Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ci risiamo? Nonostante il flop nella fase2, Biogen strombazza i dati di un altro farmaco anti-tau

biogen building

Perfino mentre i dirigenti della Biogen si arrampicavano sugli specchi per difendere l'Aduhelm e dipingere il futuro roseo che il farmaco promette di aprire, il responsabile ricerca e sviluppo Al Sandrock ha rassicurato gli analisti, durante un recente colloquio sugli utili, che il suo team ha altri stratagemmi per il morbo di Alzheimer (MA).


In particolare, ha sottolineato di credere nella tau come potenziale bersaglio, nonostante il gosuranemab, l'anticorpo anti-tau principale, avesse appena fallito uno studio di fase II:

"Anche se abbiamo interrotto il programma BIIB092, stiamo continuando lo sviluppo del BIIB080, il nostro oligonucleotide antisenso, che mira a ridurre la produzione di tutte le forme di tau sia intra- che extra-cellulare", ha affermato.


Ora, il farmaco ha risultati iniziali decenti da segnalare, anche se su un biomarcatore che deve ancora essere collegato in modo conclusivo al beneficio cognitivo.


In uno studio controllato con placebo di Fase Ib, progettato per testare più dosi ascendenti, la Biogen ha detto che il BIIB080 (chiamato anche IONIS-MAPTRx) ha raggiunto l'obiettivo primario della sicurezza e della tollerabilità tra i pazienti con MA lieve. Inoltre, gli investigatori hanno osservato diminuzioni proporzionali alla dose nella concentrazione di tau nel fluido cerebrospinale nel periodo di trattamento di tre mesi, persistente durante il periodo di post-trattamento di sei mesi.


Nei pazienti riceventi il BIIB080, c'erano diminuzioni dipendenti dalla dose nella concentrazione di tau-totale nel CSF otto settimane dopo l'ultima dose (giorno 141), con una riduzione percentuale media del 30%, del 40% e del 49% nei gruppi rispettivamente di dose bassa, media e alta, trattati ogni 4 settimane, e del 42% nel gruppo trattato ogni 12 settimane.


In totale, 46 pazienti hanno ricevuto il regime completo, anche se tre si sono ritirati prima del periodo post-trattamento.


Sebbene le tau sia considerata da molti il prossimo obiettivo più promettente dopo l'amiloide-beta, nessun produttore di farmaci è riuscito a dimostrarlo tale negli esperimenti clinici. Al contrario, altri grandi produttori hanno ammesso fallimenti e hanno annullato i programmi.


La Biogen, tuttavia, ha voluto chiaramente fare un'altra scommessa, confermando lo sforzo della Ionis già nel 2017 e pagando $ 45 milioni in contanti due anni dopo per la licenza definitiva del BIIB080.


E come la società ha capito con l'Aduhelm, la FDA è più che disposta ad approvare il farmaco di MA in base a un biomarcatore, non importa quanto controverso, su un'accozzaglia di varie evidenze cliniche. Il precedente 'amiloide', che la FDA ha indicato come applicabile ad altri sviluppatori, potrebbe benissimo avere implicazioni anche per la tau.

 

 

 


Fonte: Amber Tong in Endpoints News (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.