Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I neuroni ondeggiano mentre il cervello si riposa, per bloccare i ricordi

I neuroni ondeggiano mentre il cervello si riposa, per bloccare i ricordiUsando modelli Markov nascosti che analizzano sequenze di dati per prevedere i passi successivi, i ricercatori della Rice hanno mostrato come identificare strutture relative alla memoria da schemi di sparo neuronali presi mentre gli animali si riposavano. La tecnica potrebbe aiutare i neuroscienziati a capire come il cervello costruisce e impegna mappe spaziali e temporali nella memoria. (Fonte: Etienne Ackermann)

I ricordi risuonano nella mente, anche quando questa non è consapevole di elaborarli. Una nuova ricerca della Rice University e della Michigan Medicine fa un passo avanti per capire perché questi ondeggiamenti ci dicono come il cervello ordina e immagazzina le informazioni.


I ricercatori, guidati da Caleb Kemere della Rice e Kamran Diba della Michigan Medicine, hanno sviluppato uno strumento per formare modelli quantitativi della memoria. La loro strategia analizza ondate di 'spari' dei neuroni in un dato istante, in tutto l'ippocampo e oltre, mentre gli animali sono attivi e, significativamente, mentre riposano.


Il lavoro dei ricercatori usa modelli Markov nascosti usati di solito per l'apprendimento automatico nello studio di modelli sequenziali. I loro modelli hanno dimostrato che i dati minimi raccolti dal cervello durante i periodi di riposo possono essere usati per esplorare grandi idee su come sono formati e mantenuti i ricordi.


La ricerca è stata pubblicata sulla rivista eLife.


I modelli di 'sparo' dei neuroni dell'ippocampo - i tessuti a forma di cavalluccio marino in ciascun emisfero del cervello - sono considerati da molto tempo importanti per la formazione e l'archiviazione dei ricordi. I ricercatori rilevano e misurano questi schemi inserendo elettrodi nel cervello per monitorarli in tempo reale.


"Gli animali codificano il ricordo di un ambiente mentre ci girano dentro", ha detto Kemere, assistente professore di ingegneria elettrica e informatica, specializzato in neuroscienze. "Formano una mappa spaziale quando i singoli neuroni vengono attivati ​​in luoghi diversi. Quando nei nostri esperimenti sono svegli, probabilmente stanno eseguendo questo processo di esplorazione dal 40% al 60% delle volte. Ma per il restante 40%, si grattando o mangiano o sonnecchiano. Non dormono, ma sono in pausa; mi piace definirla introspezione".


Quei periodi di introspezione hanno fornito i dati critici per lo studio, invertendo il solito processo di abbinamento dell'attività cerebrale con il movimento mentre gli animali sono attivi. I dati primari sono stati raccolti nel corso di molti esperimenti sotto la direzione di Diba, professore associato e leader del laboratorio Neural Circuits and Memory della Michigan Medicine.


Mentre gli animali esploravano avanti e indietro dei tracciati o ambienti labirintici, gli elettrodi nel loro cervello percepivano le raffiche di onde appuntite neurali, associate all'attività neurale, chiamate «eventi a raffica di popolazione» (PBE). In questi eventi, ci sono da 50.000 a 100.000 neuroni che sparano tutti entro 100 millisecondi e inviano increspature attraverso il cervello, non ancora comprese del tutto.


Esperimenti effettuati altrove hanno mostrato che le PBE includono l'attivazione di cellule situate nell'ippocampo, quando un animale si trova in una particolare posizione. Queste cellule sparano in una sequenza che aiuta a programmare la memoria spaziale ed episodica del cervello, permettendo all'animale di costruire una mappa interna del suo ambiente.


Ma i nuovi esperimenti hanno ignorato tutte le attività neurali durante il comportamento o l'esplorazione attiva e si sono basate su dati raccolti solo quando gli animali erano in pausa (circa il 2% delle volte). I modelli del team di ricerca sono riusciti a ordinare raffiche di "richiamo" o "riattivazione" che sembrano rappresentare ricordi di altri segnali rumorosi nell'ippocampo.


I ricercatori credono che questi segnali negli animali attivi presagiscano la codifica delle cellule che formano i punti dei luoghi e mostrano che, nella mente a riposo, le PBE sono un modo per scoprire un ricordo o una mappa spaziale senza osservare direttamente quelle cellule nelle posizioni dove normalmente sparerebbero.


"Ci siamo resi conto che ci sono abbastanza dati in quei periodi di riattivazione da permetterci di costruire modelli da ciò che gli animali ricordano", ha detto Kemere. Questi risultati corrispondevano molto bene ai modelli rappresentati dall'analisi bayesiana delle onde theta generate mentre gli animali erano attivi, ha detto.


"Quando stavo registrando i dati, ero interessato principalmente all'attività neuronale durante le oscillazioni theta, quando l'animale si stava muovendo", ha detto Diba. "Tuttavia, l'informazione di riposo si è rivelata l'aspetto più interessante".

[...]

 

 

 


Fonte: Mike Williams in Rice University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kourosh Maboudi, Etienne Ackermann, Laurel Watkins de Jong, Brad Pfeiffer, David Foster, Kamran Diba, Caleb Kemere. Uncovering temporal structure in hippocampal output patterns. eLife, 2018; 7 DOI: 10.7554/eLife.34467

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.