Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trovato il modo di fermare l'infiammazione nell'Alzheimer e altre malattie

Trovato il modo di fermare l'infiammazione nell'Alzheimer e altre malattieIl ricercatore Michael Schappe (a sinistra) e Bimal Desai PhD della University of Virginia, hanno scoperto un interruttore che potrebbe consentire ai medici di fermare l'infiammazione.

Una nuova scoperta sul sistema immunitario può consentire ai medici di trattare l'infiammazione dannosa che danneggia il cervello nelle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer. Potrebbe anche consentire ai medici di salvare i pazienti dall'infiammazione potenzialmente mortale della sepsi, un'infezione di tutto il corpo che uccide ogni anno un quarto di milioni di americani.


La scoperta "apre una nuova area di ricerca per esaminare la neuroinfiammazione nel contesto dell'Alzheimer e del Parkinson", ha detto l'autore senior Bimal Desai PhD, della Facoltà di Medicina dell'Università della Virginia. "Ma l'impatto clinico sarà in molte, molte aree diverse".


Trattamenti neurologici

I trattamenti tradizionali per l'infiammazione neurologica, come l'Alzheimer e il Parkinson, sono in gran parte inefficaci perché i farmaci biologici sono bloccati dalla cosiddetta barriera emato-encefalica. Quella barriera protegge il cervello da pericoli come batteri o tossine nel sangue, ma rende anche molto difficile portare i farmaci al cervello.


"Molti dei farmaci che usiamo in questo momento per trattare l'infiammazione, conosciuti come farmaci biologici, non funzionano nel cervello perché non riescono a passare [la barriera]", ha spiegato Desai, del Dipartimento di Farmacologia e del Centro di Immunologia Carter dell'UVA. La sua nuova scoperta, che coinvolge importanti cellule immunitarie conosciute come macrofagi (e microglia), potrebbe offrire un modo per aggirare la barriera.


Lui e il suo team hanno identificato un interruttore specifico, chiamato «canale ionico», all'interno dei macrofagi, che controlla il flusso di calcio nelle cellule. Senza calcio, le cellule non possono causare infiammazione. Puntando questo interruttore con minuscole molecole, i ricercatori potrebbero negare il calcio ai macrofagi e prevenire l'infiammazione, anche nel cervello.

Un modo migliore per combattere l'infiammazione

Ciò potrebbe dare ai ricercatori un modo nuovo e migliore per fermare l'infiammazione. Michael Schappe, ricercatore del laboratorio di Desai, ha detto:

"Le piccole molecole sono forse più accessibili come trattamento e possono colpire cose come questo interruttore del canale ionico, il TRPM7. Potremmo usarle per affrontare l'infiammazione in molti contesti, ma in particolare in casi come la neuroinfiammazione, dove i trattamenti [attuali] sono particolarmente inefficaci".


Desai ha osservato che le case farmaceutiche sono già al lavoro con farmaci che potrebbero puntare questo tipo di interruttore. E questa potrebbe essere una buona notizia per i pazienti con molte malattie infiammatorie:

"In questo momento, hai condizioni come l'artrite o le malattie infiammatorie croniche intestinali, in cui l'infiammazione ha un ruolo enorme.

"Hanno farmaci molto buoni, che però sono estremamente costosi e non possono essere assunti per via orale dai pazienti. Possono costare fino a $ 20.000 all'anno. La ragione è che sono farmaci biologici. Sono molecole proteiche molto difficili da produrre e distribuire.

"Ma avendo identificato un canale ionico come obiettivo in questo contesto, è possibile usare piccole molecole, che sono ridicolmente economiche rispetto ai biologici e possono essere assunte per via orale dai pazienti".

 

 

 


Fonte: University of Virginia (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Michael S. Schappe, Kalina Szteyn, Marta E. Stremska, Suresh K. Mendu, Taylor K. Downs, Philip V. Seegren, Michelle A. Mahoney, Sumeet Dixit, Julia K. Krupa, Eric J. Stipes, Jason S. Rogers, Samantha E. Adamson, Norbert Leitinger, Bimal N. Desai. Chanzyme TRPM7 Mediates the Ca 2 Influx Essential for Lipopolysaccharide-Induced Toll-Like Receptor 4 Endocytosis and Macrophage Activation. Immunity, 2018; 48 (1): 59 DOI: 10.1016/j.immuni.2017.11.026

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)