Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


In mostra il cervello disegnato a mano dal padre delle neuroscienze

In mostra il cervello disegnato a mano dal padre delle neuroscienzeSantiago Ramón y Cajal, 'Retina of the lizard' (1911), Cajal Institute, Madrid

Non capita spesso di vedere una mostra con l'aiuto dello stesso apparato che è il suo soggetto. Ma questo è quello che accade con 'The Beautiful Brain: The Drawings of Santiago Ramón y Cajal' (Il cervello bellissimo: i disegni di Santiago Ramón y Cajal) alla Gray Art Gallery della New York University, una delle mostre più insolite e affascinanti della stagione.


Sono presentati 80 disegni a china con inchiostro acquerellato e tempera, in combinazioni mutevoli, fatti dal neuroanatomista spagnolo Santiago Ramón y Cajal (1852-1934), considerati tra le più grandi illustrazioni scientifiche del mondo. Insieme descrivono un fantastico mondo interno di forme fluttuanti, reti lineari, nodi irti e energie torrenziali. Fanno apparire la cosa che hai tra le orecchie come un immenso universo cosmico, o almeno una delle creazioni della natura più intricate di tutte. Che le immagini siano anche innegabilmente arte non fa che aumentare la complessità dell'esperienza.


Cajal è considerato il padre della moderna neuroscienza, importante nel suo campo come Charles Darwin o Louis Pasteur nei loro (anche se relativamente sconosciuto al di fuori di esso). Le sue scoperte, fatte durante l'ultima dozzina di anni del 19° secolo, riguardano il modo in cui comunicano tra loro i neuroni, gli elementi costitutivi del cervello, del midollo spinale e del sistema nervoso. La sua teoria - immediatamente accettata dalla maggior parte degli scienziati, ma non dimostrata rigorosamente fino agli anni '50 - era che i neuroni si parlassero senza toccarsi. Comunicano attraverso spazi infinitesimali chiamati interstizi sinaptici. Attraverso di loro, il singolo gambo del neurone (assone) dialoga con il dendrite ramificato di un altro con una trasmissione chimica ed elettrica.


Questo processo di comunicazione sinaptica tra cellule non connesse venne chiamato 'Dottrina Neuronale' e nel 1906 assicurò a Cajal il premio Nobel in Fisiologia o Medicina. Lo condivise con l'istologista italiano Camillo Golgi, che aveva ideato un nuovo metodo di colorazione dei tessuti che permetteva di individuare le singole cellule al microscopio invece di presentare masse ingarbugliate illeggibili. Un'ironia del premio congiunto (per la rivelazione della struttura del sistema nervoso) è che Golgi non era convinto dalla Dottrina Neuronale e è rimasto fedele alla teoria reticolare, che vedeva i neuroni come connessi fisicamente.


Nella sua ricerca, i due strumenti di Cajal erano il microscopio più potente che era riuscito a trovare e una delle più antiche tecniche artistiche conosciute dall'umanità, il disegno, per il quale aveva un grande talento. Guardando attraverso l'obiettivo ha visto con tale acutezza, e disegnato in modo così preciso (a mano libera), che alcuni dei suoi disegni appaiono ancora nei libri di testo. Eppure ha anche disegnato con tale delicatezza e vivacità che i suoi disegni hanno validità in sé stessi come meraviglie dell'espressione grafica, sia misteriosa che familiare.


I disegni sono al tempo stesso un fatto abbastanza duro se conosci la tua scienza. Se non la conosci, sono pozze profonde di motivi suggestivi in ​​cui l'immaginazione può tuffarsi. Le loro linee, forme e varie trame di pennellate, trattini e deboli cerchietti a matita farebbero l'invidia di qualsiasi artista moderno. Il fatto che si colleghino con il disegno surrealista, l'astrazione biomorfica e gli scarabocchi squisiti è solo la metà del fenomeno.


Questi piccoli lavori evocano abbastanza cose che già conosci - paesaggi, sistemi meteorologici, alberi, vita marina - che ti riportano alla realtà, implicando molteplici scopi, se non l'universalità, di certe strutture naturali. I sistemi di radici, che funzionano in modi diversi, si trovano negli alberi, nelle rape e nel neurone piramidale, che Cajal chiamava "la nobile ed enigmatica cellula del pensiero".


Nato in Navarra (nord-ovest della Spagna), figlio di un dottore, Cajal era un bambino artistico ribelle, con un'innata diffidenza nei confronti dell'autorità e una tendenza ossessivo-compulsiva. A 8 anni, secondo il catalogo, disegnò tutto quello che stava intorno a sé e poi cominciò a raccogliere tutto ciò che riguardava gli uccelli. Ha imparato la fotografia, facendo autoritratti con pose accurate per tutta la sua vita. E si è formato come artista, ma suo padre lo ha portato alla medicina chiedendogli di fare disegni anatomici come aiuti didattici. Il figlio poi è andato alla facoltà di medicina e alla fine ha trovato la sua vocazione nella ricerca dei meccanismi estremamente raffinati, quasi invisibili del cervello. In quel momento era un'eccitante area di studio e fondeva perfettamente i suoi vari interessi e talenti.


