Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Perché gli odori innescano ricordi forti

Gli odori evocano ricordi potenti, un'esperienza sancita in letteratura da Marcel Proust e dalla sua amata madeleine.


Un nuovo studio eseguito alla Northwestern University, pubblicato il 4 marzo su Progress in Neurobiology, è il primo a identificare una base neurale del motivo per cui il cervello consente agli odori a suscitare così potentemente quei ricordi. La ricerca mostra una connettività unica tra l'ippocampo, la sede della memoria nel cervello, e le aree olfattive dell'uomo.


Questa nuova ricerca suggerisce una base neurobiologica dell'accesso privilegiato dell'olfatto alle aree di memoria nel cervello. Lo studio confronta i collegamenti tra aree sensoriali primarie (visione, udito, tatto e odorato) e l'ippocampo. Ha scoperto che l'olfatto ha la connettività più forte. È come una superstrada dall'olfatto all'ippocampo.


"Durante l'evoluzione, gli esseri umani hanno sperimentato una profonda espansione della neocorteccia che ha riorganizzato l'accesso alle reti di memoria", ha affermato l'autrice senior Christina Zelano, assistente professore di neurologia alla Northwestern University. "Vista, udito e tatto sono stati re-instradati nel cervello mentre la neocorteccia si espandeva, collegandosi con l'ippocampo attraverso una corteccia di associazione intermedia, piuttosto che direttamente. I nostri dati suggeriscono che l'olfatto non ha subito questo re-instradamento, e invece ha mantenuto l'accesso diretto all'ippocampo".

 

La perdita di odore con il COVID-19 rende la ricerca più urgente

Nel COVID-19, la perdita dell'odore è diventata epidemica e la comprensione del modo in cui gli odori influenzano il nostro cervello (ricordi, cognizione e altro) è più importante che mai, ha notato la Zelano.


"C'è il bisogno urgente di capire meglio il sistema olfattivo per comprendere il motivo della perdita di odorato correlata al COVID, diagnosticare la gravità della perdita e sviluppare trattamenti", ha detto il primo autore Guangyu Zhou, assistente professore di ricerca in neurologia alla Northwestern.


Qui di seguito alcune domande e le risposte della Zelano sull'importanza dell'olfatto, della ricerca olfattiva e del legame con il COVID-19.

 

Perché gli odori evocano ricordi così vividi?

"Questo è rimasto un mistero dell'esperienza umana. Quasi tutti sono stati trasportati da un odore a un altro tempo e luogo, un'esperienza che visioni o suoni evocano raramente. Eppure, non sapevamo perché.

"Lo studio ha rilevato che le parti olfattorie del cervello si connettono con più forza alle parti della memoria rispetto ad altri sensi. Questo è un pezzo importante del puzzle, un risultato sorprendente nell'uomo. Riteniamo che i nostri risultati aiuteranno la ricerca futura a risolvere questo mistero".

 

In che modo la ricerca sull'odore si collega al COVID-19?

"L'epidemia COVID-19 ha rinnovato l'attenzione e l'urgenza sulla ricerca olfattiva. Anche se il nostro studio non affronta direttamente la perdita di odore nel COVID, parla di un aspetto importante del motivo per cui l'olfatto è importante per la nostra vita.

"Gli odori sono una parte profonda della memoria e ci collegano a ricordi particolarmente importanti della nostra vita, spesso collegati ai nostri cari. L'odore del prezzemolo tritato fresco può evocare la cucina della nonna, o uno sbuffo di fumo di sigaro può evocare la presenza del nonno. Gli odori ci collegano a ricordi importanti che ci trasportano alla presenza di quelle persone".

 

Qual è l'obiettivo di questa ricerca?

"La perdita del senso dell'olfatto è sottovalutata nel suo impatto. Ha profondi effetti negativi sulla qualità di vita, e molte persone sottovalutano ciò fino a quando non lo sperimentano. La perdita di odore è correlata altamente con la depressione e la scarsa qualità della vita.

"La maggior parte delle persone che perdono l'odorato per COVID lo riacquistano, ma lo schema temporale varia ampiamente, e alcuni hanno avuto ciò che sembra essere una perdita permanente. Comprendere la perdita dell'odore, a sua volta, richiede ricerche sulle operazioni neurali di base di questo sistema sensoriale sotto-studiato.

"La ricerca come la nostra fa avanzare la comprensione delle parti olfattive del cervello, con l'obiettivo di fornire, in ultima analisi, le fondamenta per il lavoro traslazionale sugli interventi".

 

 

 


Fonte: Northwestern University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Guangyu Zhou, Jonas Olofsson, Mohamad Koubeissi, Georgios Menelaou, Joshua Rosenow, Stephan Schuele, Pengfei Xu, Joel Voss, Gregory Lane, Christina Zelano. Human hippocampal connectivity is stronger in olfaction than other sensory systems. Progress in Neurobiology, 25 Feb 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.