La Affirmativ Health si è proposta di determinare se un programma completo e personalizzato, studiato per attenuare i fattori di rischio del morbo di Alzheimer (MA) può migliorare la funzione cognitiva e metabolica degli individui con declino cognitivo. I risultati, pubblicati nel Journal of Alzheimer's Disease Reports, hanno fornito l'evidenza che questo approccio può migliorare i punteggi dei fattori di rischio e stabilizzare la funzione cognitiva.
Il declino cognitivo è una delle principali preoccupazioni della popolazione. Il MA colpisce già circa 5,4 milioni di americani e 30 milioni di persone nel mondo. Senza prevenzione e un trattamento efficace, le prospettive per il futuro sono desolanti. Entro il 2050, si stima che 160 milioni di persone nel mondo avranno la malattia, compresi 13 milioni di americani, portando al potenziale fallimento del sistema sanitario pubblico.
A differenza di molte altre malattie croniche, il MA è in aumento: stime recenti suggeriscono che il MA è diventata la terza causa di morte negli Stati Uniti dietro le malattie cardiovascolari e il cancro. Fin dalla sua prima descrizione più di 100 anni fa, il MA è rimasto senza un trattamento efficace.
Mentre i ricercatori continuano a cercare una cura, sta diventando chiaro che ci sono opzioni efficaci di trattamento. Sempre più ricerche confermano la conclusione che il MA non è una malattia solo di placche amiloide-beta e grovigli tau, ma una malattia complessa e sistemica.
In questo studio con pazienti a diversi livelli di declino cognitivo, si è dimostrato che un approccio di precisione e personalizzato provoca una stabilizzazione o un miglioramento della memoria.
Gli interventi per fermare la progressione del MA hanno avuto solo un successo marginale, per non dire di peggio. Questo studio usa un approccio personalizzato più completo per affrontare i fattori di rischio unici di ogni partecipante. “I risultati sono incoraggianti e giustificano un studio clinico più ampio”, ha dichiarato Brian Kennedy PhD, direttore del Centre for Healthy Aging della National University di Singapore e responsabile scientifico di Affirmativ Health.
Il team scientifico di Affirmativ Health, dopo l'esame approfondito delle ricerche pubblicate, ha sviluppato un approccio globale per affrontare i fattori di rischio supportati scientificamente che sono stati definiti rigorosamente come interventi per promuovere prevenzione, maggiore resilienza e stabilizzazione delle funzioni cerebrali nel regno del MA e della demenza.
Ginger Schechter MD, responsabile medico di Affirmativ Health:
"Usando una tecnologia all'avanguardia, di concerto con l'istruttore personale e la consulenza, stiamo dimostrando che un approccio multimodale e personalizzato promuove una migliore resilienza e il ripristino della funzione ottimale del cervello.
"Il programma terapeutico personalizzato comprende la genetica e un ampio gruppo di dati del sangue, della storia medica e dello stile di vita per valutare importanti fattori di rischio metabolici e i livelli di nutrienti associati con la salute cognitiva. I livelli obiettivo di laboratorio differiscono da quelli standard poiché lo scopo è raggiungere livelli ottimizzati della salute cognitiva”.
L'approccio dello studio considera più di 35 fattori noti per contribuire al declino cognitivo. I risultati dimostrano che alcuni di questi fattori sono più colpiti di altri, dimostrando ancora la necessità di un piano di trattamento più preciso.
“Questo studio conferma la necessità di un approccio una-taglia-va-bene-per-uno invece di una-taglia-va-bene-per-tutti, di un approccio che valuti complessivamente tutti i fattori di rischio coinvolti con influenza sulla perdita di memoria”, secondo Denise M. Kalos, CEO di Affirmativ Health.
Fonte: IOS Press (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Ginger Schechter, Gajendra Kumar Azad, Rammohan Rao, Allison McKeany, Matthew Matulaitis, Denise Kalos, Brian Kennedy. A Comprehensive, Multi-Modal Strategy to Mitigate Alzheimer’s Disease Risk Factors Improves Aspects of Metabolism and Offsets Cognitive Decline in Individuals with Cognitive Impairment. Journal of Alzheimer's Disease Reports, 29 June 2020, DOI
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