Pianificare in anticipo per alleviare le sfide morali ed etiche dell'Alzheimer

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Quali sono alcune delle sfide morali o etiche dell'Alzheimer?

 

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Sostegno Psicologico Ottobre 2023

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Perseverazione (perseveration) è il persistere a ripetere una parola, una frase o un gesto, anche dopo la fine dello stimolo originale che ha portato alla parola, frase o gesto.


Si tratta di un sintomo molto comune del morbo di Alzheimer (MA), il più delle volte a partire dalla fase iniziale, ed i sintomi aumentano in modo significativo con il progredire della malattia.


Ad esempio, se si chiede a un paziente dove è nato e lui risponde “Baton Rouge”, egli può rispondere di nuovo "Baton Rouge" anche alla domanda “Qual è il tuo colore preferito?”. “Baton Rouge” sarà la risposta a una serie di domande. E' praticamente bloccato su questa risposta particolare e non è in grado di cambiare tra le idee. La persona interessata è inconsapevole della sua ripetizione; è involontario.


La perseverazione è presente nel MA e nella demenza fronto-temporale, nonché in altre forme di demenza e altri disturbi cerebrali, come la schizofrenia o le lesioni cerebrali traumatiche.


È stato osservato anche un tipo di perseverazione chiamato 'perseverazione grafica' nelle persone con MA, demenza da corpi di Lewy e demenza vascolare. C'è perseverazione grafica quando una persona continua a disegnare la stessa forma o figura che è le stato originariamente chiesto di disegnare. Per esempio, a un paziente può essere chiesto di disegnare un quadrato e lo fa. Invitato a disegnare un cerchio, continua a disegnare il quadrato ogni volta.


Caregiver e professionisti sanitari, naturalmente, diventano molto irritati e impazienti per questa costante ripetizione. Ci sono consigli e strategie per aiutare la persona colpita a uscire da questa proverbiale 'ruota del criceto'.


Cerca sempre la ragione dietro il comportamento perseverante. Il comportamento insorge attorno a certe persone, in un ambiente particolare o ad una certa ora del giorno? La persona può tentare di comunicare in queste circostanze, così il caregiver dovrebbe fare un respiro profondo e cercare di non essere reattivo, ma pensare a come la persona cara si sente al momento.


Rassicurare, reindirizzare verso un'attività piacevole e significativa, andare a fare una passeggiata o qualche altra forma di esercizio fisico, ascoltare musica e stare calmi e pazienti, sono tutti modi in cui il caregiver può contribuire a mettere la persona a suo agio e a ridurne la paura.


Evita di sfidare ciò che la persona interessata sta dicendo o di farle notare che si sta ripetendo; ciò causerà solo più ansia e agitazione.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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