Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Componente nel cervello mai identificato finora può essere utile contro l'Alzheimer

Pasquale DAcunzoPasquale D'Acunzo PhDTrovata una nuova possibile strada a strategie terapeutiche e diagnostiche per malattie neurodegenerative e disturbi del neurosviluppo. Lo rileva un nuovo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Science Advances che dimostra l’esistenza di una componente del cervello mai identificata prima d’ora.


La ricerca, svolta nel laboratorio della Prof.ssa Efrat Levy del Nathan S. Kline Institute di New York, ha coinvolto anche, come primo autore, lo scienziato Pasquale D’Acunzo, nato a Tursi in provincia di Matera, formato professionalmente tra Roma e Milano e trasferito a New York nel 2018.


Lo studioso italiano ha spiegato meglio la sua scoperta e le possibili implicazioni terapeutiche e diagnostiche:

“Analizzando la matrice del cervello, abbiamo scoperto che contiene delle ‘palline’ delle dimensioni del coronavirus per intenderci, che sono continuamente prodotte ed espulse dai neuroni e dalle altre cellule residenti, mai individuate prima.

"A queste ‘sferette concentriche’ abbiamo dato il nome di 'mitovescicole' e abbiamo descritto un metodo per isolarle dal cervello, sia umano che di topo. L’entusiasmo dello studio in corso è che ci sta permettendo di individuare alterazioni di queste nuove entità in diversi disturbi del cervello, tra cui la sindrome di Down e il morbo di Alzheimer”.


Ha poi continuato:

“Stiamo ora mettendo a punto un modo per isolare le mitovescicole neuronali dal sangue e questo avrà implicazioni diagnostiche davvero importanti. Il nostro sogno, infatti, è quello di avere in futuro prossimo un test da fare su un campione di sangue che possa darci informazioni sullo stato metabolico dei neuroni, senza fare una biopsia, che è molto invasiva, a maggior ragione se parliamo di cervello, anche in una persona apparentemente sana.

"Speriamo di aiutare la diagnosi e la prevenzione di malattie neurodegenerative, come la patologia di Alzheimer, prima della comparsa dei sintomi, in modo da intervenire tempestivamente”.

 

 

 


Fonte: Ticinonotizie.it

Riferimenti:  Pasquale D’Acunzo, Rocío Pérez-González, Yohan Kim, Tal Hargash, Chelsea Miller, Melissa Alldred, Hediye Erdjument-Bromage, Sai Penikalapati, Monika Pawlik, Mitsuo Saito, Mariko Saito, Stephen Ginsberg, Thomas Neubert, Chris Goulbourne, Efrat Levy. Mitovesicles are a novel population of extracellular vesicles of mitochondrial origin altered in Down syndrome. Science Advances  12 Feb 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)