Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuova molecola può riparare e ripristinare le funzioni del cervello e del midollo spinale

Cerebellin 1

Una molecola creata da ricercatori è in grado di ripristinare i collegamenti persi nel midollo spinale e nel cervello di topi con disturbi neurologici, tra cui atassia cerebellare, morbo di Alzheimer e lesioni del midollo spinale.


La ricerca, che coinvolge scienziati del Laboratorio di Biologia Molecolare del Medical Research Council (MRC) di Cambridge, e di collaboratori del Giappone e della Germania, descrive come la molecola ha riparato la funzione nelle cellule e in topi modello di malattie e lesioni.


Ispirati dal modo in cui le cellule cerebrali solitamente si collegano, i ricercatori hanno creato un 'ponte molecolare' sintetico che permette nuove interazioni e apre la strada a numerose applicazioni di riparazione e rimodellamento nel circuito neuronale. Il progetto, appena riferito su Science, può essere esteso per collegare altri tipi di cellule o potrebbe essere usato per rimuovere le connessioni in altri disturbi come l'epilessia.


La cerebellin-1 è una molecola che lega le cellule neuronali che inviano segnali con quelle che li ricevono (trasmettitrici e ricevitrici), in punti speciali di contatto chiamati sinapsi. Questo è il motivo per cui la cerebellin-1 e le proteine ​​correlate, chiamate 'organizzatrici sinaptiche', sono essenziali per aiutare a stabilire la vasta rete di comunicazione che sta alla base di tutte le funzioni del sistema nervoso.


Il team si è chiesto se si potevano tagliare e incollare elementi strutturali di diverse molecole organizzatrici per generarne di nuove con proprietà differenti di legame. Una di queste, chiamata CPTX, è stata prodotta e ha provato di avere un'eccellente capacità di organizzare le connessioni neuronali in colture cellulari.


Radu Aricescu, del Laboratorio di Biologia Molecolare del MRC, dice:

“I danni nel cervello o nel midollo spinale spesso implicano la perdita iniziale di connessioni neuronali, che alla fine portano alla morte delle cellule neuronali. Prima della morte neuronale, c'è una finestra di opportunità quando questo processo potrebbe essere invertito, in linea di principio.

"Abbiamo creato una molecola che secondo noi avrebbe aiutato a riparare o sostituire le connessioni neuronali in modo semplice ed efficace. Siamo molto incoraggiati dalla bontà del funzionamento nelle cellule e abbiamo iniziato a guardare ai topi modello di malattie o lesioni in cui c'è la perdita di sinapsi e la degenerazione neuronale“.


Dopo gli esperimenti riusciti in coltura cellulare, il team ha testato l'effetto della molecola nei topi con atassia cerebellare, che può derivare da molte malattie e in cui i pazienti hanno problemi con l'equilibrio, l'andatura e i movimenti degli occhi.


Iniettando la molecola nel cervello di questi topi, il team ha osservato la riparazione dei tessuti neuronali, così come il miglioramento delle prestazioni motorie. Ulteriormente incoraggiati da questi risultati, hanno esplorato se effetti simili si possono ottenere in altri topi modello di perdita neuronale e degenerazione, come il morbo di Alzheimer e le lesioni del midollo spinale.


I risultati sono stati sorprendenti in tutti i modelli animali, con collegamenti neuronali restaurati e miglioramenti nei test di memoria, di coordinamento e di movimento. Hanno visto il maggiore impatto nella lesione del midollo spinale, in cui la funzione motoria è stata restaurata per almeno 7-8 settimane dopo una singola iniezione nel sito di lesione.


Nel cervello, è stato osservato un impatto positivo delle iniezioni per un tempo più breve, fino ad appena circa una settimana nel modello di atassia. Di conseguenza, sono attualmente in fase di sviluppo versioni nuove e più stabili di CPTX.


La squadra avverte che è necessario molto più lavoro per scoprire se questi risultati nei topi sono applicabili agli esseri umani. Gli scienziati sono entusiasti che questi risultati dimostrano il concetto che le connessioni danneggiate possono essere ricreate e i principi descritti nella loro ricerca potrebbero essere usati per indagare su altri disturbi associati ad una ridotta connettività neuronale.


Radu Aricescu conclude:

“Ci sono molte incognite su come lavorano le organizzatrici sinaptiche nel cervello e nel midollo spinale, così siamo stati molto soddisfatti dei risultati che abbiamo visto.

"Abbiamo dimostrato che possiamo ripristinare le connessioni neurali che inviano e ricevono messaggi, ma lo stesso principio potrebbe essere usato per rimuovere le connessioni. Il lavoro apre la strada a molte applicazioni di riparazione e rimodellamento neuronale: è solo l'immaginazione che limita le potenzialità di questi strumenti“.

 

 

 


Fonte: Medical Research Council (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kunimichi Suzuki, Jonathan Elegheert, Inseon Song, Hiroyuki Sasakura, Oleg Senkov, Keiko Matsuda, Wataru Kakegawa, Amber Clayton, Veronica Chang, Maura Ferrer-Ferrer, Eriko Miura, Rahul Kaushik, Masashi Ikeno, Yuki Morioka, Yuka Takeuchi, Tatsuya Shimada, Shintaro Otsuka, Stoyan Stoyanov, Masahiko Watanabe, Kosei Takeuchi, Alexander Dityatev, A. Radu Aricescu, Michisuke Yuzaki. A synthetic synaptic organizer protein restores glutamatergic neuronal circuits. Science, 28 Aug 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

 

Notizie da non perdere

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.