Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Featured

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la causa - e una potenziale soluzione - del fattore di rischio genetico primario per il morbo di Alzheimer (MA): il gene apoE4.


Avere una copia del gene apoE4 aumenta più del doppio la probabilità di una persona di sviluppare il MA e avere due copie del gene aumenta il rischio di 12 volte, rispetto alla versione più comune del gene, l'apoE3.


Il gene apoE4 crea una proteina con lo stesso nome. La proteina apoE4 differisce dalla proteina apoE3 in un solo punto, ma quel singolo cambiamento è sufficiente per alterarne la struttura principale e, quindi, la sua funzione. Gli scienziati non avevano ancora capito perché l'apoE4 sia molto più dannosa per le cellule del cervello rispetto ad altre versioni della proteina.


Con un nuovo studio pubblicato su Nature Medicine, i ricercatori hanno svelato come l'apoE4 conferisce il suo rischio di MA nelle cellule umane del cervello. Sono inoltre riusciti a eliminare il danno causato dall'apoE4, cambiandolo, con una piccola molecola, in una innocua versione di apoE3.

 

Un modello migliore

La maggior parte della ricerca sul MA e sullo sviluppo di farmaci è condotta su topi modelli della malattia. Tuttavia, una serie di fallimenti negli studi clinici ha spinto gli scienziati a rivolgersi ad altri modelli.


"Lo sviluppo di farmaci per il MA è stato in gran parte una delusione negli ultimi 10 anni", afferma l'autore senior Yadong Huang MD/PhD, ricercatore senior e direttore del Center for Translational Advancement dei Gladstone. "Molti farmaci funzionano magnificamente in un modello di topo, ma finora hanno fallito tutti negli studi clinici. Una preoccupazione nel campo è quanto male questi topi-modello imitano la malattia umana".


Invece, Huang ha deciso di usare le cellule umane per modellare la malattia e testare nuovi farmaci. Grazie alla tecnologia delle cellule staminali pluripotenti indotte, il suo team è riuscito a esaminare, per la prima volta, l'effetto dell'apoE4 sulle cellule del cervello umano. Per fare ciò, i ricercatori hanno creato neuroni da cellule della pelle donate dai malati di MA con due copie del gene apoE4, così come da individui sani che avevano due copie del gene apoE3.


I ricercatori hanno confermato che, nei neuroni umani, la proteina malformata apoE4 non riesce a funzionare correttamente ed è tagliata in frammenti che causano malattie nelle cellule. Questo processo si traduce nella serie di problemi riscontrati di solito nel MA, compreso l'accumulo della proteina tau e dei peptidi amiloidi.


In particolare, la presenza di apoE4 non modifica la produzione di amiloide-beta nei neuroni di topo. Ma nelle cellule umane, gli scienziati hanno notato che l'apoE4 ha un effetto molto chiaro sull'aumento della produzione di amiloide-beta, fatto che evidenzia la differenza di specie nel modo in cui l'apoE4 controlla il metabolismo dell'amiloide-beta.


"Esiste un'importante differenza di specie nell'effetto dell'apoE4 sull'amiloide-beta", afferma Chengzhong Wang PhD, il primo autore della ricerca ed ex ricercatore scientifico dei Gladstone. "L'aumento della produzione di amiloide-beta non si vede nei neuroni di topo e potrebbe potenzialmente spiegare alcune delle discrepanze tra i topi e gli esseri umani riguardo l'efficacia dei farmaci. Questa è un'informazione molto importante per lo sviluppo futuro di farmaci".

 

Riparare una proteina tossica

Una volta che gli scienziati hanno confermato che l'apoE4 causa veramente danni nelle cellule umane correlate al MA, è rimasta una domanda chiave: in che modo la presenza dell'apoE4 causa danni alle cellule? La presenza di apoE4 comporta una perdita della normale funzione dell'apoE3 o è l'aggiunta di apoE4 a causare effetti tossici?


"È fondamentale rispondere a questa domanda perché cambia il modo in cui si tratta il problema", spiega Huang, che è anche professore di neurologia e patologia all'Università della California di San Francisco. "Se il danno è causato dalla perdita della funzione di una proteina, si dovrebbe aumentarne il livello ​​per integrare tali funzioni. Ma se l'accumulo di una proteina porta a una funzione tossica, si deve abbassare la produzione della proteina per bloccare il suo effetto dannoso".


Per rispondere a questa domanda, i ricercatori hanno esaminato cellule cerebrali che non producevano alcuna delle due forme di proteina apoE, e i neuroni apparivano e funzionavano proprio come le cellule con apoE3. Tuttavia, quando i ricercatori hanno aggiunto apoE4, le cellule si sono riempite di patologie legate al MA. Questa scoperta indica che è la presenza di apoE4 e non l'assenza di apoE3 a promuovere la malattia.


Infine, i ricercatori hanno cercato dei modi per riparare le anomalie causate dall'apoE4. In un precedente lavoro, Huang e i suoi collaboratori avevano sviluppato una classe di composti in grado di modificare la struttura della proteina apoE4 dannosa in modo che assomigliasse all'innocua proteina apoE3, denominati 'correttori di struttura' dell'apoE4.


Il trattamento dei neuroni apoE4 umani con un correttore di struttura ha eliminato i segni del MA, ripristinato la normale funzione delle cellule e migliorato la sopravvivenza cellulare. Huang sta ora lavorando con i suoi collaboratori nel mondo accademico e nell'industria farmaceutica per migliorare i composti in modo che possano in futuro essere testati su pazienti umani.

 

 

 


Fonte: Dana Smith in Gladstone Institutes (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Chengzhong Wang, Ramsey Najm, Qin Xu, Dah-eun Jeong, David Walker, Maureen E. Balestra, Seo Yeon Yoon, Heidi Yuan, Gang Li, Zachary A. Miller, Bruce L. Miller, Mary J. Malloy & Yadong Huang. Gain of toxic Apolipoprotein E4 effects in Human iPSC-Derived Neurons Is Ameliorated by a Small-Molecule Structure Corrector. Nature Medicine, 2018 DOI: 10.1038/s41591-018-0004-z

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)