Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'IA potrebbe rivoluzionare rilevazione e gestione dell'Alzheimer

In tutto il mondo, circa 44 milioni di persone vivono con il morbo di Alzheimer (AD) o una forma correlata di demenza. Sebbene l'82% degli anziani negli Stati Uniti affermi che è importante verificare il proprio pensiero o la memoria, solo il 16% afferma di ricevere valutazioni cognitive regolari.


Per i professionisti della salute sono ampiamente disponibili molti strumenti tradizionali di valutazione della memoria, sebbene rimangano prevalenti le lacune nella precisione e nell'affidabilità della selezione e del rilevamento. Ma anche con il sempre più usato strumento MemTrax, un test di memoria online molto semplice che usa il riconoscimento delle immagini, l'efficacia clinica di questo nuovo approccio come strumento di screening della funzione di memoria non è stata sufficientemente dimostrata o convalidata.


Nella pratica, ci sono numerosi fattori integrati e complessi da considerare per interpretare i risultati dei test di valutazione della memoria, che rappresentano una vera sfida per i medici. Tutti questi fattori sono una barriera collettiva nell'affrontare adeguatamente la crescente e diffusa prevalenza del MA e di chi è affetto dalla malattia.


L'intelligenza artificiale può essere la soluzione per testare e gestire questa complessa condizione di salute umana? Un gruppo di ricercatori della Florida Atlantic University, di SIVOTEC Analytics, di HAPPYneuron, di MemTrax e della Stanford University, la pensano così e hanno messo alla prova la loro teoria.


I ricercatori hanno usato una nuova applicazione di apprendimento automatico e modellazione predittiva per dimostrare e convalidare l'utilità trasversale di MemTrax come strumento di screening a supporto delle decisioni cliniche per valutare il deterioramento cognitivo.


I risultati dello studio, pubblicati sul Journal of Alzheimer's Disease, introducono l'apprendimento automatico supervisionato come approccio moderno e nuovo strumento complementare a valore aggiunto nella valutazione della salute cognitiva del cervello e nella relativa cura e gestione del paziente.


I risultati dimostrano la potenziale validità dell'uso clinico di MemTrax, somministrato nell'ambito del test online Continuous Recognition Tasks (M-CRT), per individuare le variazioni della salute cognitiva del cervello. In particolare, un confronto tra MemTrax e la riconosciuta e ampiamente utilizzata Montreal Cognitive Assessment Estimation per il lieve deterioramento cognitivo, evidenzia la potenza e le potenzialità di questo nuovo strumento e approccio online per valutare la memoria a breve termine nel supporto diagnostico per lo screening e la valutazione cognitivi con varie condizioni cliniche e deterioramenti, compresa la demenza.


Taghi Khoshgoftaar PhD, co-autore e docente nel Dipartimento di Computer, Ingegneria Elettrica e Informatica della FAU, ha detto:

"L'apprendimento automatico ha una capacità intrinseca di rivelare schemi e informazioni significativi da una vasta e complessa matrice interdipendente di determinanti clinici e la capacità di continuare a 'imparare' da utilità continue di modelli predittivi pratici.

"L'uso senza interrruzione e l'interpretazione in tempo reale miglioreranno la gestione dei casi e la cura del paziente attraverso tecnologie innovative e applicazioni cliniche integrate subito utilizzabili che potrebbero essere sviluppate in dispositivi e app portatili".


Per lo studio, i ricercatori hanno usato un dataset esistente (18.395) di HAPPYneuron. Hanno esaminato le risposte alle domande generali di esami sanitari (che riguardavano memoria, qualità del sonno, farmaci e condizioni mediche che influenzano il pensiero), informazioni demografiche e risultati dei test di un campione di adulti che hanno fatto il test MemTrax (M-CRT) per lo screening della memoria episodica.


Le prestazioni di MemTrax e le caratteristiche dei partecipanti sono state usate come attributi indipendenti: veri positivi/negativi, percentuale di risposte/corrette, tempo di risposta, età, sesso e consumo di alcol recente. Per la modellazione predittiva, hanno usato informazioni demografiche e punteggi dei test per prevedere la classificazione binaria delle domande relative alla salute (sì/no) e lo stato generale di salute (sano/malato), in base alle domande di screening.


L'autore senior Michael F. Bergeron PhD di SIVOTEC Analytics, ha affermato:

"I risultati del nostro studio sono un passo importante nel far progredire l'approccio per la gestione clinica di una condizione molto complessa come il MA.

"Analizzando una vasta gamma di attributi in più domini del sistema umano e comportamenti funzionali della salute del cervello, estraendo dati avanzati informati e strategicamente orientati, l'apprendimento automatico supervisionato e una solida analisi possono essere parte integrante, e di fatto necessari, per gli operatori sanitari per rilevare e anticipare ulteriori progressi in questa malattia e una miriade di altri aspetti del deterioramento cognitivo".


Il MA è la sesta causa di morte negli Stati Uniti, che colpisce 5,8 milioni di americani. Secondo l'Alzheimer's Association, questo numero è destinato a salire a 14 milioni entro il 2050. Nel 2019, il MA e le altre forme di demenza costeranno alla nazione $ 290 miliardi. Entro il 2050, questi costi potrebbero salire fino a $ 1,1 trilioni di dollari.


Stella Batalama PhD, preside della facoltà di  College of Engineering and Computer Science della FAU, ha detto:

"Con la sua prevalenza diffusa e incidenza crescente e il peso sulla sanità pubblica, è imperativo assicurare che gli strumenti usati dai medici per testare e gestire il MA e le altre condizioni cognitive correlate siano ottimali.

"I risultati di questo importante studio forniscono nuovi spunti e scoperte che pongono le basi per future ricerche significative e di forte impatto".

 

 

 


Fonte: Gisele Galoustian in Florida Atlantic University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Michael F. Bergeron, Sara Landset, Franck Tarpin-Bernard, Curtis B. Ashford, Taghi M. Khoshgoftaar, J. Wesson Ashford. Episodic-Memory Performance in Machine Learning Modeling for Predicting Cognitive Health Status Classification. Journal of Alzheimer's Disease, 3 June 2019, DOI: 10.3233/JAD-190165

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)