Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Greg O'Brien: 'quell'uomo mi molesta'

Greg O'Brien: 'quell'uomo mi molesta'Greg e Mary Catherine sulla spiaggia di Brewster nel Massachusetts, dove vivono. (Foto: Amanda Kowalski for NPR)

"Quell'uomo mi sta guardando. Non ho idea di chi sia", dice Greg, guardando sopra la spalla verso un uomo seduto pochi tavoli più lontano. Il patio all'aperto in una caffetteria di Orleans nel Massachusetts è mezzo vuoto. È primo pomeriggio di un giovedì.


Qualche minuto prima, l'uomo misterioso era passato accanto e ha salutato Greg. Ora, mentre Greg lo guarda, sorride. "Mi ha dato un grande abbraccio, ha messo il braccio intorno a me. Ovviamente lo conosco da 20 anni", dice Greg, con voce bassa. "E' seduto sui gradini e mi aspetta, mi sta aspettando. Mi perseguita".


A un certo livello, sa che non è un timore razionale. Seduto fuori, a pochi minuti dalla sua casa in una giornata di primavera, Greg O'Brien non è in pericolo. Ma è un uomo senza una mappa, in un mare di informazioni apparentemente casuali che non ha alcun contesto o modo di ordinarsi nella sua mente.


E così, invece di avere una reazione razionale a un uomo che lo saluta, Greg si preoccupa di essere osservato da un potenziale assassino.


Nell'Alzheimer, "il tuo cervello non può più regolare come quello che senti e vedi in un dato momento è integrato in una mappa del mondo", spiega Tanzi. "La paranoia arriva perché vivi realmente nei sensi cose che stanno accadendo solo nella tua mente".


Ma, in qualche modo, Greg è ancora lo scrittore e padre socievole di tre figli che frustravano la sua famiglia con chiacchiere senza fine quando uscivano a mangiare. Ora, quella parte della sua personalità fende la paranoia e lui si alza e va verso lo straniero.


E questo, dice Tanzi, è assolutamente il modo migliore per reagire all'Alzheimer. "Greg è assolutamente un isolato", dice (i due si sono incontrati al Cure Alzheimer's Fund di Boston). "Avere la motivazione, l'incentivo e la spinta ogni giorno per dire: «Guarda, ho una malattia, è progressiva e continuerà a peggiorare, ma ho la possibilità ogni giorno di cercare di combatterla». Avere quel senso di scopo letteralmente accende la corteccia frontale", spiega. "Ti dà significato, scopo e auto-consapevolezza, è coraggioso".


Greg si avvicina all'uomo del mistero. "Ciao, sono Greg O'Brien. Ci conosciamo?" Sì, risponde lo sconosciuto dolcemente. È un vecchio amico, un collega da quando Greg lavorava al giornale The Cape Codder. Conosce Greg da più di 20 anni. Oggi è un confidente frequente, anche se per lo più per posta elettronica, dice.


Egli ringrazia Greg per l'aiuto e il sostegno con la madre anziana che sta subendo perdite di memoria. E si siedono e chiacchierano, come i vecchi amici che sono.

 

 

 


Fonte: Rebecca Hersher in NPR (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.