Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperta suscita speranza per l'Alzheimer e altre neurodegenerazioni

C'è una nuova speranza per il trattamento del morbo di Alzheimer (MA) e di altre malattie neurologiche, in seguito a una scoperta rivoluzionaria fatta da una collaborazione di ricerca australiano-cinese. Lo studio è stato pubblicato in Molecular Psychiatry.


Ricercatori della University of South Australia e della Third Military Medical University in Cina hanno scoperto un percorso di segnalazione all'interno delle cellule e hanno anche inventato un farmaco potenziale che potrebbe fermare la degenerazione e migliorare effettivamente l'apprendimento e la memoria nei pazienti affetti.


Il professor Xin-Fu Zhou e colleghi di UniSA hanno studiato le taupatie, una classe di malattie causate da un ripiegamento errato della proteina tau all'interno delle cellule nervose (neuroni) che provoca un danno cellulare e infine la morte della cellula.


Queste malattie includono il MA, il Parkinson e la malattia del motoneurone, che attualmente non hanno alcuna cura. In particolare, il team ha esaminato la degenerazione del lobo frontotemporale (FTLD), un termine che rappresenta un gruppo di sindromi cliniche correlate a disturbi cognitivi, anomalie comportamentali e disturbi del linguaggio.


Il professor Zhou dice che finora non sapevamo in che modo la mutazione genetica fosse responsabile della morte o del danno cellulare (chiamata in genere 'neurodegenerazione') e della demenza nei pazienti con FTLD e nelle altre malattie del motoneurone.


"In questo momento non esiste alcuna terapia disponibile", afferma il professor Zhou. "Stiamo studiando se queste taupatie hanno una patologia comune, inclusa una particolare proteina tau che ha un ruolo fondamentale nella funzione delle cellule nervose".


La proteina tau stabilizza i microtubuli (componenti dell'assone, la 'coda' del neurone attraverso cui transitano i segnali verso altre cellule) ed è abbondante specificamente nei neuroni del sistema nervoso, ma non altrove.


Il prof Zhou spiega:

"La nostra ricerca nel modello animale e nel cervello umano, ha rilevato che il segnale sia delle neurotrofine che dei recettori è anormale con la FTLD.

"Abbiamo scoperto un aumento del percorso di segnalazione della neurotropina (proNGF / p75) che è correlato alla vita e alla morte delle cellule nervose, e quindi abbiamo assodato che bloccando le sue funzioni si riduce il danno cellulare.

"Così, in questo documento non solo abbiamo scoperto una via di segnalazione, ma abbiamo anche inventato un potenziale farmaco per il trattamento di tali malattie".


Data questa forte evidenza ora disponibile, la fase successiva è una sperimentazione clinica (= umana), e la società di biotecnologie del Sud Australia Tiantai Medical Technology Pty Ltd ha recentemente acquisito una licenza per sviluppare ulteriormente e commercializzare questa tecnologia medica.


Il professor Zhou dice che questo coinvolgimento industriale implica che c'è un'opportunità per tradurre la scoperta in un trattamento per il MA e le altre taupatie.

 

 

 


Fonte: University of South Australia (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Lin-Lin Shen, Noralyn B. Mañucat-Tan, Shi-Hao Gao, Wei-Wei Li, Fan Zeng, Chi Zhu, Jun Wang, Xian-Le Bu, Yu-Hui Liu, Chang-Yue Gao, Zhi-Qiang Xu, Larisa Bobrovskaya, Peng Lei, Jin-Tai Yu, Weihong Song, Hua-Dong Zhou, Xiu-Qing Yao, Xin-Fu Zhou & Yan-Jiang Wang. The ProNGF/p75NTR pathway induces tau pathology and is a therapeutic target for FTLD-tau. Molecular Psychiatry, 4 Jun 2018, DOI: 10.1038/s41380-018-0071-z

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)