcosa per ridurre il rischio di sviluppare la demenza in età avanzata. Questo deve cambiare, motivo per cui far capire meglio alle persone le cose possibili per modellare la salute del proprio cervello è una vera priorità per Alzheimer’s Research UK.

"Siamo lieti di lavorare a fianco di ASH per chiarire il legame tra fumo e salute del cervello. Speriamo che il messaggio positivo (che smettere di fumare in qualsiasi momento può aiutare a ridurre il rischio di demenza) dia ai fumatori nuove motivazioni per smettere in questo No Smoking Day".

 

 

 


Fonte: Alzheimer's Research UK (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.