Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Radiologia mostra esiti promettenti del trattamento di Alzheimer con ultrasuoni focalizzati

brain imaging with radiology

Scienziati della West Virginia University hanno utilizzato scansioni a risonanza magnetica per vedere cosa succede quando le onde ultrasoniche puntano un'area specifica del cervello del paziente con morbo di Alzheimer (MA). Hanno concluso che questo trattamento può indurre una risposta immunologica guaritiva, una svolta potenziale per una malattia che rappresenta fino all'80% di tutti i casi di demenza.


Rashi Mehta, ricercatrice della WVU e del Rockefeller Neuroscience Institute, professoressa associata nei dipartimenti di radiologia, neuroscienze e neuroradiologia, ha guidato lo studio che appare nella rivista Radiology:

"L'ultrasuono focalizzato è una tecnica innovativa e un nuovo modo di approcciare le malattie cerebrali, compreso il MA. Sono necessarie nuove tecniche per la malattia, poiché gli approcci tradizionali non si sono dimostrati efficaci".


Nel 2018, la WVU ha lanciato il primo esperimento clinico di questo tipo, per esplorare l'uso di ultrasuoni focalizzati e aprire la barriera emato-encefalica nei pazienti di MA in fase iniziale.


"La barriera emato-encefalica rappresenta da molto tempo una sfida nel trattare i disturbi neurologici più pressanti", ha detto Ali Rezai, presidente esecutivo del RNI e responsabile della sperimentazione clinica. "La capacità di aprire la barriera emato-encefalica non invasivamente e reversibilmente, nelle aree profonde del cervello, come l'ippocampo, offre un nuovo potenziale nello sviluppo di trattamenti per il MA".


L'ultrasuono ha puntato in particolare l'ippocampo per il suo ruolo importante nell'apprendimento e nella memoria. Mehta ha usato la risonanza magnetica con un colorante per migliorare il contrasto, e osservare i cambiamenti che avvenivano nel cervello di tre pazienti di MA in fase iniziale, di 61, 72 e 73 anni, sottoposti al trattamento ad ultrasuoni.


Ha osservato che la tintura si muoveva lungo il corso di vene drenanti a seguito della procedura:

"Lo schema rilevato era inaspettato, e migliora la nostra comprensione della fisiologia del cervello. Il sistema glinfatico, che è il sistema fluido di eliminazione dei rifiuti, esclusivo del cervello, è stato studiato negli animali, ma è controverso che esista veramente nell'uomo. Il modello di scansione che discutiamo nello studio offre le prove non solo a supporto che il sistema probabilmente esiste nell'uomo, ma che gli ultrasuoni focalizzati possono modulare i modelli di movimento del fluido e le risposte immunologiche lungo questo sistema".


L'analisi di Mehta e dei suoi colleghi delle scansioni MRI suggerisce che una risposta immunologica guaritiva può verificarsi attorno alle vene drenanti a seguito della procedura:

"Questa osservazione può essere un indizio importante nella comprensione del meccanismo fisiologico attraverso il quale la procedura di ultrasuono focalizzato modifica i livelli di amiloide del cervello e potrebbe essere usata per trattare i pazienti con MA e altri disturbi del cervello".


Perché i livelli di amiloide sono importanti? Quantità insolitamente elevate di questa proteina tendono a raggrupparsi nel cervello dei pazienti di MA, formando placche tra le cellule nervose e sabotando la loro funzione. La sperimentazione clinica in corso mira a valutare se l'ultrasuono focalizzato può ridurre le placche amiloide nei pazienti con MA.


Questo progetto non prevedeva alcun farmaco; l'ultrasuono stesso era sufficiente per suscitare una probabile risposta immunologica. In futuro, tuttavia, il trattamento può rendere più facile inviare con precisione medicine nel cervello, anche in chi non ha il MA.


"La barriera emato-encefalica limita la nostra capacità di consegnare farmaci e agenti terapeutici direttamente al cervello", ha detto Mehta. "Pertanto, l'apertura di questa barriera nei pazienti consentirebbe la consegna focale dei farmaci nelle regioni cerebrali selezionate puntate dalla procedura."


La sperimentazione clinica, sponsorizzata da INSIGHTEC, il produttore del dispositivo ad ultrasuoni, continua. Oltre che reclutare più partecipanti allo studio, Mehta e il suo team prevedono di esaminare gli effetti a lungo termine del trattamento. Vogliono sapere se è sicuro ed efficace per rallentare o addirittura invertire la progressione del MA. Finora, i risultati sono promettenti. Il trattamento non ha danneggiato nessuno dei partecipanti che lo ha completato.


"Siamo grati ai pazienti che si sono offerti volontari per questo esperimento", ha detto Mehta. "Sono coraggiosi a sottoporsi a questa procedura, che se si dimostrerà efficace darà benefici ai pazienti con MA in futuro."

 

 

 


Fonte: West Virginia University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rashi Mehta, Jeffrey Carpenter, Rupal Mehta, Marc Haut, Manish Ranjan, Umer Najib, Paul Lockman, Peng Wang, Pierre-François D’haese, Ali Rezai. Blood-brain barrier opening with MRI-guided focused ultrasound elicits meningeal venous permeability in humans with early Alzheimer disease. Radiology, 5 Jan 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.