Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Uso di farmaci modificanti l'artrite reumatoide aumenta il rischio di demenza

Secondo una ricerca pubblicata in Toxicology and Applied Pharmacology, i partecipanti trattati per l'artrite reumatoide (RA) con farmaci sintetici convenzionali antireumatici modificanti la malattia (csDMARD) hanno mostrato una associazione significativa con lo sviluppo della demenza rispetto ai pazienti che non prendevano csDMARD.


Per indagare l'associazione tra DMARD e demenza nei pazienti con RA, dei ricercatori di Taiwan hanno condotto uno studio di caso-controllo usando i dati del National Health Insurance Database per identificare i pazienti di RA over 20 con nuova diagnosi di demenza ricevuta tra il 2000 e il 2011. L'86,6% aveva più di 65 anni e il 78,2% erano donne.


Hanno separato i pazienti in un gruppo di demenza (957 pazienti con RA e demenza) e uno di controllo (957 pazienti con RA senza demenza). I farmaci DMARD sono stati classificati come csDMARD oppure DMARD biologici (bDMARD). I ricercatori hanno quindi eseguito una regressione logistica per analizzare l'associazione tra l'uso di DMARD e il rischio di demenza nei pazienti con RA.


I ricercatori hanno scoperto che il rischio di demenza è stato 1.63 volte più alto nei pazienti con RA che hanno preso csDMARD rispetto agli altri (95% CI = 1.33-2.00). I pazienti che hanno preso bDMARD non hanno mostrato alcun rischio significativo di demenza. Indipendentemente dai giorni complessivi di esposizione, i pazienti con RA che hanno usato idrossiclorochina, metotrexato e sulfasalazina hanno mostrato rischi significativi per la demenza.


I ricercatori hanno esaminato la letteratura per esaminare i possibili meccanismi della demenza indotta da methotrexato (MTX) e hanno ottenuto le seguenti possibilità:

  • Deplezione dell'acido folico, perché l'MTX è un antagonista dell'acido folico;
  • MTX può influenzare le funzioni di apprendimento e memoria modificando i livelli amminici cerebrali dell'ippocampo;
  • MTX può bloccare i polimorfismi genetici nel DNA e nell'RNA, come MTHFR, 677CC, GGH, 401TT e i genotipi CT.


"È necessario condurre una sperimentazione clinica prospettica su larga scala per capire come la connessione stomaco-cervello porta alla demenza nei pazienti con RA che vengono trattati con csDMARD", hanno scritto i ricercatori. "I pazienti con RA che usano csDMARD sono stati associati alla demenza, in particolare alla demenza vascolare, significativamente di più di coloro che non usavano csDMARD, indipendentemente dai giorni di esposizione cumulativi ai csDMARD".


Questi risultati evidenziano l'importanza di un team multidisciplinare per il trattamento dei pazienti con RA: "Si raccomanda alle autorità sanitarie di puntare le persone con RA trattate con csDMARD, istituendo un adeguato piano medico per prevenire lo sviluppo della demenza e ridurre i costi medici inutili", hanno suggerito i ricercatori.

 

 

 


Fonte: Joanna Broder in Rheumatology Advisor (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Chou M, Wang J, Lin C, Chung W. DMARD use is associated with a higher risk of dementia in patients with rheumatoid arthritis: a propensity score-matched case-control study. Toxicol Appl Pharmacol. 2017;334 :217-222. DOI: 10.1016/j.taap.2017.09.014

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.