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Un tablet potrebbe aiutare molto a gestire l'agitazione della demenza

Un tablet potrebbe aiutare molto a gestire l'agitazione della demenzaUn nuovo studio pilota condotto da Ipsit Vahia MD, direttore medico dei servizi ambulatoriali di psichiatria geriatrica al McLean Hospital, suggerisce che l'uso del computer tablet è sicuro, ed è un approccio potenzialmente efficace per gestire...

Topo modello di Alzheimer indica un possibile trattamento per la malattia

Topo modelo di AD indica nuovo possible trattamento per la malattiaDomenico Praticò MD, della Temple University di FiladelfiaUn nuovo studio apparso in Biological Psychiatry riferisce che il trattamento con un inibitore del 12/15-lipossigenasi, un enzima elevato nei pazienti con Alzheimer (AD), inverte il declino...

Uomini e topi: proprietà elettriche uniche dei neuroni umani fanno la differenza

Le avanzate capacità cognitive del cervello umano sono spesso attribuite alla nostra neocorteccia che si è evoluta relativamente di recente.Il confronto tra il cervello umano e quello dei roditori mostra che la corteccia umana è più spessa, contiene...

Vivere vicino a strada molto trafficata aumenta il rischio di demenza

Una nuova ricerca della Sanità Pubblica dell'Ontario (PHO) e dell'Istituto Scienze Cliniche Valutative (ICES) ha scoperto che le persone che vivono nei pressi di strade ad alto traffico hanno un rischio più alto di sviluppare demenza rispetto a quelli che...

DNA anticamente protettivo è ora fattore di rischio per l'Alzheimer

fossil dna Probabilmente avete sentito parlare di 'essere nel posto giusto al momento sbagliato', e allora che succede quando sono i geni ad essere quelli giusti, ma nell'ambiente sbagliato? In altre parole, una mutazione genetica (o allele), che in un ambito...

Gli effetti della musica sull'individuo dipendono dal suo patrimonio genetico

I suoni, come la musica e il rumore, sono in grado di incidere in modo attendibile sullo stato d'animo e sulle emozioni degli individui, probabilmente attraverso la regolazione della dopamina cerebrale, un neurotrasmettitore coinvolto con forza nel...

Aiutare paga: quelli che si occupano di altri vivono più a lungo

Gli anziani che aiutano e supportano gli altri vivono più a lungo, facendo così oltretutto un favore a sé stessi, secondo i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Evolution and Human Behavior, condotto da ricercatori dell'Università di Basilea...

Scoperta promettente per la diagnosi precoce e non invasiva dell'Alzheimer

Scoperta promettente per la diagnosi precoce e non invasiva dell'AlzheimerBiomarcatori della tau in un soggetto sano (sinistra) e con Alzheimer (destra)Una scoperta di grande rilevanza nel campo della ricerca medica, pubblicata sul Journal of Alzheimer’s Disease, ha individuato un nuovo biomarcatore precoce dell'Alzheimer.La...

La terapia occupazionale ha il potenziale di rallentare il declino funzionale e ridurre i disturbi comportamentali

Uno studio osservazionale francese della vita reale ha dimostrato che i pazienti con demenza che beneficiano della terapia occupazionale, riferiscono importanti benefici clinici nel periodo di intervento.La ricerca, pubblicata sul Journal of...

Combattere l'AD ringiovanendo il sistema di smaltimento rifiuti del cervello

Una caratteristica dell'Alzheimer è la presenza delle cosiddette placche amiloidi nel cervello del paziente: aggregati di proteine ​​mal ripiegate che danneggiano le cellule nervose. Anche se il corpo ha i meccanismi per smaltire questi aggregati, sembra...

L'autotaxin può essere il migliore biomarcatore del futuro declino congitivo

Un enzima presente nel fluido intorno al cervello e nella colonna vertebrale sta dando ai ricercatori un'istantanea di ciò che accade dentro la mente dei malati di Alzheimer e come si lega al declino cognitivo.Ricercatori della Iowa State University...

Studio legittima 'test dell'odore' per la diagnosi precoce dell'Alzheimer

I test che misurano l'olfatto potrebbero presto diventare comuni nello studio del neurologo.Gli scienziati stanno trovando sempre più prove che l'olfatto diminuisce bruscamente nelle prime fasi dell'Alzheimer, e ora un nuovo studio eseguito...

Trem2: i dettagli della proteina alle radici dell'Alzheimer

Trem2: i dettagli della proteina alle radici dell'AlzheimerScienziati della Washington University di St. Louis hanno dettagliato la struttura di una molecola che è implicata nell'Alzheimer.Conoscendo la forma della molecola, e il modo in cui la sua forma può essere rotta da alcune mutazioni genetiche, si può...

Nuove forti prove confermano il collegamento alluminio - Alzheimer

Da più di cinquant'anni sappiamo che c'è un forte legame tra l'esposizione dell'uomo all'alluminio e l'incidenza di Alzheimer.Tuttavia, mancando la prova definitiva, non c'era finora consenso nella comunità scientifica sul ruolo in questa malattia...

Militi ignoti: scoperti potenti difensori del cervello

Soldati sconosciuti: scoperti potenti difensori del cervelloI ricercatori hanno trovato 'linfociti innati di tipo 2' (già noti per la presenza nell'intestino, nei polmoni e nella pelle) nelle membrane che circondano il cervello, vicino a dove dei vasi sanguigni ancora sconosciuti collegano il cervello e il sistema...

Una manciata di noci al giorno possono aiutare ad evitare la demenza

Una manciata di noci al giorno può contribuire a ridurre il rischio, ritardare l'insorgenza, rallentare la progressione, o prevenire l'Alzheimer per merito delle proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti della frutta secca, secondo uno studio condotto...

Tre tazze al giorno di caffè possono ridurre il rischio di Alzheimer fino al 27%

L'Institute for Scientific Information on Coffee (ISIC) ha fatto una revisione delle prove scientifiche che riguardano il potenziale del caffè nel ridurre il rischio di Alzheimer.Vari studi epidemiologici hanno suggerito che ci può essere una...

La sauna frequente ha dimostrato di ridurre il rischio di demenza

La sauna frequente può ridurre il rischio di demenza, secondo uno studio recente condotto all'Università della Finlandia Orientale.Nei 20 anni dello studio, gli uomini che hanno fatto la sauna da 4 a 7 volte alla settimana hanno avuto il 66% in meno di...

Perchè i disordini del sonno possono precedere l'Alzheimer e il Parkinson?

Alcune persone letteralmente manifestano i loro sogni con gesti e comportamenti. Il loro corpo non subisce la paralisi normale che accompagna il sonno REM (Rapid Eye Movement - movimento rapido dell'occhio), la fase in gran parte associata ai sogni. Il...

Proteine ​​nelle urine collegate a rischio più alto di demenza

Le persone che hanno proteine ​​nelle urine, un segno di problemi renali, possono anche avere più probabilità di sviluppare successivamente problemi con le capacità di pensiero, di memoria o addirittura la demenza, secondo una meta-analisi pubblicata on...

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Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

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In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

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26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

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