Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Danni cerebrali causati dai plastificanti: gli effetti dei bisfenoli sulle cellule nervose

goldfish

I plastificanti contenuti in molti oggetti di tutti i giorni possono compromettere importanti funzioni cerebrali negli esseri umani. I biologi dell'Università di Bayreuth avvertono di questo pericolo in uno studio pubblicato su Communications Biology.


Il loro studio mostra che anche piccole quantità di plastificanti bisfenolo A e bisfenolo S interrompono la trasmissione di segnali tra le cellule nervose nel cervello dei pesci. I ricercatori considerano molto probabile che si possono verificare interferenze simili nel cervello degli umani adulti. Pertanto chiedono il rapido sviluppo di plastificanti alternativi che non rappresentano un rischio per il sistema nervoso centrale.


I bisfenoli sono i plastificanti che si trovano in un gran numero di prodotti di plastica in tutto il mondo; ad esempio confezioni alimentari, stoviglie in plastica, bottiglie di plastica, bottiglie per bevande, giocattoli, amalgama per otturazioni dentarie e ciucci dei bambini.


Negli ultimi anni, sono già stati associati a loro numerosi rischi per la salute, specialmente con il bisfenolo A (BPA). Il team di ricerca della Bayreuth guidato dal dott. Peter Machnik del gruppo di ricerca sula fisiologia degli animali (guidato dal Prof. dott. Stefan Schruster) ha studiato per la prima volta gli effetti dei plastificanti sulla trasmissione del segnale tra le cellule nervose nel cervello adulto.


Lo studio copre non solo il BPA, ma anche il bisfenolo S (BPS), che è spesso considerato meno dannoso per la salute. Le loro scoperte però dimostrano che entrambi i plastificanti compromettono la comunicazione tra le cellule nervose del cervello.

 

Danno permanente al sistema nervoso

Gli effetti dannosi sul cervello influiscono principalmente sul delicato equilibrio tra le diverse funzioni neuronali. Mentre alcune cellule cerebrali trasmettono segnali che innescano uno stato di eccitazione nelle cellule a valle, altre hanno la funzione di inibire le cellule a valle. Tuttavia, il coordinamento tra eccitazione e inibizione è essenziale per un sistema nervoso centrale integro.


"È noto che numerosi disturbi del sistema nervoso dei vertebrati vengono attivati ​​dal fatto che i segnali eccitanti e quelli inibitori non sono coordinati, o lo sono solo parzialmente. Quindi, è tanto più allarmante che i plastificanti BPA e BPS deteriorino significativamente proprio questo coordinamento", spiega il dott. Peter Machnik, autore senior dello studio.


"Siamo rimasti sorpresi da quante funzioni vitali del cervello dei pesci sono influenzate dai plastificanti usati da numerose industrie. Questo danno, come abbiamo dimostrato, non si verifica immediatamente. Tuttavia, quando le cellule cerebrali sono esposte a piccole quantità di BPA o BPS per un mese, il danno è inconfondibile", afferma Elisabeth Schirmer, dottoranda della Bayreuth e prima autrice dello studio.


Si è scoperto che i plastificanti influenzano il potenziale d'azione delle cellule cerebrali; alterano la trasmissione chimica ed elettrica dei segnali attraverso le sinapsi. Inoltre, interrompono i circuiti che sono importanti per la percezione e l'elaborazione degli stimoli acustici e visivi.

 

Studi su cellule Mauthner nei pesci rossi

La scoperta del danno causato dai plastificanti proviene da studi dettagliati sul pesce rosso vivo. L'attenzione era sulle due cellule nervose più grandi del cervello del pesce, le cellule Mauthner che integrano tutti gli stimoli sensoriali, che devono essere elaborati tutti rapidamente e in modo precisamente coordinato quando i predatori si avvicinano.


In questo caso, le cellule Mauthner attivano reazioni di fuga salvavita. A causa di questa funzione, che è essenziale per la sopravvivenza, sono diventate particolarmente robuste nel corso dell'evoluzione. Le cellule Mauthner sono in grado di evitare influenze dannose in una certa misura, o per compensare i danni in seguito. Ciò rende molto più significativo che i plastificanti siano in grado di causare un danno considerevole a queste cellule.

 

Trasferibilità dei risultati agli umani; esigenza di plastificanti alternativi

"I risultati ottenuti attraverso gli studi sui cervelli di pesce giustificano la valutazione che BPA e BPS possono danneggiare seriamente anche il cervello degli umani adulti. In questo ambito, è essenziale che la scienza e l'industria sviluppino nuovi plastificanti per sostituire questi bisfenoli, tenendo al sicuro la salute umana", afferma il Dr. Peter Machnik.


Il Prof. dott. Stefan Schuster aggiunge:

"L'efficienza delle tecniche di ricerca che abbiamo utilizzato nel nostro studio provano di essere un prezioso aiuto nello sviluppo di plastificanti alternativi. Consentono di testare rapidamente ed economicamente come la sostanza in esame influenza le cellule cerebrali".

 

 

 


Fonte: University of Bayreuth (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Elisabeth Schirmer, Stefan Schuster, Peter Machnik. Bisphenols exert detrimental effects on neuronal signaling in mature vertebrate brains. Communications Biology, 12 Apr 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.