Questa mostra, la prima dei disegni di Cajal in USA, ha origine all'Università del Minnesota e continua in maggio al MIT Museum di Cambridge, in Massachusetts. È una selezione dei 2.900 disegni fatti da Ramón y Cajal durante la sua vita; provengono tutti dall'Istituto Cajal di Madrid, che ha organizzato la mostra con il Weisman Art Museum dell'università e tre neuroscienziati della sua facoltà: Eric A. Newman, Janet M. Dubinsky e Alfonso Araque. Il catalogo è un vero tesoro, in linguaggio comune, con riproduzioni eccellenti e un saggio biografico illuminante di Larry W. Swanson, neurobiologo e autore di 'Brain Architecture' (2002). Hanno contribuito Lyndel King, direttore e capo curatore della Weisman ed Eric Himmel, caporedattore di Abrams Books (l'editore del catalogo) che, in un saggio avvincente, illustrano la sensibilità artistica e i processi lavorativi di Cajal.


I disegni susciteranno stupore reverenziale da parte degli appassionati d'arte, che usano il loro cervello senza sapere come funziona, e chiacchiere eccitate dei tipi delle neuroscienze in visita. Ho chiesto a uno spettatore loquace, evidentemente esperto, se 'materia grigia' fosse un colloquialismo o un termine di scienza. Ho saputo che è un termine di scienza che è diventato un colloquialismo: il cervello ha materia grigia, che contiene cellule e anche materia bianca, che è fibrosa.


Gli 80 disegni in mostra qui sono stati realizzati tra il 1890 e il 1933 e sono divisi in quattro sezioni.

  1. "Cellule del Cervello" presenta alcuni disegni di base, a cominciare dai neuroni piramidali, e include i nidi pericellulari che li circondano come cappelli a punta, o una scultura di Eva Hesse, e procedendo verso i neuroni di Purkinje simili al corallo (del cervelletto umano e del piccione).
  2. In "Sistemi Sensoriali", troverai molti dei capolavori della mostra: "Le cellule nella retina dell'occhio", una pila verticale di trame e linee e forme che si intersecano, suggerisce un muro sospeso da un ambizioso artista di fibre degli anni '50. I disegni della retina della lucertola e del passero evocano alberi spalancati. L'inchiostro blu aggiunto alle forme peninsulari di "Il labirinto dell'orecchio interno" li rende solidi. E il Wagneriano "Fine del nervo vestibolare" è percorso da flussi diagonali crescenti di linee e neuroni.
  3. "Sviluppo e Patologia" è pieno di strane forme aberranti e un senso di circuiti agitati; anche molti disegni eccezionali in senso puramente visivo. Cajal campiona le cellule cerebrali di un uomo affogato e uno che soffre di paralisi e in "cellule tumorali delle membrane di copertura del cervello" ottiene matasse aggrovigliate che evocano William Blake e Louise Bourgeois. Le cose si calmano in "Percorsi Neuronali", che consiglio per lo strano piccolo paesaggio che è "Connessioni all'interno dell'ippocampo".
  4. "Vedere il cervello bellissimo oggi", una sezione sui rendering contemporanei in genere a colori vivaci, presenta animazioni e fotografie microscopiche dettagliate che sono contrapposte alle riproduzioni dei disegni di Cajal dello stesso soggetto. Niente qui è paragonabile a Cajal artisticamente, ma le animazioni hanno il loro tipo di meraviglia e non si dovrebbero perdere.

In mostra il cervello disegnato a mano dal padre delle neuroscienzeSantiago Ramón y Cajal, 'Cells in the retina of the eye' (1904), Cajal Institute, Madrid In mostra il cervello disegnato a mano dal padre delle neuroscienzeSantiago Ramón y Cajal, 'Purkinje neurons from the human cerebellum' (1899), Cajal Institute, Madrid In mostra il cervello disegnato a mano dal padre delle neuroscienzeSantiago Ramón y Cajal, 'Axon of Purkinje neurons in the cerebellum of a drowned man', Cajal Institute, Madrid In mostra il cervello disegnato a mano dal padre delle neuroscienzeSantiago Ramón y Cajal, 'Glial cells of the cerebral cortex of a child' (1904), Cajal Institute, Madrid In mostra il cervello disegnato a mano dal padre delle neuroscienzeSantiago Ramón y Cajal, 'Tumor cells of the covering membranes of the brain' (1890), Cajal Institute, Madrid

 

 

 


Fonte: Roberta Smith sul New York Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: The Beautiful Brain, fino al 31 marzo 2018, alla Grey Art Gallery, New York University, Manhattan; 212-998-6780, greyartgallery.nyu.edu.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.