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Malati di Alzheimer possono richiedere dosi diverse dei farmaci per altre malattie

I pazienti con morbo di Alzheimer (MA) spesso hanno prescrizioni di farmaci per altre condizioni, come diabete o pressione alta, alle stesse dosi di chi è senza demenza. Tale pratica potrebbe aver bisogno di essere riesaminata sulla scia di un nuovo studio su topi riportato in Molecular Pharmaceutics.


I risultati suggeriscono che il MA potrebbe alterare l'assorbimento dei farmaci dal tubo digerente, quindi potrebbe essere necessario un aggiustamento dei dosaggi per questi pazienti.


Poiché il MA è considerato principalmente una malattia del sistema nervoso, gli scienziati si sono concentrati per lo più sul suo impatto sulla diffusione dei farmaci attraverso la barriera emato-encefalica (BBB, blood-brain barrier). Le loro ricerche hanno rivelato che la quantità e la funzione delle proteine ​​che trasportano farmaci attraverso la BBB sono alterate nelle persone con MA.


Meno attenzione è stata data ad altre barriere biologiche, come il rivestimento dell'intestino, attraverso il quale i farmaci orali passano nel flusso sanguigno. I pochi, e piccoli, studi pubblicati su questo argomento, tuttavia, suggeriscono che questo processo di assorbimento può essere interrotto nel MA.


Joseph Nicolazzo e i suoi colleghi della Monash University in Australia e della University of North Carolina in USA, hanno voluto capire se questi cambiamenti possono verificarsi con i farmaci prescritti comunemente ai pazienti di MA.


Utilizzando topi modello del MA, il gruppo ha misurato l'assorbimento di composti che si muovono dal piccolo intestino al flusso sanguigno attraverso tre diversi meccanismi. Per esempio, i livelli plasmatici nel sangue del diazepam, che si diffonde passivamente attraverso le cellule intestinali per raggiungere il flusso sanguigno, erano simili nei topi con MA rispetto ai topi di controllo.


Ma i topi con MA avevano meno valsartan e digossina nel plasma rispetto ai controlli. Il passaggio di questi farmaci attraverso le cellule intestinali è controllato da trasportatori che potrebbero essere interrotti dal MA, secondo le ricerche precedenti del gruppo.


Questi farmaci possono anche passare attraverso spazi tra le cellule intestinali, e i campioni di tessuto hanno indicato che questi passaggi potrebbero essere più restrittivi nei topi con MA.


Se questi risultati si riveleranno validi anche nelle persone con MA, i ricercatori raccomandano di rivedere i regimi di dosaggio per alcuni farmaci, per garantire che le loro concentrazioni plasmatiche rimangano nella gamma appropriata.

 

 

 


Fonte: American Chemical Society (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Liang Jin, Yijun Pan, Natalie Lan Linh Tran, Leon Polychronopoulos, Aparna Warrier, Kim Brouwer, Joseph Nicolazzo. Intestinal Permeability and Oral Absorption of Selected Drugs Are Reduced in a Mouse Model of Familial Alzheimer’s Disease. Mol. Pharmaceutics, 26 Mar 2020,DOI

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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