Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trovato un nuovo promettente obiettivo per combattere l'Alzheimer

mitochondrion structure1

A volte più una persona cerca di risolvere un problema apparentemente semplice, più le cose peggiorano. E si scopre che questo vale anche per le cellule: tentare di compensare ciò che inizia come una carenza o disfunzione minore può diventare un disastro.


Nel caso del morbo di Alzheimer (MA), i ricercatori della Temple University ora mostrano che il rimodellamento del trasporto del calcio mitocondriale - quello che sembra essere un tentativo da parte delle cellule di compensare il calo di produzione di energia e la disfunzione metabolica - sebbene inizialmente benefico, alla fine diventa un pessimo adattamento, alimentando il declino della funzione mitocondriale, della memoria e dell'apprendimento.


La nuova ricerca, pubblicata online su Nature Communications, è la prima a collegare i cambiamenti disadattivi nel trasporto del calcio da parte dei mitocondri - i motori delle cellule che generano energia - alla progressione del MA.


"La deposizione di amiloide-beta e la patologia tau sono considerate i principali fattori che contribuiscono al MA e, di conseguenza, sono stati al centro dello sviluppo terapeutico", ha spiegato John W. Elrod PhD, professore associato della Temple e ricercatore senior del nuovo studio. "Tuttavia, grandi studi clinici che puntavano questi percorsi hanno universalmente fallito".


L'alterazione della regolazione del calcio e la disfunzione metabolica sono sospettate di contribuire alla disfunzione neuronale e allo sviluppo del MA. "Fino ad ora, nessuno ha studiato l'impatto del trasporto alterato di calcio dentro e fuori dai mitocondri sulla progressione del MA", ha osservato il dott. Elrod. "Il nostro studio attuale fornisce un collegamento mancante tra queste due ipotesi della patogenesi del MA".


Il trasporto del calcio nei mitocondri ha un ruolo importante in molte funzioni cellulari e richiede il coinvolgimento di più proteine ​​per essere svolto con efficacia. Tra i regolatori chiave di questo processo c'è la proteina NCLX, che in precedenza il laboratorio del Dr. Elrod aveva scoperto che media l'efflusso di calcio dalle cellule cardiache. L'espressione della NCLX è anche importante nell'efflusso di calcio mitocondriale nei neuroni.


Nel loro nuovo studio, il dott. Elrod e colleghi hanno esaminato il ruolo dell'assorbimento mitocondriale di calcio da parte dei neuroni nel MA. Per fare ciò, il team ha usato un topo modello di MA familiare, in cui gli animali ospitavano tre mutazioni genetiche che danno origine a patologie che progrediscono con l'età paragonabili alla progressione del MA nei pazienti umani.


Mentre i topi portatori di tre mutazioni invecchiavano, i ricercatori hanno osservato una costante riduzione dell'espressione di NCLX. Questa riduzione è stata accompagnata da diminuzioni nell'espressione delle proteine ​​che limitano l'assorbimento del calcio mitocondriale, con conseguente danno al sovraccarico di calcio. La perdita di NCLX è stata ulteriormente collegata all'aumento della produzione di ossidanti dannosi per le cellule.


Per comprendere meglio la rilevanza fisiologica della perdita di NCLX, il team del Dr. Elrod ha quindi eliminato completamente l'espressione di NCLX nel cervello anteriore dei topi con MA. Nei test della memoria e della funzione cognitiva, gli animali hanno mostrato alterazioni significative.


Le analisi del tessuto cerebrale di questi topi hanno mostrato che la riduzione dell'NCLX e la conseguente perdita di efflusso di calcio dai mitocondri hanno accelerato lo sviluppo dell'amiloide-beta e della patologia tau. Quando è stata ripristinata l'espressione di NCLX, i livelli di aggregati proteici dannosi sono diminuiti, l'omeostasi del calcio mitocondriale neuronale è stata ristabilita e i topi hanno recuperato dal declino cognitivo.


"I nostri risultati indicano che il rimodellamento disadattivo dei percorsi per compensare le anomalie nella regolazione del calcio, che forse hanno lo scopo di mantenere la produzione di energia nelle cellule, porta a disfunzioni neuronali e alla patologia del MA", ha affermato Elrod. "Inoltre, i nostri dati suggeriscono che l'amiloide-beta e la patologia tau si trovano effettivamente a valle della disfunzione mitocondriale nella progressione del MA, scoperta che apre un nuovo angolo terapeutico".


Il Dr. Elrod e i suoi colleghi hanno in programma di condurre un'indagine più dettagliata sulla disfunzione metabolica che si presenta prima che emerga la patologia dell'Alzheimer.

 

 

 


Fonte: Temple University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Pooja Jadiya, Devin W. Kolmetzky, Dhanendra Tomar, Antonio Di Meco, Alyssa A. Lombardi, Jonathan P. Lambert, Timothy S. Luongo, Marthe H. Ludtmann, Domenico Praticò, John W. Elrod. Impaired mitochondrial calcium efflux contributes to disease progression in models of Alzheimer’s disease. Nature Communications, 29 Aug 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.