Una scoperta fatta da scienziati australiani potrebbe essere la chiave per fermare i danni causati dall'infiammazione incontrollata in una serie di malattie comuni, compresa l'epatopatia (malattia epatica), il morbo di Alzheimer e la gotta.
I ricercatori dell'Università del Queensland hanno scoperto che nelle cellule sane un processo di infiammazione si spegne automaticamente, e ora stanno studiando un modo per fermarlo manualmente quando va male in una malattia.
Kate Schroder, ricercatrice dell'Institute for Molecular Bioscience (IMB) della UQ, ha detto che questo percorso infiammatorio causa molte malattie diverse:
"Ora che capiamo come questo percorso si spegne naturalmente nella salute, possiamo indagare sul motivo per cui non si spegne nella malattia - quindi è molto interessante".
Il lavoro della Schroder si concentra sugli inflammasomi, che sono complessi proteici simili a macchine, nel cuore dell'infiammazione e della malattia. Dice la dott.ssa Schroder:
"Questi complessi si formano quando il sistema immunitario rileva un'infezione, un danno o altri disturbi e inviano messaggi alle cellule immunitarie per dire loro di rispondere.
"Se il disturbo non può essere eliminato, come nel caso delle placche amiloidi dell'Alzheimer, queste macchine molecolari continuano a 'sparare', causando danni neurodegenerativi da infiammazione prolungata".
Il team della dott.ssa Schroder, guidato dal dott. Dave Boucher, ha scoperto che gli inflammasomi di norma funzionano con un temporizzatore incorporato, per garantire che siano attivi solo per un determinato periodo di tempo dopo l'attivazione. La dott.ssa Schroder ha detto:
"L'inflammasoma avvia il processo infiammatorio attivando una proteina che agisce come un paio di forbici e taglia se stessa e altre proteine.
"Quello che abbiamo scoperto è che dopo un periodo di tempo questa proteina si taglia una seconda volta, spegnendo il percorso, quindi se riuscissimo a modificare questo sistema, potremmo spegnerlo manualmente nella malattia".
Il laboratorio della dott.ssa Schroder ha iniziato a studiare l'inflammasoma nella steatosi epatica (fegato grasso), un problema di salute in rapida crescita a causa dell'incremento dell'incidenza globale dell'obesità e del diabete. "In alcuni pazienti con questa condizione il fegato diventa sempre più grasso e infiammato, e questo può portare alla cirrosi - che può richiedere il trapianto di fegato - o persino al cancro al fegato".
Per bloccare l'inflammasoma, i ricercatori dell'IMB, tra cui la dott.ssa Schroder, hanno sviluppato dei composti, che sono commercializzati dalla società farmaceutica Inflazome Ltd.
Fonte: University of Queensland (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Dave Boucher, Mercedes Monteleone, Rebecca C. Coll, Kaiwen W. Chen, Connie M. Ross, Jessica L. Teo, Guillermo A. Gomez, Caroline L. Holley, Damien Bierschenk, Katryn J. Stacey, Alpha S. Yap, Jelena S. Bezbradica, Kate Schroder. Caspase-1 self-cleavage is an intrinsic mechanism to terminate inflammasome activity. The Journal of Experimental Medicine, 2018; jem.20172222 DOI: 10.1084/jem.20172222
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