Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Perchè nelle neurodegenerazioni spesso emergono disturbi psichiatrici

Perchè nelle neurodegenerazioni spesso emergono disturbi psichiatrici

Un nuovo studio pubblicato in Biological Psychiatry riferisce che le proteine ​​correlate alla demenza e alla psichiatria si raggruppano formando degli aggregati nel cervello, portando a funzioni e comportamenti anomali delle cellule.


L'aggregazione della proteina TDP-43 è un segno distintivo di un processo patologico che porta alla demenza chiamata degenerazione lobare frontotemporale (FTLD). Questo studio ha dimostrato che quando la TDP-43 si accumula nel cervello dei pazienti con FTLD, si lega alla DISC1, una proteina importante nella patologia di molte condizioni mentali.


I risultati forniscono un indizio sul mistero irrisolto del perché nei disturbi neurodegenerativi spesso emergono disturbi psichiatrici. "Dal punto di vista clinico, è fondamentale comprendere i meccanismi molecolari alla base dei sintomi psichiatrici nelle malattie neurodegenerative", ha detto l'autore senior Motomasa Tanaka PhD, del RIKEN Brain Science Institute in Giappone. I risultati rivelano che i grumi di proteine ​​TDP-43 / DISC1 interrompono la produzione di nuove proteine ​​nei neuroni, un processo critico per le funzioni cerebrali superiori, che sono compromesse nei disturbi psichiatrici.


Il primo autore Ryo Endo PhD e i colleghi hanno trovato i co-aggregati nel tessuto cerebrale postmortem di persone che avevano FTLD e in topi modello di FTLD. Questi topi erano iperattivi e mostravano interazioni sociali anomale, comportamenti rilevanti per molteplici condizioni psichiatriche. L'aggregazione della proteina rende inutilizzabile il tessuto, quindi il dott. Endo e i colleghi hanno aggiunto DISC1 ai topi. Le anomalie comportamentali nei topi sono tornate alla normalità.


"A livello meccanicistico, la co-aggregazione TDP-43 / DISC1 ha interrotto la traduzione locale dipendente da attività nei dendriti", ha detto il dott. Tanaka, un processo che forma proteine ​​dai codici del DNA basati sull'attività neurale. L'interruzione della traduzione ha comportato una riduzione dell'espressione della proteina sinaptica nei topi.


L'aggiunta di DISC1 ripristina anche i livelli ridotti di proteine. I risultati dimostrano che la co-aggregazione di DISC1 causa le anormalità nei topi modello, suggerendo che la co-aggregazione di DISC1 con TDP-43 può interrompere la funzione cellulare e scatenare manifestazioni psichiatriche.


"La DISC1 è da lungo tempo oggetto di ricerca come conseguenza delle sue implicazioni sul rischio ereditario per la schizofrenia", ha dichiarato John Krystal MD, direttore di Biological Psychiatry. "Tuttavia, questo nuovo studio implica la DISC1 nella biologia della FTLD. Ci sono ancora domande senza risposta sul fatto che la DISC1 sia distrutta in associazione al rischio di schizofrenia. Tuttavia, il nuovo studio del dott. Endo e colleghi fornisce un motivo convincente per esplorare ulteriormente il ruolo di questa proteina nella demenza frontotemporale ".

 

 

 


Fonte: Elsevier (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ryo Endo, Noriko Takashima, Yoko Nekooki-Machida, Yusuke Komi, Kelvin Kai-Wan Hui, Masaki Takao, Hiroyasu Akatsu, Shigeo Murayama, Akira Sawa, Motomasa Tanaka. TAR DNA-Binding Protein 43 and Disrupted in Schizophrenia 1 Coaggregation Disrupts Dendritic Local Translation and Mental Function in Frontotemporal Lobar Degeneration. Biological Psychiatry, 2018; DOI: 10.1016/j.biopsych.2018.03.008

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.